16.12.08
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PARMA NEL 2020? SE NE DISCUTE CON IL NUOVO PIANO STRUTTURALE COMUNALE
PARMA NEL 2020? SE NE DISCUTE CON IL NUOVO PIANO STRUTTURALE COMUNALE
Parma nel 2020: quale idea di città e quali le principali strategie per lo sviluppo del territorio? Il nuovo assetto urbanistico della città di Parma sarà descritto nel nuovo Piano Strutturale Comunale (PSC), sulla cui definizione la Giunta comunale è impegnata nella definizione degli indirizzi programmatici. Se ne è discusso questa mattina al Centro Congressi del Comune di Parma, alla presenza del Sindaco Pietro Vignali, dell’assessore all’urbanistica Francesco Manfredi, del delegato Paolo Conforti e del dirigente Ivano Savi. Il PSC attualmente in vigore riconosce tre grandi temi e opportunità: l’area della produzione di innovazione urbana e strutture della logistica (Fiera, aeroporto, polo logistica) a nord della città, l’area della ricerca (Università, Città della conoscenza, tecnopolo) nel quadrante meridionale e, terza, l’area della manifattura di qualità a lato dell’autostrada. Anche altri sono i temi che “apre” il PSC, in primis il Centro Storico quale contenitore di memoria capace di attrarre ed ospitare funzioni di punta di carattere sociale, economico e commerciale. Analogamente si pone il tema delle aree di trasformazione, in una ricerca di equilibrio tra l’esigenza di garantire processi di riuso che riducano il consumo di suolo e le esigenze di conservazione di una parte dell’archeologia industriale presente. Ancora, il tema dell’integrazione “regionale” che trova nei nodi della logistica urbana in fase di ridefinizione funzionale e formale, dalla Stazione all’Aeroporto ai Caselli, e che si completa con l’ambizioso progetto della metropolitana.
“Lavoriamo nella prospettiva di una Parma che recuperi slancio vitale e che crei nuove aperture verso l’esterno - ha dichiarato l’assessore all’urbanistica Francesco Manfredi - per intervenire con successo, piuttosto che subire passivamente, gli scenari della competizione globale. Con il nuovo PSC intendiamo programmare un’accessibilità confortevole e sicura ai servizi della vita quotidiana, una rete efficiente di mobilità dolce, nuovi spazi pubblici di qualità che rinnovino quella cifra di vivibilità che da sempre rappresenta Parma e la sua capacità attrattiva.” La riflessione politica culturale legata al nuovo PSC incontra il tema della riqualificazione urbana e della compartecipazione attiva degli attori del territorio, quali ad esempio sono le idee per rilanciare l’animazione commerciale e culturale di un Oltretorrente oggi segnato da elementi di disagio sociale. Un tema, quello della riqualificazione urbana, cui si aggiunge il nuovo rapporto tra centro urbano, quartieri e borghi rurali, la cui disparità nella dotazione dei servizi verrà colmata anche grazie agli extra–oneri del nuovo POC. Un sistema di mobilità che liberi la tangenziale, finalmente completata, dai flussi di traffico non di penetrazione alla città grazie alla creazione di un anello esterno alla tangenziale. Non da ultimo il tema dello spazio rurale nei confronti del quale le più recenti politiche di piano hanno cercato di stabilire un argine, riconoscendo “crediti edilizi” e norme di delocalizzazione perequata a favore dei centri frazionali.
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