08.05.09
/ SICUREZZA
/ Ufficio Stampa
WAP COME IBOX: TELECOM SPOSA LA TESI DEL COMUNE ELIMINANDO OGNI IPOTESI DI DANNO PATRIMONIALE
WAP COME IBOX: TELECOM SPOSA LA TESI DEL COMUNE ELIMINANDO OGNI IPOTESI DI DANNO PATRIMONIALE
Il traffico wap trattato come l’ibox. Telecom sposa la tesi del Comune che aveva chiesto un’identica valorizzazione dei due sistemi di traffico dati. Pertanto, dopo questa interpretazione, il Comune non dovrà sostenere i 120mila euro, portati da settembre ad oggi nelle bollette dei cellulari comunali, eliminando così ogni ipotesi di danno patrimoniale per l’ente. Questo è il risultato della corrispondenza, iniziata lo scorso ottobre fra Comune e Telecom dopo la prima “bolletta anomala”. Corrispondenza nella quale il Comune sosteneva la correttezza dell’applicazione di una tariffa unica dei dati, indipendentemente che fossero ricavati dal traffico ibox o wap. E’ dei giorni scorsi la lettera con la quale Telecom ha concordato con le posizioni del Comune. Il Comune, da parte sua, oggi ha chiuso la partita controfirmando la valutazione. In questo modo verranno praticamente azzerate le bollette passate (e il cui debito non è mai stato riconosciuto dal Comune), mentre per quelle ancora da emettere saranno applicate le tariffe contrattuali. Intanto l’Amministrazione ha concluso le diverse indagini interne relative al possibile traffico anomalo dei propri cellulari. Le relazioni scaturite sono state inviate alla Procura della Repubblica. Infine l’Amministrazione smentisce le notizie riguardo alle “maxibollette” di marzo e aprile relative ad alcuni suoi dipendenti. Infatti l’ammontare del bimestre non è ancora stato emesso all’Ufficio contratti e pertanto le cifre riportate sulla stampa non possono risultare all’Amministrazione. Anche in questo caso comunque la tariffazione sarà quella scaturita dalla valutazione Telecom-Comune di Parma.