Comunicati Stampa

03.12.09 / SICUREZZA / Ufficio Stampa

AL VIA IL PROGETTO PARMA SOCIAL HOUSE

AL VIA IL PROGETTO PARMA SOCIAL HOUSE


Al via il progetto "PARMA SOCIAL HOUSE", programma di Edilizia Residenziale Sociale per la realizzazione di 1050 alloggi entro il 2012. Un intervento per complessivi 132 milioni di euro. Si è tenuto questa mattina all’Auditorium di Banca Monte Parma il workshop “Il social housing: opportunità, vincoli ed esperienze” nel corso del quale è stato illustrato il progetto urbanistico residenziale chiamato “Parma Social House” e che porterà alla realizzazione di 1050 alloggi entro il 2012. Un intervento per complessivi 132 milioni di euro. Per un abitare di qualità a Parma Parma Social House è un progetto che mira a promuovere stili di vita basati sulla sostenibilità sociale, economica e ambientale della comunità attraverso la riqualificazione urbana e architettonica in coerenza con le indicazioni strategiche di sviluppo urbanistico della città. Dal punto di vista sociale significa andare oltre al semplice concetto di abitare per rafforzare l’identità locale e il senso di appartenenza attraverso la creazione di comunità integrate e partecipative, dotate di adeguati servizi che corrispondono ad una domanda abitativa particolarmente diversificata e “debole”, rappresentativa delle nuove istanze sociali. Socialità, sostenibilità, qualità. Dare vita ad una comunità sostenibile fondata sul giusto equilibrio delle risorse e su un sistema di servizi di supporto alla vita quotidiana, significa oltrepassare il semplice concetto di abitare offrendo spazi comuni, servizi destinati alla socializzazione, alla cura della persona e al tempo libero, con l’obiettivo di rafforzare l’identità locale e il senso di appartenenza alla comunità. Per garantire la creazione di una comunità integrata sono previste diverse tipologie di alloggi destinati a locazione a medio e lungo termine, in vendita a prezzo agevolato o a riscatto e di servizi dedicati sia ai residenti nel nuovo insediamento che al resto degli abitanti del quartiere. Edifici e alloggi saranno realizzati con l’obiettivo di creare ambienti di vita confortevoli, sicuri, accessibili, dotati di moderne tecnologie di risparmio energetico e di domotica. Beneficiari Il programma di Edilizia Residenziale Sociale consentirà di dare una soluzione abitativa prioritariamente alle seguenti categorie: giovani coppie, famiglie monogenitoriali, lavoratori in mobilità, lavoratori immigrati, studenti fuori sede e anziani. Le tre tipologie di alloggio a) locazione a canone sostenibile per un periodo non inferiore a 25 anni: totale circa 315 alloggi (es: € 300 per 78 mq) b) locazione a canone convenzionato con previsione di riscatto dell’alloggio all’ottavo anno: totale circa 210 alloggi (es.: € 570 per 78 mq); c) cessione della piena proprietà ad un prezzo pari a euro 1.750 al mq di Superficie Vendibile, più 100 euro al mq di SLU a titolo di acquisto della nuda proprietà dal Comune di Parma, che si impegna a reinvestirlo nel programma di Edilizia Residenziale Sociale a titolo di contributo a fondo perduto: totale circa 525 alloggi; DOVE SARANNO COSTRUITI GLI ALLOGGI I soggetti gestori coinvolti sono: Comune di Parma, privati costruttori, privati gestori (cooperative di proprietari), Fondazioni, banche e fondi di investimento. I principali impegni del Comune di Parma cessione in diritto di superficie le aree di proprietà alle imprese esecutrici; esenzione dal pagamento del contributo di costruzione (art 27 LR 31/2002) tenuto conto dell’interesse pubblico perseguito e abbattimento dell’aliquota ICI; realizzazione del Primo Stralcio attraverso l’assegnazione del contributo a fondo perduto pari a tre milioni di euro, già assegnato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando regionale “Programmi di Riqualificazione Urbana per alloggi a canone sostenibile”, e sottoscrizione di una quota del fondo. I principali impegni delle imprese acquisire il diritto di superficie sulle aree oggetto di accordo; garantire elevati livelli prestazionali con particolare