09.09.08
/ SICUREZZA
/ Ufficio Stampa
IPPOCASTANI DELLO STRADONE, I TRATTAMENTI RALLENTANO LE DIFESE DELLA PIANTA
IPPOCASTANI DELLO STRADONE, I TRATTAMENTI RALLENTANO LE DIFESE DELLA PIANTA
“Gli ippocastani dello Stradone sono costantemente monitorati da parte del Comune di Parma, che ben conosce le problematiche che investono ogni singola specie arborea della città. Attualmente non conviene, al contrario di quanto avvenuto nel recente passato, procedere a trattamenti perché questo indebolisce la pianta. Strategia corretta dal momento che lo stato di salute delle piante non è peggiorato”. E’ quanto comunica l’Ufficio Verde del Comune, in seguito alla richiesta del consigliere Maurizio Vescovi. Il settore sottolinea come “vista la difficoltà di procedere all’irrorazione delle chiome, per curare le malattie di tutti gli ippocastani della città, dal 2001 al 2004 è stata applicata la cosiddetta endoterapia, una cura che prevede la veicolazione nella pianta dei prodotti curativi mediante iniezioni al tronco. Si è potuto in questo modo evitare gli effetti negativi dei trattamenti aerei, che disperdono nell’aria notevoli quantità di sostanze tossiche. Nonostante la cura abbia fornito ottimi risultati e lunga persistenza d’azione – continua l’Ufficio ambiente – si è manifestata una certa intolleranza per l’incapacità dell’albero di rimarginare il foro praticato nel tronco. Noti professori come Giorgio Celli, in piena esplosione del fenomeno Cameraria, sconsigliavano di trattare gli ippocastani, in quanto la lotta chimica al parassita avrebbe impedito o comunque rallentato il naturale processo di diffusione nell’ambiente dei suoi nemici naturali. Come previsto dal professor Celli il fenomeno Cameraria è in una fase di lenta regressione ed è auspicabile che entro qualche anno l’impatto del parassita sulle piante si riduca notevolmente”. “In considerazione dei vari aspetti del problema delle malattie dell’ippocastano – conclude l’Ufficio del Comune -, la strategia adottata dall’Amministrazione è stata quella di non eseguire più trattamenti, almeno finché lo stato di salute delle alberature non peggiorino, cosa che non si è verificata. Va inoltre evidenziato che l’attuale aspetto degli ippocastani non dipende soltanto dai parassiti ma anche dalla siccità”.