Comunicati Stampa

13.02.08 / SICUREZZA / Ufficio Stampa

MONITORAGGIO PIRELLI, 80 ZONE DELLA CITTÀ SOTTO LA LENTE

MONITORAGGIO PIRELLI, 80 ZONE DELLA CITTÀ SOTTO LA LENTE


Dall’inizio del 2000, fino allo scorso gennaio, 60 luoghi della città, diventati poi 80 dal 2006, sono stati monitorati attraverso il progetto Pirelli. Si tratta di campionatori passivi, sparsi perlopiù dentro le tangenziali ma con alcuni rilevatori anche nelle frazioni, per la determinazione degli ossidi di azoto e degli idrocarburi: benzene, toluene e xilene. In estrema sintesi il monitoraggio, finanziato dal Ministero dell’Ambiente e applicato grazie ad un protocollo d’intesa firmato da Asl, Arpa, Cnr di Roma e Comune di Parma, ha testimoniato come i valori siano al di sotto dei limiti di legge e uniformi in tutte le parti del territorio comunale, a dimostrazione che l’inquinamento è un problema che attanaglia, per vari motivi, omogeneamente tutta la vasta area: “Dall’esame delle mappe di isoconcentrazione nell’area urbana – si legge nella relazione - si osserva una distribuzione pressoché omogenea delle fonti inquinanti derivanti soprattutto dal traffico veicolare”. Analizzando le due campagne invernali si assiste ad un incremento dei livelli di concentrazione di tutti gli inquinanti monitorati durante il periodo gennaio - febbraio. I valori, poi, variano in conseguenza delle condizioni meteorologiche. Quindi i limiti: “Per il benzene il valore imposto dalla legislazione (DM. n° 60 del 2 aprile 2002) è pari a 8 µg/m³ valore ottenuto detraendo al valore limite il margine di tolleranza”. I valori riscontrati nelle campagne hanno invece registrato una media annua di circa 2,18 µg/m³. Circa il biossido di azoto la media annua è di 31,09 µg/m³ a fronte di un valore limite fissato a 46. Inoltre le centraline multiparametriche Pirelli hanno evidenziato un altro valore degno di nota. I dati emessi coincidono fino al 97% (per il monossido di carbonio) con quelli evidenziati dalla centralina Arpa di via Montebello e Cittadella, che dunque assume connotati di attendibilità per tutto il territorio comunale: “Dal momento della loro attivazione le centraline hanno registrato in continuo i dati di qualità dell’aria relativamente ai maggiori inquinanti gassosi in ambito urbano quali: CO,enbsp NO2 e benzene. L’analisi dei dati ha dimostrato una buona corrispondenza tra i valori misurati dalle centraline Pirelli e gli analizzatori convenzionali relativamente ai due siti Arpa di riferimento”. Confronto gennaio 2007-2008 – Intanto sono stati resi noti i dati (di cui si allegano grafici e tabelle in excel) di confronto fra i mesi di gennaio 2007 e 2008, relativi al Pm 10 rilevati dalle centraline Arpa. Pressoché simili gli sforamenti, 12 l’anno scorso e 10 quest’anno, migliora invece la qualità dell’aria che da una media di Pm 10 mensile di 50,58 µg/m³ passa quest’anno a 43,5 µg/m³ di quest’anno (-15%). L’assessore alla Mobilità Pietro Somenzi, nel commentare questi risultati, rileva come “gli interventi restrittivi dell’uso di mezzi privati inquinanti, applicati quest’anno, hanno consentito di ottenere risultati certamente migliori all’anno precedente. Questo ci fa pensare che la strada imboccata sia quella corretta e che anche nei prossimi anni si debba insistere sulla limitazione del traffico che, come rileva lo studio del progetto Pirelli, è la maggior fonte di inquinamento”.enbsp Leggermente inferiori anche i raffronti fra giorni di sforamento del 2006 e del 2007. Mentre due anni fa le giornate in cui il Pm 10 aveva superato “quota 50” erano state 91, nel 2007 sono 86. Un tetto ancora elevato che solo in piccola parte si compensa con i dati in arrivo dalle altre città vicine, che hanno registrato numeri al di sopra di Parma. (Piacenza 122 giorni, Reggio 139, Modena 120 e Bologna 104).

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