Comunicati Stampa

13.12.08 / SICUREZZA / Ufficio Stampa

NASCE L’EDILIZIA RESIDENZIALE SOCIALE, RISPOSTA A 360 GRADI SUL PROBLEMA CASA

NASCE L’EDILIZIA RESIDENZIALE SOCIALE, RISPOSTA A 360 GRADI SUL PROBLEMA CASA


Circa 2500 alloggi per persone e famiglie che non possono accedere al mercato della casa. Alloggi destinati alla vendita, all’affitto permanente e temporaneo, rivolti a famiglie, studenti, anziani, giovani e realizzati con criteri edilizi di qualità. Alloggi, infine, sparsi per tutto il territorio comunale in modo da evitare “ghetti”. Tutto questo è l’Ers, Edilizia residenziale sociale, che supera il concetto di Edilizia residenziale pubblica in quanto dà una risposta complessiva, e non settoriale, alla questione “casa”. In pratica l’Amministrazione ha individuato aree pubbliche da mettere a disposizione di costruttori tramite un bando con lo strumento della concessione in diritto di superficie e della cessione in proprietà. La convenienza deriva dall’azzeramento del costo delle aree, dall’aumento dell’indice volumetrico e, anche seppur in minima parte, dalla riduzione di oneri di urbanizzazione e finanziari. Il numero degli alloggi Allo stato attuale risultano in disponibilità dell’Amministrazione Comunale, per l’assegnazione mediante bando, 63.000 metri quadri circa per un numero di alloggi stimato in 1.050, derivanti dall’attuazione delle schede norma relative al Poc. A tali aree si aggiungono quelle individuate nei sub ambiti di tipo residenziale previsti nel Psc, la cui attuazione dovrebbe avvenire nei prossimi anni: 85.000 metri quadri per 1427 alloggi. Totale 2477 appartamenti. Il bando Ers, articolato in due fasi, ha richiesto in primo grado la presentazione di una manifestazione di interesse da parte dei soggetti privati: ne sono arrivate tre. La successiva fase presuppone una selezione delle manifestazioni e conseguentemente l’invito alla presentazione di un progetto, da valutare secondo criteri che la Giunta ha approvato nell’ultima seduta di venerdì 12 dicembre. L’aggiudicatario si farà carico della realizzazione di tutti gli alloggi previsti. Il sindaco e gli assessori “L’Amministrazione comunale – spiega il sindaco Pietro Vignali - vuole dare una risposta concreta al problema della casa, bene primario e non scontato soprattutto in un momento di crisi. Occorre però prendere atto che la riforma delle locazioni, con il duplice canale degli affitti convenzionati e degli affitti "liberi", ha fallito l'obiettivo e che l'affidamento delle politiche abitative alle Regioni fa sì che lo Stato, di fatto, non abbia più trasferito fondi per l'edilizia residenziale pubblica. Si sta così proseguendo l'attività solo grazie a sporadici interventi regionali. Per questo motivo la politica della casa deve tornare al centro delle politiche di trasformazione urbana, integrandosi nella pianificazione urbanistica: in questo senso ha operato e sta operando l’Amministrazione di Parma”. Dice l’assessore alle Politiche abitative Marino Giubellini: “L’obiettivo che l’Amministrazione Comunale si è posta è quello di immettere sul mercato un “prodotto casa” (in locazione e proprietà) nel quale il rapporto qualità prezzo sia tale da consentirne l’accesso ai soggetti svantaggiati a fronte di una qualità globale di intervento. Poiché l’housing sociale si indirizza a soggetti a reddito medio basso, i costi di produzione-gestione debbono essere conseguenti”. L’assessore all’Urbanistica Francesco Manfredi osserva come “in passato si è operato con uno schema che prevedeva la concessione di contributi finanziari alle imprese e alle cooperative. Oggi ciò non è più praticabile ed è necessario indirizzarsi verso forme che consentano ai privati di operare in condizioni di economicità. Quindi a fronte della necessità di fornire un prodotto di qualità, è necessario individuare forme di intervento che consentano di ridurre i costi di produzione. Altro rispetto rilevante – conclude Manfredi - è la scelta di inserire queste previsioni all’interno di interventi di iniziativa privata, evitando il rischio di “ghetti” e favorendo mix sociale e una migliore qualità edilizia ed urbana”. I criteri del bando La Giunta ha approvato una delibera per implementare i criteri già presenti: a) contenimento dei consumi energetici: la proposta nel suo complesso dovrà attenersi a scelte che contemplino l’utilizzo di energie alternative e soluzioni tecnologiche atte al contenimento dei consumi energetici ed idrici. b) qualità edilizia: gli insediamenti di Edilizia Residenziale Pubblica possono svolgere un ruolo strategico per la riqualificazione sociale della città, oltre che per la qualità edilizia ed ambientale del territorio comunale. E’ in quest’ottica che si attendono, con riferimento al programma nel suo complesso, proposte qualificate relativamente alle soluzioni costruttive, all’utilizzo di materiali durevoli ed eco-compatibili e agli aspetti formali di immagine urbana. c) prestazioni: l’attività di progettazione e successiva realizzazione dovrà allegare apposito capitolato prestazionale. Inoltre dovrà essere garantita una certa flessibilità nella ripartizione degli alloggi. d) tipologie di intervento: l’attuazione degli interventi di Edilizia Residenziale Pubblica deve necessariamente concretizzarsi attraverso diverse forme di realizzazione ed utilizzo. In questa logica l’offerta dovrà individuare interventi diversificati per tipologia di utilizzo, quali alloggi in locazione permanente, in locazione a termine, in locazione in vendita, in vendita a prezzo agevolato o a riscatto, ecc. e) destinatari degli interventi: la proposta dovrà contenere un piano che definisca, per ogni intervento, la tipologia dei destinatari fra quelli ritenuti quali categorie sensibili (lavoratori italiani e stranieri in mobilità, famiglie immigrate, anziani, giovani studenti, lavoratori precari, giovani coppie, single e separati, ex carcerati, nuove fasce sociali a rischio ecc.); f) piano di gestione del patrimonio immobiliare: la proposta dovrà individuare forme di gestione del patrimonio, assicurando le condizioni di sostenibilità economica per chi intende acquistare e locare gli immobili, e nel contempo stabilire, ad esempio, i modi ed i tempi della locazione ed della vendita. Il bilancio 2009 prevede nel medio termine la realizzazione di alcune centinaia di alloggi. Il Comune ha messo in bilancio nei tre anni 10 milioni di euro, finalizzati alla realizzazione di 127 nuovi appartamenti. A questi si aggiungono quelli previsti dalle società collegate al Comune, Parma Abitare e Casadesso, per un totale, escluso il bando Ers, di oltre 320 appartamenti.

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