PISTA CICLABILE DI VIA VOLTURNO, IL VIA DEI LAVORI A NOVEMBRE
PISTA CICLABILE DI VIA VOLTURNO, IL VIA DEI LAVORI A NOVEMBRE
Si allunga la rete delle piste ciclabili di Parma che oggi raggiunge i 100 chilometri. Agli inizi di novembre, nel quartiere Molinetto, inizieranno i lavori per la realizzazione della pista su via Volturno, nel tratto compreso tra piazzale Barbieri e la rotatoria su via Fleming. L’opera arriva a compimento del lungo percorso di verifiche effettuate dal punto di vista tecnico ed economico per trovare la soluzione più adeguata a rispondere ad alcune esigenze del quartiere. Il progetto è stato discusso, nei mesi scorsi, nel corso d’incontri con il quartiere e con i cittadini. Il progetto prevede la realizzazione sul lato sinistro della via - percorrendo via Volturno da piazzale Barbieri verso via Fleming - di una pista ciclabile a doppio senso di marcia, lunga circa 980 metri, e di un marciapiede della larghezza di 1,50 metri. Costo dell’intervento: 950 mila euro. La pista ciclabile, in sede rialzata e in quota con il marciapiede, verrà realizzata sul lato sud della via. Questo - spiegano dal Comune - per garantire una maggiore sicurezza degli utenti deboli della strada quali pedoni e ciclisti. Da un punto di vista viabilistico, la collocazione lungo il lato dove sono posti gli esercizi commerciali consentirà una maggiore fruizione della pista. La soluzione scelta permetterà inoltre di conservare un maggior numero di posti parcheggio. Non da ultimo, la realizzazione della pista ciclabile in corrispondenza della soletta del canale sgraverà quest’ultima dai carichi legati al passaggio dei mezzi. “La pista ciclabile di collegamento tra piazzale Barbieri, l’ospedale e l’Università potrà favorire la sicurezza dei ciclisti e dei pedoni - hanno commentato gli assessori Giorgio Aiello (Lavori pubblici) e Davide Mora (Mobilità) -. Si tratta di un ulteriore tassello del programma avviato in questi anni dall’Amministrazione comunale per estendere la rete delle piste ciclabili della città. Continuiamo a investire sul territorio, nei quartieri per portare lì la stessa qualità di vita che si registra nel centro cittadino”.