Comunicati Stampa

09.06.08 / SICUREZZA / Ufficio Stampa

INCONTRO MARONI - 21 SINDACI DI CITTÀ CAPOLUOGO QUESTA MATTINA AL TEATRO REGIO DI PARMA

INCONTRO MARONI - 21 SINDACI DI CITTÀ CAPOLUOGO QUESTA MATTINA AL TEATRO REGIO DI PARMA


Parma, Maroni ai sindaci: “Costruiamo insieme il pacchetto sicurezza” Vignali: “Al lavoro già da domani, modifiche a Decreto e Ddl” enbsp“Già da domani inizieremo a lavorare con il Ministro Maroni ad alcune proposte operative sul Decreto, il Disegno di Legge e anche sulla finanziaria che il Ministro ha annunciato si farà a Luglio”. Pietro Vignali, sindaco di Parma definisce “storica” la giornata di oggi in cui i 21 sindaci di Centrodestra e Centrosinistra, firmatari della Carta della Sicurezza Urbana, hanno incontrato il Ministro dell’interno per contribuire alla stesura del Pacchetto sicurezza, in via di discussione in Parlamento. Provvedimenti per dare maggiori poteri e operatività ai sindaci nel contrastare una problematica che oggi coinvolge non solo le grandi metropoli ma anche tutte le altre città. Questo quanto deciso oggi durante l’incontro a Parma fra Roberto Maroni, accompagnato dal Sottosegretario Michelino Davico, e primicittadini bipartisan di città di medie dimensioni, rappresentanti di sei regioni (Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Veneto, Liguria e Toscana). Si partiva dalla Carta della sicurezza urbana, un’idea nata dal sindaco di Parma Pietro Vignali, che aveva avuto subito il consenso del primo cittadino di Verona Flavio Tosi e l’appoggio, lo scorso 18 aprile, di 16 sindaci di città capoluogo, diventati poi oggi 21: “Un tavolo nato spontaneamente aldilà delle colorazioni politiche – ha detto il Ministro Maroni – un bell’esempio di scambio, di confronto fra Ministero e fra chi quotidianamente è in prima fila in difesa della propria città e la conosce al punto da essere meglio di tutti rappresentativo delle sue esigenze”. “Considero questo tavolo – ha proseguito il Ministro Maroni - uno strumento di consultazione e di dialogo permanente, un canale diretto di confronto sulle tematiche della sicurezza, ma su tutte le questioni che riguardano i territori e le città” Le proposte – Il Ministro che già aveva accolto i contenuti della Carta di Parma (potenziare le funzioni dei sindaci, sostenere economicamente i progetti delle città su sicurezza e qualità urbana, contrastare i fenomeni di degrado urbano, aumentare l’organico delle forze dell’ordine, introdurre norme specifiche e di certezza della pena per reati di grave allarme sociale e ottenere nuovi finanziamenti di inclusione sociale) inserendoli in parte nel Decreto e in parte nel Ddl ha invitato oggi i sindaci a proseguire questo lavoro insieme presentando già nelle prossime settimane nuovi emendamenti. Una fase, dunque, più operativa per integrare e migliorare quanto il Ministero aveva già accolto. E’ il caso dell’articolo 6 del decreto legge in via di discussione, sulle ordinanze contingibili ed urgenti per i problemi di sicurezza, che i sindaci hanno chiesto vengano normate in maniera ordinaria per facilitare l’applicazione: “Già venerdì – ha annunciato il Ministro – manderò al sindaco di Parma il testo modificato”. Allo stesso modo anche su altre tematiche, quali la concessione e il ritiro delle licenze, l’occupazione abusiva, il danneggiamento e il vandalismo, il degrado, la prostituzione, la contraffazione, la strumentazione per la Polizia municipale, partirà nelle prossime settimane un confronto all’interno del disegno di legge per ottenere modifiche che assicurino una maggiore operatività. Il Ministro Maroni ha invitato i sindaci a proseguire il confronto anche oltre il Disegno di Leggeenbsp eenbsp di “avanzare proposte sulle risorse da discutere in sede di legge finanziaria”. A questo proposito il Ministro ha anticipato che si parlerà di “esclusione dal patto di stabilità delle spese sostenute dai Comuni sulla