Comunicati Stampa

12.03.11 / MOBILITÀ E TRASPORTI

La mobilità del futuro a Parma. Il Comune propone in un convegno la sua ricetta

Oggi nelle città italiane come Parma il rapporto auto abitanti è arrivato a 60 auto su 100 residenti, per un totale parco auto private di circa 110mila veicoli.


Oggi nelle città italiane come Parma il rapporto auto abitanti è arrivato a 60 auto su 100 residenti, per un totale parco auto private di circa 110mila veicoli. Sommato all’incremento demografico registrato nell’ultimo decennio, che tra l’altro a Parma segna i livelli più alti della media regionale toccando quasi il + 13%, allo sviluppo urbanistico realizzato ed in corso e all’attrattività della città rispetto a studenti e lavoratori fuori sede,  genera effetti crescenti di congestione del traffico, effetto questo che senz’altro in parte si è riuscito a contenere a Parma grazie alla riduzione del gap infrastrutturale operato nell’ultimo decennio – vedi chiusura anello tangenziali e le opere di fluidificazione del traffico come rotatorie e nuovi collegamenti stradali. L’obiettivo dell’Amministrazione dunque, per rendere sempre più vivibile e sana la città, a fronte di un indubitabile sviluppo e delle dinamiche sociali recenti, al fine di contenere comunque le emissioni inquinanti così come stabilito dai parametri sovranazionali, è quello di arrivare nel giro di dieci anni a percentuali europee di 40/45 auto ogni cento abitanti. Ribaltare cioè la scelta modale di oggi soddisfatta per il 76% da trasporto privato, 13% da pubblico e 11% dalla modalità ciclo-pedonale, traguardando al 2020 la città del futuro ove il 60% del modo di spostarsi è soddisfatto da trasporto pubblico e ciclopedonalità.
Per fare questo l’Amministrazione comunale, in sinergia con Tep e Infomobility, ha messo a punto una serie di iniziative a breve periodo e una serie di proposte da valutare invece nel medio termine. Un piano che prevede alternative agli spostamenti tradizionali su auto e che ricuce l’assetto infrastrutturale attuale.
Il tutto sarà recepito con due strumenti che saranno discussi in Consiglio comunale, il Piano generale del traffico urbano (PGTU), che progetta le azioni a breve periodo nell’ambito del complessivo disegno della mobilità, intervenendo pesantemente sulla ciclabilità e sul recupero degli spazi urbani per la dimensione pedonale, sul soddisfacimento della domanda di sosta e sulla messa in campo di innovative ed accattivanti modalità di trasporto pubblico, e il Piano urbano della mobilità (PUM), che invece delinea la struttura a medio-lungo periodo della mobilità. Entrambi modulati e coerenti con il nuovo Piano strutturale comunale (PSC) che identifica nel modello della città compatta ed ecologica le esigenze e le risposte del domani.
Il convegno - Di questo si parla all’interno del convegno “Disegno della mobilità a Parma” organizzato dall’assessorato alla Mobilità del Comune di Parma, nel quale intervengono politici e tecnici del Comune di Parma, Infomobility e Tep, da Pietro Vignali a Davide Mora, da Antonio Tirelli ad Arcangelo Merella, da Costantino Monteverdi a Nicola Ferioli, ma anche esperti di altre realtà come Patrizia Malgieri di Trt Trasporti e Territorio, Riccardo Dell’Osso dell’Università di Catania e Pavia, Valentino Zanin di Tema Territorio Mobilità Ambiente e Antonio Arienti della Trevi Spa.
Ed è proprio con un piano organico di trasporti pubblici, trasporti su rotaia, di mobilità lenta, sostenibile, alternativa e di sistemi di parcheggi che il Comune di Parma presenta la sua ricetta per migliorare la mobilità urbana e quindi la qualità di vita della città, nella dimensione equilibrata e compatta della green-city.
 
La viabilità del 2020
By-pass stradali per togliere il traffico dal cuore delle frazioni, soprattutto quelle attraversate da strade di elevata percorrenza, collegamenti tra le frazioni stesse, nuovo dimensionamento delle radiali più congestionate per nuovi e più fluidi collegamenti con la città. Le varianti alle frazioni consentono di riqualificare gli attraversamenti storici e recuperarli a favore della mobilità dolce e pubblica, proprio con i medesimi concetti applicati al tempo al centro storico della città.
Queste le proposte sulla rete viaria per decongestionare frazioni ma anche strade ora arrivate al limite della propria capacità e che in futuro potrebbero registrare elevate criticità. Bypassare Baganzola, Vicofertile, Gaione, Corcagnano, Carignano, Alberi, Vigatto, Botteghino, Pilastrello, Malandriano, Porporano, Martorano San Prospero, migliorare i collegamenti tra la statale della Cisa e la provinciale per Mezzani, la complanare con il parcheggio nord, Vicofertile con la via Spezia, quindi prevedere nuove uscite nella tangenziale nord in strada Quarta e via Londra.
Nel più breve periodo invece le risposte strutturali nella città vanno in una maggiore fluidificazione del traffico attraverso 15 nuove rotatorie in città, come quelle sulla strada Montanara, quelle sulla via Emilia est e quelle sul sistema viabilistico di via Spezia e Via Milazzo.

