Comunicati Stampa

09.05.09 / SICUREZZA / Ufficio Stampa

AL VIA IL CANTIERE DELL’EX SCALO MERCI

AL VIA IL CANTIERE DELL’EX SCALO MERCI


Parte il recupero dell’ex scalo merci con la ristrutturazione dell’edificio che sarà in parte utilizzato come centro per il benessere giovanile e, nel lato ovest, come luogo di creatività, sempre giovanile. In pratica un luogo dove si potrà consumare e produrre cultura, allo stesso modo di altri spazi della città, come il Palazzo del Governatore, in linea con quella che è una nuova filosofia di partecipazione attiva e non solo passiva della cultura. All’ex scalo merci tutto questo sarà conseguito attraverso luoghi di aggregazione giovanile, aule didattiche, atelier, sale prove, uffici, biblioteche, emeroteche, videoteche e spazi espositivi. Sarà anche la sede di EnGioi, società mista pubblico privata, che si occupa di progetti per giovani e adolescenti. 2,5 milioni il costo di questo primo stralcio, realizzato dalla Mingori come opera di urbanizzazione in seguito all’acquisto dell’area limitrofa su cui sorgerà un intervento privato. Il restante, circa sette milioni di euro, che servirà per completare il recupero della “stecca” sarà finanziato dalla Stu Stazione. Il cantiere si conclude nell’autunno 2011. In futuro il recupero dell'ex scalo merci di viale Fratti riguarderà anche altre funzioni e servizi, come la nuova questura ed il polo della pediatria. La riqualificazione, che andrà a risanare una parte oggi degradata della città tra viale Fratti e la ferrovia, rivoluziona necessariamente anche la viabilità, attraverso un viale sopraelevato che collega via Trieste a viale Fratti. L’ex scalo merci trasformato in spazio per giovani – La struttura, oggi inutilizzata ed abbandonata, dell’ex scalo merci della stazione di Parma viene recuperata in tutti i suoi 330 metri di lunghezza. Pulizia, restauro, risanamento, abbattimento e ricostruzione saranno le operazioni che si susseguiranno nelle varie parti del lunghissimo edificio. Su buona parte della struttura sarà ricavato anche un secondo piano per aumentare la volumetria disponibile. Dal punto di vista architettonico il progetto prevede l’utilizzo di quello che è uno spazio lungo e articolato attraverso, fra l’altro, una sala polivalente da 210 posti, aule per la didattica, atelier per attività artistiche, spazi per la comunicazione, per la consultazione e per navigare on-line. Gli spazi e le funzioni dei cantieri creativi – All’entrata dell’area dedicata ai cantieri creativi un open space prevede sala d’accoglienza, info point e caffetteria. Sopra a questo spazio, nel nuovo primo piano, un’emeroteca, un internet point, un’audioteca e una videoteca. Tornando al piano terra e proseguendo verso est sono previste due sale polivalenti. Per la prima lo spazio sarà destinato ad esposizioni, conferenze, musiche d’insieme, danza, eventi teatrali, produzioni e progetti. Per questo la sala dovrà essere completa di dotazioni tecnologiche relative ai linguaggi multimediali, servizio di traduzione simultanea e camerini nell’interrato. E potrà ospitare 210 persone. La seconda sala, invece, a forma elittica, potrà indifferentemente essere utilizzata per esposizioni, conferenze, musiche d’insieme, prove danza, produzione e progetti. Potrà ospitare 70 persone e sarà dotata di un impianto di proiezione con schermo richiudibile. Sempre nel piano terra sono previste anche sei aule didattiche, di cui quattro per lezioni, adatte per i vari tipi di insegnamento previsti dal programma del Centro Cantieri Creativi e due più ampie per lezioni collettive e stage. Poi cinque sale prove per le varie attività del Centro Cantieri Creativi. Una di queste sarà più ampia delle altre e servirà da studio di incisione. Un atelier per arti figurative e attività artistiche anticipa una galleria espositiva, un ampio spazio senza suddivisioni fisse interne, ricavato nel portico orientale, chiuso da vetrate a facciata continua. Lo spazio è inoltre provvisto di ufficio, spogliatoio e servizi riservati. La rimanente parte di portico orientale servirà da ulteriore area di accesso alla galleria, mediante un’ampia vetrata a chiusura della testata orientale. Completano questa prima parte dedicata ai cantieri creativi un caffè, uffici per il personale, il terrazzo coperto, un deposito, i camerini, il guardaroba, il deposito scenografie, l’archivio e alcuni bagni. Gli spazi e le funzioni del Centro di aggregazione giovanile – L’ingresso alla parte riservata al Centro di aggregazione giovanile è costituito da un ampio spazio a doppia altezza, su cui si affacciano lo spazio polivalente a piano terra e la sala riunioni del primo piano, che si apre sul portico occidentale attraverso una grande vetrata a facciata continua che permette di dilatare ulteriormente gli spazi. Lo spazio polivalente è senza suddivisione, in modo da permettere diversi utilizzi, a seconda delle esigenze, come ad esempio in occasioni di eventi o feste organizzate dagli stessi ragazzi che frequentano il centro. La sala riunione e proiezioni, invece, è destinata ad ospitare incontri, convegni ed eventi organizzati dal centro di aggregazione giovanile. È un’ampia sala in grado di ospitare fino a 84 persone. Quindi nello spazio dedicato al centro di aggregazione si trovano anche due sale studio e biblioteche, sistemate al piano terra, con una biblioteca di supporto alle attività ed ai progetti dei ragazzi del centro. Poi un laboratorio fotografico e di montaggio, che occuperanno il primo piano e che saranno destinati alle attività di manipolazione fotografica e di montaggio di audiovisivi. I due spazi sono dotati di sistemi multimediali ed elettrici. Completano questa parte della struttura uffici per il personale, depositi, un archivio e servizi igienici. Vignali: “Un luogo che si trasforma e diventa moderno” – “Parte il recupero dell’ex scalo merci con la ristrutturazione dell’edificio che sarà un centro per il benessere e la creatività giovanile” dice il sindaco Pietro Vignali, che poi ricorda come questa struttura “ospiterà luoghi di aggregazione giovanile, aule didattiche, atelier, sale prove, uffici, biblioteche, emeroteche, videoteche, spazi espositivi e la sede di EnGioi, che si occupa di progetti per giovani e adolescenti. Sarà il luogo simbolico della città che si trasforma e trasforma anche i luoghi fisici della modernità in nuove infrastrutture funzionali. La società cambia con una rapidità sorprendente, dobbiamo saper cambiare con essa. E’ più che mai il momento delle idee che sanno innovare, ripensare, trasformare. Una città come la nostra deve essere in grado di trattenere e coltivare intelligenze, curiosità. Ma anche di attrarne. Per questo creiamo spazi e opportunità in cui si possa sviluppare la creatività dei nostri giovani”.

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