Comunicati Stampa

17.01.08 / SICUREZZA / Ufficio Stampa

PALAZZO DUCALE, OKAY AL PROGETTO PER UFFICI AUTHORITY

PALAZZO DUCALE, OKAY AL PROGETTO PER UFFICI AUTHORITY


Ingresso indipendente, accessibile a tutti, servizi e ascensore. Più qualche ritocco al primo piano con il rifacimento degli impianti. Questo in estrema sintesi il progetto generale, approvato nella sua fase esecutiva dalla Giunta comunale di Parma, di recupero del Palazzo Ducale nella parte da destinare all’Authority alimentare quale sede di rappresentanza: “C’era la necessità – spiega il vicesindaco Palo Buzzi – di dividere i locali occupati da due importanti istituzioni quali i Carabinieri e l’Efsa che non potevano permettersi di continuare ad avere zone comuni. Quindi, questione che mi sta particolarmente a cuore, con questo intervento vengono abbattute tutte le barriere architettoniche con il primo piano del Palazzo che può essere accessibile a tutti. Infine dovevamo adeguare gli uffici dell’ex nucleo antifrodi alle nuove esigenze dell’Authority alimentare”. Al piano terra dell’edificio, nell’ingresso ad est dell’androne principale, il progetto prevede l’ingresso per gli uffici dell’Efsa. Per dividere questo ingresso da quello dei Carabinieri, a fine percorso viene inserito un cancello in ferro con chiave a badge, che permette in caso di necessità il collegamento fra le due aree. Proprio alla fine del corridoio sarà costruito un ascensore e una scala di collegamento verticale agli uffici ex Nac destinati ad accogliere l’Efsa al primo piano. Ed è proprio al primo piano che sono previsti i lavori più significativi e dove l’Authority trova sistemazione. Si tratta di stanze destinate ad uffici, vani tecnologici (telecamere, centralino, stanza per traduzione simultanea) e sale monumentali di accoglienza e per riunioni. In pratica tutto ciò che serve all’istituzione europea per realizzare la sua sede di rappresentanza. In queste stanze gli interventi saranno minimali e riguardano, soprattutto, gli impianti elettrici e di condizionamento. Il progetto, che ha avuto l’okay della Soprintendenza, si completa con nuovi servizi a disposizione dei funzionari dell’Authority.

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