28.02.08
/ SICUREZZA
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DEVIAZIONE DELLE ACQUE DEL RIO MALGARINO GRAZIE ALLA COSTRUZIONE DI UN NUOVO COLLETTORE
DEVIAZIONE DELLE ACQUE DEL RIO MALGARINO GRAZIE ALLA COSTRUZIONE DI UN NUOVO COLLETTORE
Viene presentato questa mattina il progetto di deviazione delle acque del Rio Malgarino realizzato dal Comune di Parma. Il progetto ha previsto la costruzione di un nuovo collettore che, captando le acque di risorgiva del Rio, in zona S.Lazzaro, impedisce che queste finiscano impropriamente nel depuratore Parma Est e le indirizza direttamente nel canale di Beneceto. Inoltre, il nuovo collettore trasporterà le acque di pioggia raccolte nelle aree più a sud della città, attuali e future, attraverso un canale sotterraneo in corso di costruzione. “L’intervento che abbiamo portato a compimento, spiega l’assessore all’Ambiente Cristina Sassi, è andato a sopperire a una situazione di criticità. Le acque bianche della risorgiva del Rio Malgarino e quelle di pioggia non vengono più convogliate nella rete di acque nere e, quindi, non sono inviate a depurazione. Ciò evita un sovraccarico del depuratore Parma Est, con conseguente miglioramento della capacità depurativa dello stesso”. Ci sarà anche un miglioramento della situazione ambientale ed igienico sanitaria del canale di Beneceto e della sicurezza idraulica delle zone di valle del territorio comunale. I lavori, terminati a novembre, hanno avuto un importo complessivo di 1.160.000,00 €. La redazione del progetto è stata a cura dell’ingegnere Francesco Terzi, consulente esterno del Comune, prematuramente scomparso lo scorso anno. All’ingegner Terzi, e al professor ingegnere Massimo Ferraresi, si deve lo studio preliminare del sistema idraulico di tutto il territorio urbanizzato della città, anche in prospettiva futura con gli ampliamenti previsti dalla pianificazione urbanistica, con il fine di evidenziare le zone di maggior criticità. Dallo studio è emersa la situazione di sofferenza della zona sud-est della città . Questo studio ha così generato la progettazione esecutiva del nuovo collettore Acqualena, che in quattro stralci, di cui uno è rappresentato proprio dal collettore che viene presentato oggi, congiunge la zona del parcheggio scambiatore di via Traversetolo con il canale Beneceto drenando quindi le acque di tutto il comparto sud-est della città. L’intervento complessivo di rifacimento del collettore Acqualena porterà un potenziamento e una razionalizzazione della rete fognaria urbana di tutto il comparto sud-est della città e il collettore diventerà la dorsale principale per lo smaltimento delle acque della zona. Storia. Una risorgiva è una sorgente naturale di acqua dolce tipica della pianura padana. Le acque che fuoriescono in superficie presso le risorgive del nord Italia provengono da falde sotterranee provenienti dalle aree pedemontane della pianura padana, e riaffiorano nelle zone sottostanti, più umide e pianeggianti. La risorgiva da cui origina il cavo Malgarino è situata in zona San Lazzaro, tra la via Emilia e la Ferrovia Milano – Bologna, in un’area verde limitrofa alla tangenziale Nord. Il Rio o Cavo Malgarino ha una lunghezza, dalla risorgiva all’immissione nel nuovo condotto, di circa 470 metri ed è protetto da una fascia boschiva - arbustiva, tipica delle zone umide. Come si è lavorato. Il progetto “Diversione Rio Malgarino” ha riguardato la costruzione di un collettore funzionale alla raccolta delle acque di pioggia provenienti dal comparto Sud-Est e alla captazione delle acque di risorgiva del cavo Malgarino. Il collettore è stato realizzato tramite condotto scatolare di 332 m (dalla confluenza del Rio Malgarino al canale Beneceto), ed è stato spinto, tramite una particolare tecnica costruttiva, sotto la Ferrovia Mi - Bo.
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