Il nuovo sistema di valutazione del Comune di Parma collegato ai premi di produttività
Parma, residenza municipale 21 marzo 2014
Giornata piena al cinema Astra per il sindaco Federico Pizzarotti: in quattro turni di un’ora e mezzo ciascuno, insieme al nucleo di valutazione e ai funzionari del settore personale, ha incontrato tutti i dipendenti dell’ente per parlare di valorizzazione delle competenze, di etica del dipendete pubblici e soprattutto del nuovo sistema di valutazione, impostato sul merito, basato su criteri obiettivi e soprattutto legato ai premi di produttività.
Si tratta di una piccola ma significativa rivoluzione nel rapporto con i dipendenti, in parte prevista da obblighi di legge, ma in parte frutto di un lungo lavoro, partito da consultazioni generali, sondaggi interni all’ente, confronti con i dirigenti e con il Nucleo di Valutazione.
L’obiettivo dell’intera operazione è quella di introdurre criteri di equità, di evitare le aberrazioni che ci sono state fino ad oggi per una eccessivamente arbitraria distribuzione dei premi di produttività, e soprattutto di restituire ai dipendenti l’orgoglio di lavorare per il bene della collettività.
Il sistema di valutazione parte dalla riforma delle vecchie “pagelle” individuali, che avevano di fatto perso ogni significato, in quanto appiattite indiscriminatamente verso l’alto, con la conseguenza che risultava impossibile premiare chi lo meritava. Per di più le pagelle non erano legate ai premi di produttività, che seguivano un percorso del tutto parallelo, e venivano distribuiti per settori, con risultati poco equi e poco trasparenti, anche indipendentemente dalla volontà dei dirigenti chiamati ad assegnarli.
Ora gli incentivi economici vengono legati al grado di raggiungimento degli obiettivi assegnati dal PDA e al punteggio ottenuto in millesimi nella valutazione individuale.
Quest’ultima sarà articolata in modo tale da non dare nulla a chi starà sotto la “sufficienza”, di distribuire una quota a punti a tutti e di premiare con una quota aggiuntiva coloro che risulteranno sopra la media dei voti assegnati dalle schede di tutti i dirigenti dell’ente.
In questo modo ci sarà una forbice che andrà da un minimo presumibile di 400 euro annui (per chi supera la sufficienza) ad un massimo di circa 1.500 euro per coloro che raggiungono l’eccellenza, con premi individuali per chi comunque si colloca sopra la media.
L’operazione consentirà di incentivare i dipendenti comunali a migliorare le loro performance e a cercare di impegnarsi per svolgere il loro lavoro anche al di là dei compiti ordinariamente richiesti, non tanto per un beneficio economico, quanto per la soddisfazione di vedere riconosciuta al qualità del loro lavoro.
“Il nostro scopo - ha detto il sindaco nella conferenza stampa conclusiva – è quello di arrivare gradualmente ad una distribuzione più equa delle risorse destinate alla produttività, puntando su un sistema meritocratico”. Pizzarotti ha quindi annunciato che sono stati raccolti 800 curriculum fra i dipendenti con la prospettiva di distribuire meglio le risorse umane riequilibrando i carichi di lavoro. L’entità del fondo si conoscerà solo dopo l’approvazione del bilancio, che – ha assicurato il sindaco – verrà approvato entro il 30 aprile.