sicurezza”. Il Ministro dell’Interno ha anche aggiunto di non vedere alcuna sovrapposizione fra il potere dei Prefetti e un maggiore ruolo operativo dei sindaci, “anzi – ha detto - questo permette un intervento sinergico e più ampio di quello attuale”. Il sindaco di Parma Pietro Vignali – Il promotore della Carta della sicurezza urbana Pietro Vignali ha detto che “Il ministro Maroni ha chiesto che questo tavolo diventi un luogo di confronto costante anche su tematiche non strettamente legate alla sicurezza. Proponendosi come interlocutore del “Gruppo di Parma” all’interno del Governo. Un fatto molto importante: per la prima volta un ministro prende in così seria considerazione problemi e aspettative delle città non metropolitane”. All’ordine del giorno la modifica dell’articolo 6 del Decreto dove si estende ai sindaci la facoltà di emettere ordinanze in materia di sicurezza urbana. Vignali a nome dei 21 sindaci ha chiesto che le ordinanze non debbano essere “contingibili e urgenti” come previsto dal decreto, “ma essere normate in maniera ordinaria altrimenti rischiano di essere inapplicabili. Il ministro farà una sua proposta entro una settimana”. “Le priorità che abbiamo indicato al Ministro – ha detto Vignali - in materia di sicurezza urbana sono: occupazione abusiva di suolo pubblico e di edifici,enbsp danneggiamento, accattonaggio coi minori, concessione e ritiro delle licenze, fenomeni di degrado urbano che rovinano la qualità della vita, il degrado di alcuni quartieri legato al fenomeno della prostituzione e la necessità di graduare alcune sanzioni che oggi sono solo simboliche. Poi c’è il tema della normativaenbsp sullarmamento della polizia municipale e laccesso alla banca dati del Ministero anche per la polizia locale. Tutti temi che saranno compresi nel Pacchetto sicurezza del Governo”. Continua Vignali: “Abbiamo chiesto al Ministro di fare in modo che le risorse per la sicurezza siano sottratte al Patto di stabilità e risorse per politiche di inclusione sociale”. “Collaboreremo con il Ministero a migliorare il decreto, il ddl e faremo proposte per la Finanziaria”. Gli altri sindaci - “Oggi - ha affermato il sindaco di Verona Flavio Tosi - abbiamo chiesto al ministro Maroni, fra le altre cose, di inserire nel disegno di legge il fermo di polizia di 24 ore per i comportamenti contro la sicurezza urbana (atti vandalici, ubriachezza molesta, aggressioni), per noi l’unica reale misura di contrasto a tali comportamenti”. “I problemi del degrado urbano e della sicurezza - ha commentato Flavio Zanonato, sindaco di Padova - sono i problemi dei cittadini più indifesi, gli anziani, le donne, i giovani. La battaglia per la sicurezza è una battaglia per la libertà: se si privano le persone del loro senso di sicurezza, automaticamente esse perdono anche la loro libertà”. “Abbiamo riaffermato - ha spiegato il sindaco di Modena Giorgio Pighi – l’esigenza del maggior potere ai sindaci: il tema della sicurezza appartiene ai cittadini e, di conseguenza, chi governa le comunità locali deve sapere e potere rispondere. Per poter fare ciò bisogna sia superare leggi obsolete, sia ripensare, ad esempio, lo strumento che attualmente hanno i sindaci del provvedimento contingibile urgente per gestire i problemi di sicurezza”. Erano presenti i sindaci Pietro Vignali (Parma), Flavio Tosi (Verona), Gian Carlo Corada (Cremona), Piera Capitelli (Pavia), Antonio Prade (Belluno), Gian Paolo Gobbo (Treviso), Massimo Giordano (Novara), Massimo Federici (La Spezia), Piercarlo Fabbio (Alessandria), Giorgio Galvagno (Asti), Flavio Zanonato (Padova), Stefano Bruni (Como), Giorgio Pighi (Modena), Roberto Reggi (Piacenza), Lorenzo Guerini (Lodi), Fiorenza Brioni (Mantova), Marco Filippeschi (Pisa), Graziano Delrio (Reggio Emilia), Adriano Paroli (Brescia), Attilio Fontana (Varese), Fausto Merchiori (Rovigo). enbsp enbsp

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