15.10.09 / SICUREZZA / Ufficio Stampa

CARTA SICUREZZA: INTEGRAZIONE NECESSARIA PER SICUREZZA CITTÀ

CARTA SICUREZZA: INTEGRAZIONE NECESSARIA PER SICUREZZA CITTÀ

Carta Sicurezza: Integrazione necessaria per sicurezza città Vignali: “Esito di un percorso che sta portando frutti concreti” La proposta di una nuova Carta di Parma che metta l’integrazione al centro delle politiche per la sicurezza è il tema del confronto tra il ministro dell’Interno Roberto Maroni e una ventina di sindaci di città medie amministrate sia dal centrodestra che dal centrosinistra ospiti del sindaco civico di Parma Pietro Vignali promotore dell’iniziativa. “Si tratta di un tema delicato e complesso - spiega il sindaco di Parma Pietro Vignali, promotore della Carta - che non può essere semplificato in posizioni estreme e reazioni ‘di pancia’, è non può essere ostaggio della polemica tra gli schieramenti, ma richiede assunzioni di responsabilità e ricerca di soluzioni concretamente praticabili sule territorio. Quelle che i sindaci sono chiamati a trovare ogni giorno.” “Torniamo – aggiunge il primo cittadino ducale - a poco più di un anno dal primo incontro con il Ministro a confrontarci sul lavoro fatto fino ad oggi e lo facciamo a Parma, perché qui è iniziato questo percorso che ha portato ai sindaci più poteri in termini di Sicurezza Urbana che hanno prodotto ordinanze e provvedimenti di cui oggi facciamo il bilancio, rilanciando con nuove proposte soprattutto sul fronte dell’integrazione”. “Pensiamo – conclude Vignali - che la qualità della vita e dei rapporti tra le persone che vivono nelle nostre comunità, la coesione sociale, l’integrazione e un sistema giudiziario efficiente siano elementi imprescindibili per garantire la sicurezza di una comunità. La sua vita serena e il suo sviluppo. Come proprio in questi giorni anche la cronaca ci ricorda, non c’è sicurezza senza quella reale integrazione che solo le amministrazioni locali possono promuovere e contribuire a costruire giorno per giorno sul territorio”. Tra le proposte della nuova Carta di Parma che i sindaci presentano al Ministro: Temi concernenti i poteri del sindaco in materia di sicurezza urbana a) Attribuzione al Sindaco il potere di revoca delle licenze e autorizzazioni a tutti gli esercenti commerciali che violano il divieto di vendere bevande alcoliche ai giovani dell’età inferiore ai 18 anni b) Trasformazione delle sanzioni pecuniarie in prestazioni personali coattive di interesse pubblico o sociale (ad esempio, giornate lavorative presso enti od istituzioni di volontariato sociale, ecc.) c) Nuova disciplina della polizia locale che, tra l’altro, a. Definisca in maniera chiara ed esplicita le funzioni attribuite alla Polizia Locale b. Garantisca al personale della Polizia Locale l’accesso diretto alle banche dati del Ministero dell’Interno, del pubblico registro automobilistico, della direzione generale della motorizzazione civile e delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura. c. Definisca in maniera chiara le norme per il coordinamento tra le polizie statali e le polizie locali d) Deroga per il patto di stabilità delle spese per la sicurezza urbana ed il personale della Polizia Municipale e per le assunzioni nel corpo e) Istituzione, anche per l’anno 2010 del fondo per iniziative dirette a potenziare la sicurezza urbana e la tutela dell’ordine pubblico f) Approvazione della nuova legge per il contrasto della prostituzione e dei fenomeni di turbamento della quieta e civile convivenza condominiale o di vicinato, con il divieto assoluto dello svolgimento del meretricio su strada od in luoghi aperti al pubblico, ed in edifici plurifamiliari, condominiali, o che siano collocati in un ambito territoriale di vicinato, con persone che non esercitano tale attività Temi concernenti l’integrazione ai fini della sicurezza urbana a) Permessi e Ricongiungimenti familiari: Semplificazione delle pratiche burocratiche mediante utilizzo di procedure informatiche, univocità della documentazione e della modulistica per emersione, rinnovo e ottenimento. b) Minori stranieri non accompagnati: prevedere il rilascio del permesso di soggiorno per lavoro al compimento del 18° anno per tutti i minori inseriti in programmi di tutela per almeno due anni. c) Racket-strada: ridurre ad un massimo di tre mesi i tempi di attesa per il rilascio dei permessi in favore delle donne poste sotto tutela dei Comuni ex art 18. Estendere le tutele agli individui di sesso maschile, in particolare minorenni, coinvolti nel racket. d) Accesso: Sostegno, supporto e coordinamento alla rete degli Uffici Informastranieri. e) Aumento delle risorse al Fondo per l’inclusione sociale. f) Aumento delle risorse al Fondo per i minori stranieri non accompagnati. g) Sviluppo di una politica delle quote di ingresso basata sul reale fabbisogno delle singole regioni, che devono farsi carico con gli altri enti locali dell’effettivo inserimento lavorativo e di integrazione degli immigrati in entrata e devono essere messi in grado di supportare con progetti e finanziamenti mirati la pressione migratoria.