Mobilità e rispetto dell’ambiente, stretto un protocollo d’intesa con le scuole
Potenziamento di nuovi percorsi di piedibus e bicibus, laboratori didattici sulla mobilità sostenibile, lezioni di educazione stradale e sui corretti stili di vita e altre iniziative di sensibilizzazione per il rispetto dell’ambiente tra i bambini.
E’ quanto è stato realizzato nell’ambito del protocollo d’intesa sottoscritto dall’Amministrazione Comunale lo scorso novembre con i dirigenti di vari istituti scolastici, per incentivare progetti di mobilità sostenibile che coinvolgono gli alunn
Potenziamento di nuovi percorsi di piedibus e bicibus, laboratori didattici sulla mobilità sostenibile, lezioni di educazione stradale e sui corretti stili di vita e altre iniziative di sensibilizzazione per il rispetto dell’ambiente tra i bambini.
E’ quanto è stato realizzato nell’ambito del protocollo d’intesa sottoscritto dall’Amministrazione Comunale lo scorso novembre con i dirigenti di vari istituti scolastici, per incentivare progetti di mobilità sostenibile che coinvolgono gli alunni delle scuole cittadine.
La firma del protocollo è stata una delle iniziative promosse dal Comune di Parma nell’ambito della quinta edizione della settimana Unesco, quest’anno dedicata alla mobilità
Il protocollo ha previsto la costituzione di un tavolo di lavoro coordinato dal Comune di Parma a cui hanno aderito gli assessorati alla Mobilità ed alle Politiche per l’Infanzia e la Scuola, Infomobility, Tep, l’Ufficio Scolastico Provinciale, l’Ausl, la Polizia Municipale, la Federazione Italiana Medici Pediatri, la Fiab - Federazione Italiana Amici della Bicicletta .Il tavolo tecnico si è riunito 4 volte.
Le scuole che hanno aderito
Istituto Comprensivo di: via Montebello, via Puccini, Giacomo Ferrari, Arturo Toscanini, Giuseppe Micheli, Sanvitale - Fra' Salimbene, Albertelli – Newton, Salvo D'Acquisto, di via Bocchi, Parmigianino, Circolo Didattico di via Fratelli Bandiera, Scuola per L'Europa, Convitto Nazionale Maria Luigia, Scuola Paritaria Primaria Casa Famiglia e Secondaria di I grado Agostino Chieppi, Scuola Paritaria Primaria Sant'Orsola, Scuola Paritaria Primaria e Secondaria San Benedetto, Scuola Paritaria Primaria e Secondaria Laura Sanvitale, Scuola Paritaria Primaria e Secondaria De La Salle, Scuola Paritaria Primaria Rosa Orzi/Santa Rosa e Secondaria di I grado P.G.E. Porta, Scuola Primaria Bruno Munari.
Le finalità del protocollo
Il Protocollo d’Intesa per una mobilità sicura, sostenibile e autonoma rappresenta lo strumento per coinvolgere tutte le scuole della città sul tema della mobilità sostenibile, un metodo di lavoro condiviso dagli stakeholders che si occupano del tema della mobilità, un mezzo per valorizzare l’attività delle scuole e delle famiglie, uno strumento per mettere in rete esperienze esistenti e progetti futuri sul tema della mobilità nel tragitto casa-scuola, fondamentale per le implicazioni sociali ed ambientali, uno strumento per progettare la città anche a dimensione di bambino al fine di farlo riappropriare del quartiere in cui vive.
I risultati concreti del Protocollo che ha riscosso molto interesse nelle scuole, sono i seguenti:
-il progetto “Impariamo le regole del gioco” realizzato dalla Polizia Municipale si è occupato di spiegare ai bambini più piccoli di prima e seconda elementare di 11 scuole i fondamenti dell’educazione stradale; hanno partecipato circa 1000 bimbi;
- i laboratori sulla mobilità sostenibile organizzati da Infomobility , Bicinsieme ed i Servizi educativi hanno coinvolto 7 scuole a cui hanno partecipato circa 1300 bambini;
- il progetto sugli stili di vita elaborato dalla Ausl al quale hanno aderito 9 scuole e rivolto ad insegnanti e genitori;
-i progetti di piedibus e bicibus hanno coinvolto 2 scuole primarie con la partecipazione nel 2010, tra marzo e dicembre di 3415 alunni e nel 2011, tra gennaio e maggio di altri 1518.Le dichiarazioni
“Con questi progetti vogliamo insegnare ai più piccoli l’uso corretto della mobilità, nel rispetto delle regole, di se stessi e degli altri, nella speranza che possano fare da esempio ai loro genitori”, dice Davide Mora, assessore alla Mobilità.
“Educare i ragazzi al movimento significa ridurre l’inquinamento davanti alle scuole e il traffico in città. Sul fronte del benessere e dei corretti stili di vita l’Amministrazione sta portando avanti progetti sull’educazione alimentare”, ricorda Giovanni Paolo Bernini, assessore alle Politiche per l’Infanzia e la Scuola.
“Vogliamo intervenire sui ragazzi con progetti educativi che li aiutino ad avere uno stato di inclinazione verso il benessere. E’ un investimento sul futuro”, afferma Arcangelo Merella, amministratore delegato di Infomobility.
“I nostri ragazzi devono muoversi di più e curare maggiormente l’alimentazione”, aggiunge Stefano Mori, Mobility manager dell’Ausl.
“Andare a scuola a piedi o in bici significa favorire il benessere fisico e diminuire il rischio di incidenti”, spiega il comandante della Polizia Municipale, Giovanni Maria Jacobazzi.
“Un bimbo che viaggia in autobus inquina meno di chi va a scuola in macchina, e poi il trasporto pubblico aiuta la socializzazione fra i ragazzi”, sostiene Luciano Spaggiari, direttore Movimento di Tep.
“I laboratori sulla bicicletta hanno riscosso grande interesse da parte dei ragazzi”, conclude Francesco Quintarelli di Fiab.
ALLEGATI |