18.03.08
/ SICUREZZA
/ Ufficio Stampa
NUOVE STRATEGIE NELLA LOTTA CONTRO LA ZANZARA TIGRE
NUOVE STRATEGIE NELLA LOTTA CONTRO LA ZANZARA TIGRE
Monitoraggio dei siti a rischio, lotta larvicida anche nelle frazioni e trattamento adulticida porta a porta dove ci sia un sospetto di malattia: queste alcune delle nuove strategie che l’Amministrazione comunale metterà in campo da aprile a ottobre per combattere la zanzara tigre, il temibile insetto che prolifera dove c’è acqua stagnante. Se ne è parlato questo pomeriggio nella Conferenza dei presidenti di Quartiere convocata dal delegato all’Agenzia per il Decentramento Ferdinando Sandroni e che ha visto come relatori l’assessore all’Ambiente Cristina Sassi, la dottoressa Giuliana Battistini dell’Ausl e Roberta Tagliati del settore Ambiente del Comune. La lotta alla zanzara tigre sta assumendo connotati diversi rispetto al passato: da lotta contro un infestante, infatti, è diventata lotta contro un vettore di malattia, come è emerso nel settembre 2007, quando si sono riscontrati, in alcune province della Romagna, oltre un centinaio di casi di chikungunya, una febbre particolarmente spossante, trasmessa dall’insetto. Per questo, su indicazione della Regione sono state istituire delle Cabine di regia a livello provinciale per affrontare il problema quella di Parma fa capo all’assessore all’Ambiente della provincia Giancarlo Castellani. Il Comune di Parma, che già dal 2003 ha iniziato gli interventi per contenere il dilagare del fenomeno, per il 2008 ha individuato in particolare le seguenti azioni di contrasto: monitoraggio dei siti a rischio con il posizionamento di 93 ovitrappola in collaborazione con l’Università eliminazione dei focolai larvali lotta larvicida estesa anche alle frazioni trattamenti adulticidi dove l’indice di infestazione è elevato e previo il parere dell’Asul ancora trattamento adulticida porta a porta, in un raggio da 100 a 300 metri, dove ci sia un sospetto di malattia. Durante la conferenza è stato inoltre ribadito come sia fondamentale la collaborazione di tutti, dai privati cittadini alle categorie professionali, dagli amministratori di condominio agli orti sociali, ai cimiteri: perciò, è stato deciso di effettuare incontri quartiere per quartiere, così da sensibilizzare quante più persone possibile a correggere comportamenti scorretti, che alimentano la proliferazione dell’insetto.