riferimento agli obiettivi di qualità insediativa, architettonica, tipologica e costruttiva; attuare il Primo Stralcio nel rispetto del Cronogramma e comunque entro il 29 febbraio 2012; concordare con il Comune di Parma la realizzazione, a sue spese, di ulteriori opere di interesse generale, per un importo quantificato fino a un massimo di euro 40,00 per ogni mq di SLU prevista dai progetti licenziati, e si impegna ad attuare quanto stabilito nel Progetto di Fattibilità con riferimento alla gestione sociale e alla gestione immobiliare del Programma di Edilizia Residenziale Sociale; rimborsare ai soggetti attuatori delle schede norma le spese di urbanizzazione primaria da essi sostenute, così come disciplinato nelle relative convenzioni urbanistiche, ferma restando l’esenzione dal pagamento del contributo di cui all’art. 27 L.R. n. 31/2002; Sarà costituito il Fondo Parma Social House (fondo comune di investimento immobiliare chiuso di diritto italiano), con la partecipazione del Fondo nazionale costituito nell’ambito del Piano Nazionale per l’edilizia abitativa. Le imprese di costruzione, cooperative di costruzione e cooperative di abitazione, già selezionate mediante bando, sono: BUIA NEREO s.r.l., Cooperativa di produzione e lavoro Bruno Buozzi s.c.r.l., CME CONSORZIO Imprenditori Edili soc. coop., La Nuova Speranza s.c.r.l., Parma 80 s.c., Cooperativa Edile Artigiana s.c., Cooperativa Case Popolari s.c.r.l., Cooperativa Residence s.c.r.l. Dichiarazioni “Due settimane fa abbiamo promosso gli stati generali della casa – ha detto il Sindaco Pietro Vignali - che si concluderanno entro l’anno. Una riflessione approfondita sulle politiche abitative, perché oggi la domanda abitativa a Parma è cambiata profondamente, benché la casa resti un bisogno primario senza il quale le persone non possono progettare la propria vita. È emersa in questi anni una nuova fascia intermedia di persone, non sufficientemente ricche per accedere al libero mercato ma troppo ricche per i parametri dell’edilizia popolare. Penso a giovani coppie, famiglie monogenitoriali, famiglie numerose e immigrati. Ecco dunque che l’edilizia residenziale sociale rappresenta una risposta, concreta, sostenibile, una proposta differenziata e che coinvolge una pluralità di soggetti, pubblici e privati”. “Far vivere gli spazi privati in una dimensione di socialità, far vivere gli spazi pubblici in una dimensione di responsabilità. A partire da questa idea – ha detto l’assessore all’Urbanistica Francesco Manfredi - abbiamo iniziato due anni fa a ragionare su quali strumenti urbanistici ci avrebbero consentito di dare risposte abitative certe a nuove fasce sociali emergenti. Occorre sgombrare il campo dall’equivoco che edilizia residenziale sociale significhi abitare d’emergenza. Non è così, al contrario ERS significa edilizia di qualità, integrazione, socializzazione, importanza agli spazi privati collettivi. Ecco dunque che Parma progetta politiche urbanistiche al servizio di tutti, ma per fare questo occorre il concorso di tutti, in modo strategico e continuativo: dal Comune alle banche, dai privati costruttori ai privati gestori. Gestendo le risorse con grande oculatezza”. “Abbiamo in questi mesi condiviso tutti i passaggi – ha sottolineato l’assessore alle Politiche abitative Giuseppe Pellacini - che hanno condotto agli Stati Generali della casa. È emerso come all’emergenza abitativa si debbano dare risposte concrete, ad esempio estendendo la missione di Casadesso. Stiamo anche studiando un progetto, insieme all’Ateneo, per dare risposte alloggiative per gli studenti, mentre stiamo definendo l’Agenzia Abitare, che non sarà un’agenzia immobiliare bensì un punto informativo a 360 gradi per incrociare domanda e offerta abitativa. Inoltre Affitti garantiti, 272 contratti a canone concordato stipulati nel 2009, un modello guardato con interesse da molte città e infine il tema dell’edilizia privata rimasta invenduta che, con il sostegno di Acer, potrà diventare edilizia residenziale pubblica”.

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