CICLABILI, GLOBAL PER SISTEMARE QUELLE ESISTENTI
CICLABILI, GLOBAL PER SISTEMARE QUELLE ESISTENTI
Ciclabili, global per sistemare quelle esistenti. Fra i lavori sfalcio, asfaltatura, segnaletica, illuminazione e completamento dei tratti interrotti
Nei prossimi mesi una parte dei 75 chilometri di piste ciclabili presenti nel territorio del comune di Parma verranno sistemati. Questo l’obiettivo dell’Amministrazione dopo una ricognizione, effettuata dai tecnici del Comune dietro richiesta del sindaco Pietro Vignali e degli assessori alla Mobilità e Ambiente Pietro Somenzi e Cristina Sassi. Un censimento che, nella volontà dell’Amministrazione, va a sistemare alcune emergenze, dallo sfalcio all’asfaltatura, dall’illuminazione alla segnaletica, ma che soprattutto migliorerà l’accessibilità nei tratti riservati alle biciclette. Si tratta, in questo ultimo caso, di tutta una serie di interventi funzionali all’utilizzo delle piste ciclabili: rimozione di ostacoli (cestini, pali della luce), allargamento e talvolta completamento dei tratti ad oggi interrotti o inadeguati. Il tutto per un importo, relativo al 2008, di 700mila euro, da spendere attraverso un “piccolo” global service. Il global verrà poi replicato anche nei prossimi anni in modo da dare completezza e continuità agli interventi di sistemazione e manutenzione: “Quando ci siamo messi attorno ad un tavolo per programmare i nuovi tratti di piste ciclabili sul territorio del comune – spiega l’assessore Cristina Sassi – abbiamo capito che era quantomeno opportuno, contestualmente, mettere a posto quelle già esistenti e dunque impiegare una parte delle risorse per la manutenzione, il completamento e il miglioramento dei tratti realizzati negli anni scorsi”. “Come avvenuto nella positiva esperienza per le strade – spiega l’assessore alla Mobilità Pietro Somenzi - avere a disposizione un budget per la manutenzione delle piste ciclabili ci consente interventi puntuali e tempestivi, evitando situazioni che possono in alcuni casi determinare disagi per i ciclisti e sconsigliare l’utilizzo delle piste dedicate”. Gli itinerari considerati dall’Amministrazione riguardano sia l’anello delle circonvallazioni interne, sia i percorsi radiali verso la periferia. Questi saranno completati entro i prossimi cinque anni (come ad esempio nei tratti per Gaione, Vigheffio, Vicofertile e Alberi). Nel frattempo, però come detto, alcune parti già realizzate saranno riqualificate. Alcuni esempi, oltre all’anello dei viali, sono il tratto fra il ponte delle Nazioni e il parcheggio scambiatore nord, tra piazzale Risorgimento e Vicopò, in quello compreso fra piazzale Vittorio Emanuele e San Prospero, quindi il tratto che dal Campus costeggia la tangenziale sud e che giunge fino a piazzale Barbieri. E ancora: piazzale Santa Croce verso San Pancrazio, il collegamento Crocetta – Fognano e quello fra il ponte delle Nazioni e Baganzola. Così, fra i tanti interventi, si sistemeranno i tombini sotto quota presenti nelle piste ciclabili che provocano un effetto buca (come viale Fratti), si completano i passaggi attualmente inesistenti (un esempio? Fra viale Mentana e barriera Garibaldi), o ancora si introdurranno semafori a chiamata per ciclisti in punti ad alta densità di traffico. Via Emilia ovest, così come altre strade, avrà una sede propria, divisa dal marciapiede, mentre molti attraversamenti stradali di tutta la rete ciclabile saranno adeguati con passaggi ciclopedonali e non più riservati solo ai pedoni.