Comunicati Stampa

24.03.09 / SICUREZZA / Ufficio Stampa

VIA EUROPA, SAN LEONARDO TAV. NUOVE PIANTE ANTISMOG IN CITTA

VIA EUROPA, SAN LEONARDO TAV. NUOVE PIANTE ANTISMOG IN CITTA'


Via Europa, San Leonardo, Tav.Dopo il Bizzozero centinaia di piante antismog in tutta la città. Strategie e azioni innovative per contenere e ridurre l’inquinamento atmosferico emissioni inquinanti e polveri sottili (come CO2 e Pm10), uso del verde per la mitigazione del calore e dell’impatto degli inquinanti gassosi e delle polveri. Un primo bosco piantumato nel 2008 con le essenze individuate dal CNR-IBIMET di Bologna, e realizzato al Parco Bizzozero, più nuovi interventi di biocompensazione realizzati nei prossimi mesi presso svincoli di tangenziale e aree censite nei principali tratti stradali ad alto impatto sull’inquinamento atmosferico. Infine, un convegno pubblico il 16 maggio, nell’ambito della manifestazione Vivilverde, in cui verranno illustrati i passaggi fondamentali del progetto Biocompensazione. Più in dettaglio, entro l’estate verrà realizzato un intervento di piantumazione all’altezza dello svincolo della tangenziale nord con via Europa. L’intervento prevede la piantumazione di 36 alberi e 200 arbusti, per un totale di 1,2 ettari. Entro fine anno avverrà una seconda piantumazione mirata, a scopo di mitigazione, all’incrocio tra tangenziale nord e via San Leonardo. Inoltre 18mila metri quadrati di territorio comunale hanno ospitato la piantumazione di 212 tra frassini, aceri capestri, gelsi, querce e 334 arbusti quale intervento di mitigazione della linea Tav, nell’area tra via Ugozzolo e via Azzali dove ha sede la scuola per l'Infanzia “Trilly”, circondata da questa nuova cintura verde. "Questa nuova serie di piantumazioni – sottolinea l’assessore all’ambiente Cristina Sassi – rappresentano la volontà dell'amministrazione di mitigare con ogni mezzo le azioni inquinanti da parte delle polveri sottili. Oltre ad un maggior raziocinio nella mobilità, oggi più sostenibile e più fluida grazie alla rete capillare di mezzi di trasporto pubblici impiegati a Parma, nonché ai nuovi progetti di spostamento casa-lavoro e casa-scuola in bicicletta o a piedi, lo studio affidato al CNR di Bologna ci consente di intervenire con adeguate piantumazioni lungo le vie di maggior scorrimento, creando di fatto una barriera naturale contro le polveri e mitigando anche il calore". Mitigazione DI inquinanti atmosferici Negli ultimi anni, il disagio climatico di ambienti urbani ed extraurbani è diventato sempre più percepibile; ciò non solo a causa del surriscaldamento dell’aria imputato anche all’aumento della concentrazione di CO2 atmosferica, ma anche a causa della presenza nell’aria stessa di polveri e di inquinanti prodotti dalle attività antropogeniche: traffico veicolare, riscaldamento degli edifici, processi industriali. In questo contesto la presenza di aree dedicate a verde diviene sempre più importante e strategica per la mitigazione climatica e per il miglioramento della qualità dell’aria, come contemplato anche dal Protocollo di Kyoto. Ecco quindi che una corretta progettazione delle coperture verdi presuppone un’opportuna scelta delle specie vegetali da impiantare, che richiede sia un esame attento della situazione ambientale e microclimatica, sia la conoscenza agronomica e fisiologica della vegetazione. LO STUDIO CNR Il Comune di Parma, con l’intenzione di accrescere la conoscenza sul tema, ha avviato nel 2008 una collaborazione con l’IBIMET di Bologna, Istituto del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), da tempo impegnato in ricerche volte a studiare i benefici delle piante nella mitigazione del microclima urbano e in particolare sulla capacità di assorbimento di CO2 atmosferica, di emissione di composti organici volatili. Si è così creato un database di piante idonee per le varie condizioni micro-climatiche urbane. A titolo esemplificativo, si sono dimostrate idonee all’ambiente urbano il tiglio e il frassino perché hanno dimostrato una elevata capacità di assorbimento di CO2 atmosferica. L’acero, il melo da fiore, il cerro e il ciliegio sono mediamente efficaci nell’assorbire CO2 e con basse emissioni; infine il carpino bianco, il frassino, l’albero dei tulipani e lo storace americano. Questi primi risultati evidenziano l’importanza di studi specifici di bioclimatologia al fine di supportare i progettisti nelle scelte di pianificazione del verde urbano ed extraurbano per il miglioramento ambientale e sociale delle città. MITIGAZIONE DELLE ONDE DI CALORE IN AMBIENTE URBANO Non solo la CO2 come causa del riscaldamento dell’ambiente urbano. Se il cambiamento della composizione chimica dell’atmosfera può avere un effetto globale sull’aumento delle temperature, in realtà il cambiamento dell’uso del suolo dovuto ai processi di inurbamento, che nel 2007 hanno fatto segnare a livello mondiale il sorpasso della popolazione urbana su quella rurale, altera profondamente i bilanci di energia alla superficie. Fondamentale diventa quindi “preparare il territorio” a nuove tipologie di insediamento abitativo, applicando elementi di pianificazione anche in opere di riqualificazione urbana e tenendo presenti caratteristiche biometeorologiche e eco-fisiologiche di essenze con un buon livello di compatibilità con l’ambiente urbano.

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