Assi di qualità e riordino del trasporto pubblico
Assi di qualità Nord-Sud e Est-Ovest per il trasporto pubblico.
Un collegamento nord-sud, sfruttando la direttrice del Lungoparma dalla stazione al Campus, in superficie e, ove possibile, in sede propria. Il progetto riprende la delibera di indirizzo che l’allora assessore Pietro Vignali nel 2001 aveva promosso per collegare due punti strategici della città attraverso una modalità di trasporto che potesse essere conveniente e assolutamente concorrenziale rispetto a qualsiasi altro tipo di soluzione. Le modalità di realizzazione sono allo studio e diversi approfondimenti sono stati fatti negli scorsi mesi, dopo il definitivo tramonto del sistema metropolitano sotterraneo, ma questo sistema innovativo di trasporto, filotranviario di ultima generazione, potrebbe avere una velocità commerciale di 20 Km/h ed una capacità di carico di 3600 passeggeri all’ora. Un sistema alternativo completamente ecologico, silenzioso e conveniente che rivoluzionerebbe il trasporto pubblico in tutta la direttrice nord-sud, generando come effetto un riordino complessivo dell’intero sistema di trasporto pubblico, costituito in sintesi da nuove linee sui viali e bus a chiamata convergenti sull’asse di qualità nord-sud e su quello est-ovest.
L’asse Est-Ovest filoviarizzato fino ai due attuali parcheggi scambiatori esistenti, con moderni filobus di nuova tecnologia, per i quali TEP, anche con contributi comunali, ha già affidato la fornitura a seguito di gara europea, al fine di potere vedere i nuovi mezzi già dai primissimi mesi dal 2012 in circolazione sulle nostre strade. I nuovi eBus, i filobus di ultima generazione con una linea moderna e innovativa, saranno dotati di strumentazioni tecnologiche all’avanguardia e dei migliori comfort. Si tratta di mezzi lunghi 18 metri, con 4 porte, in grado di trasportare fino a 145 persone, dotati di dispositivi, i “supercapacitori”, che consentono di accumulare energia in fase di frenata e di rilasciarla in accelerazione, con un prevedibile risparmio del 25% dell’energia necessaria per il loro funzionamento.

Interscambio con ferrovia
Utilizzare la rete ferroviaria esistente per il trasporto di massa di persone all’interno della città. La Milano-Bologna, la Parma-La Spezia, Parma-Casalmaggiore e la Parma-Suzzara diventerebbero tracciati da sfruttare per almeno sette fermate, oltre alla stazione: polo scolastico di piazza Sicilia, via Toscana, via Venezia, via Naudin, via Emilia ovest (piazza caduti del Lavoro), via Galilei e Vicofertile.

Nuova stazione – Il cuore viabilistico
La nuova stazione ferroviaria diventerà il cuore pulsante della mobilità a Parma.
Il polo di interscambio privato/pubblico vedrà nel progetto di riqualificazione della stazione un momento fondamentale e significativo. La nuova struttura infatti sarà in grado di attrarre mezzi di trasporto e viaggiatori dall’esterno della città, con la possibilità di ridistribuire il traffico urbano in maniera più dolce e strutturata. Sarà garantito a ciascuna categoria di trasporto uno spazio dedicato, grazie ad una nuova viabilità pedonale, ciclopedonale, trasporto pubblico ed anche privato.
Rivolto ad un’utenza urbana allargata, questo nuovo polo intermodale, concentrerà in sé, oltre alla stazione ferroviaria, il deposito biciclette, le fermate degli autobus urbani, la stazione delle corriere extraurbane, il punto di fermata di taxi e taxi rosa, la stazione di car sharing e car pooling, posteggi pubblici e privati interrati, un collegamento diretto con l’aeroporto, favorendo la diversificazione e l’integrazione delle forme di mobilità.

Mobilità sostenibile e alternativa: piattaforme plurimodali - il progetto Zero emissioni – la mobilità lenta
Le piattaforme plurimodali sono luoghi dove promuovere l’integrazione modale tra vari mezzi ecocompatibili: bikesharing, carsharing, autobus. Si parte dalle piste ciclabili che dai circa 107 chilometri di oggi passeranno a 130 in tre anni. Ma nella mobilità alternativa del prossimo futuro sono previste anche sette nuove postazioni di bikesharing, l’ampliamento del sistema bici bus, l’apertura della velostazione e soprattutto il lancio di Zec, Zero Emission City, il progetto con cui il Comune di Parma introdurrà, a partire dal 2010, la mobilità elettrica nell’ambiente urbano.
Nuovi modelli di ambiti urbani, come quelli da poco iniziati per la realizzazione di Zone a traffico calmierato, altrimenti dette Zone 30, nuovi sistemi per la protezione dei pedoni, tipo isole salva pedone in corso di realizzazione sui viali di scorrimento, interventi mirati a favorire la mobilità delle fasce deboli.
Il tutto per offrire sempre più alternative che vadano in competizione con l’auto privata, in una città capace di esaltare i suoi potenziali originali di sistema a verde in un ideale “parco unitario” tra le valenze storiche e monumentali.

Parcheggi scambiatori e parcheggi in centro
Progetti e nuovi studi per rispondere alla domanda della sosta, ma soprattutto per intercettare i flussi di auto private in arrivo da fuori città, attraverso un nuovo sistema di parcheggi scambiatori, riqualificati come vere e proprie “cittadelle della mobilità”, secondo un format tipo approvato i mesi scorsi dalla Giunta comunale e da mettere in atto al parcheggio Nord, al parcheggio Sud e al parcheggio Est. Nuovi spazi intorno all’anello dei viali, anche attraverso una parziale delocalizzazione di alcuni distributori di carburante, e mediante revisioni viabilistiche. Un nuovo parcheggio meccanizzato automatizzato in via Bodoni, dietro alla sede della Camera di Commercio, nell’ambito del progetto che nel giro di alcuni anni intende mettere a disposizione dei residenti, come pertinenziali, alcune centinaia posti auto coperti. L’area di via Bodoni, oltre ad ospitare l’impianto, sarà interessata anche da una riqualificazione che porterà alla realizzazione di una zona verde e dalla sistemazione del bastione farnesiano.

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>> foto convegno (2,45 MiB)

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