13.05.14
/ ISTITUZIONE
/ Foto di Matteo Fornari
Da Cuba a Parma nel segno del “Che”
Aleida Guevara, giunta a Parma ospite dell’Associazione Italia Cuba, ha incontrato in Municipio il sindaco Federico Pizzarotti.
Pediatra, 53, impegnata nel volontariato nelle zone più povere del mondo, vive all’Avana di Cuba, donna interessante, coraggiosa, ben salda nelle sue idee, diventa quasi un mito se al nome si accosta il cognome: Aleida Guevara, figlia del comandante Ernesto Che Guevara.
Aleida è arrivata per la prima volta a Parma nell’ambito di un tour in Italia, ospite dell’associazione Italia – Cuba, con lo scopo di portare in giro per il mondo la sua verità sulla situazione del Paese centramericano.
In Municipio ha trovato ad accoglierla il sindaco Federico Pizzarotti, che nel darle il benvenuto ha ricordato la richiesta di conferimento di cittadinanza onoraria avanzata dall’Associazione che la ospita: “La sottoporrò al Consiglio Comunale competente a decidere”, ha annunciato Pizzarotti., mentre il presidente della sezione di Parma Angelo Giavarini ha rilanciato proponendo di dedicare alla memoria del “Che” una via della città.
Sulla situazione del suo Paese, Aleida è stata chiara: “A Cuba non cambia niente: è e sarà uno stato rivoluzionario e socialista”. Fatta questa premessa ha anche aggiunto che il Paese è in fase di sviluppo e che effettivamente c’è una evoluzione in atto, ma nel rispetto dei valori che lo hanno ispirato dai tempi in cui suo padre combatteva per esportare il socialismo nel mondo.
La rappresentante cubana ha quindi duramente criticato “il più lungo embargo della storia pervicacemente voluto da Stati Uniti e Israele”, ed ha rivendicato lo spirito solidaristico del sistema socialista cubano: “Dare senza ricordarlo, ricevere senza dimenticarlo: questo è il nostro motto”, ha affermato. E un velo di commozione è apparso sul suo volto quando le è stato chiesto del padre. Con chi starebbe oggi il Che? “Starebbe – ha risposto Aleida – oggi come allora vicino a tutti i poveri, a coloro che hanno più bisogno”.
Il cordiale incontro con il sindaco si è chiuso con la firma con dedica sul libro degli ospiti e il dono simbolico di due libri, uno su Parma e uno sul sindacalista Ferdinando Santi, che avrà modo di leggere in aereo nel ritorno a Cuba, dopo questa full immersion in un Paese i cui il mito del “Che” non è mai venuto meno.