Comunicati Stampa

12.12.09 / SICUREZZA / Ufficio Stampa

RIQUALIFICAZIONE URBANA: PRESENTATI I PROGETTI VINCITORI DEI CONCORSI

RIQUALIFICAZIONE URBANA: PRESENTATI I PROGETTI VINCITORI DEI CONCORSI


Nuovi progetti per una città che si trasforma cercando una qualità urbana diffusa e funzionale alla vita delle persone che la abitano, allo sviluppo commerciale e imprenditoriale. La grande trasformazione urbanistica che Parma sta vivendo, con interventi che partono dall’identità o dalla vocazione dei luoghi per guardare al futuro, parte da un’idea precisa dell’Amministrazione: “i quartieri e le zone esterne della città – spiega il sindaco Pietro Vignali - non sono periferie del centro, ma luoghi di vita, di commercio, di lavoro di migliaia di persone, che hanno diritto alla stessa qualità degli spazi pubblici, agli stessi servizi, alla stessa accessibilità di chi vive in centro”. “Tutti noi – aggiunge – desideriamo vivere in un luogo bello, moderno, pulito e funzionale. La città deve essere ripensata alla luce di quanto è cambiato il nostro modo di vivere il tempo libero, le relazioni, il lavoro”. L’area Nord Ovest di cui oggi si sono presentati gli esiti del concorso di progettazione per la Riqualificazione urbana, l’area Oltretorrente ed ex-Salamini di cui invece si sono resi pubblici i risultati dei concorsi di idee, insieme alla Zona Trento Fratti di cui si è appena chiusa la gara, sono tasselli di un grande ripensamento di tutta la città che coinvolge urbanisti e architetti di grande livello. Se fino ad oggi le riqualificazioni di quartieri e periferie si sviluppavano in modo coerente ma autonomo, oggi prende forma un disegno complessivo, in cui sistemi di piazze sono collegati a sistemi di strade che, a loro volta, sono collegate a sistemi di edifici e insieme sono teatro di sistemi di vita, di commercio, di impresa. Nella parte a Nord della Via Emilia, c’è un filo logico, funzionale e urbanistico, che collega l’Area Nord Ovest, a partire dal potenziamento delle Fiere e dell’offerta per il tempo libero, per arrivare all’Area della logistica in zona Mercati, per proseguire con la riqualificazione del quartiere Pablo con l’Area della sede Efsa e il nuovo ponte a Nord, che la unisce alla riqualificazione dell’Area della Stazione, per continuare con la riqualificazione dell’Area Trento / Fratti – con i nuovi spazi pubblici, la nuova Questura, lo Scalo Merci per la creatività giovanile, gli uffici del Duc, il Polo Pediatrico -, che si salda alla riqualificazione dell’Area Pasubio e di via Trieste con il nuovo sottopasso, per concludersi, ad Est, con la riqualificazione dell’Area Ex Salamini, porta ad Est della città. Tutto questo strettamente connesso ai consistenti interventi privati come la bonifica e riqualificazione dell’Area ex Bormioli e della porta a Nord di Parma che si svilupperà lungo il nuovo centro direzionale-commerciale di Moletolo nei pressi del nuovo Palaeventi. Più della metà della città ripensata e riqualificata a partire dalle esigenze di chi la vive. Il progetto sull’area Nord Ovest è il primo classificato di un concorso di progettazione che ha portato all’elaborazione di un vero e proprio progetto preliminare, mentre per l’Oltretorrente e l’ex Salamini si avvia l’iter di confronto con la città partendo dalle idee emerse dai due rispettivi concorsi. Grazie a questi, l’Amministrazione comunale ha acquisito idee progettuali che verranno sviluppate nelle prossime settimane e che diventeranno progetti esecutivi di opere pubbliche. I progetti primi classificati sono stati prescelti da una Commissione interna e acquisiti dalla Giunta comunale a fine novembre, e verranno affidati, secondo iter, tempi e meccanismi di finanziamento diversificati, a STT per la loro progettazione definitiva e la conseguente attuazione. Inoltre, si concluderà nei prossimi giorni il concorso per via Trento. “Per l’Oltretorrente – spiega l’assessore alle Politiche urbanistiche ed edilizie Francesco Manfredi – entriamo nella seconda fase del progetto generale di riqualificazione, che segue gli interventi puntuali realizzati per sanare le singole situazioni di degrado. In questa fase il quartiere viene considerato nella sua interezza in base alle sue caratteristiche socio-demografiche, storico-culturali ed economiche. Entro Natale riunirò una Commissione, composta dai presidenti degli Ordini professionali, dai rappresentanti del quartiere e del mondo del commercio, per analizzare gli spunti più interessanti e le strategie di intervento più significative emerse dai master plan presentati e che dovranno essere recepite dal progetto finale”. “Così per l’ex Salamini - prosegue Manfredi -, dove l’intento è da una parte quello di valorizzare la dimensione commerciale e imprenditoriale dei 120 insediati che lavorano in un’area non adeguata e dall’altra riqualificare la porta della città sulla via Emilia Est. Anche in questo caso, prima della fine dell’anno, una Commissione, formata da rappresentanti dell’artigianato e della piccola impresa, degli insediati e da alcuni esperti, valuterà le suggestioni più significative dei master plan e fornirà supporto dal punto di vista funzionale, urbanistico, della mobilità ed economico finanziario”. Per l’area Nord Ovest e per l’Oltretorrente la progettazione definitiva è ipotizzabile nella prima metà del 2010 e l’apertura degli interventi nella seconda metà del 2010. Per l’ex Salamini si prevede che alla progettazione definitiva si arriverà nell’autunno 2010. Area Nord Ovest di Parma 1° classificato Raggruppamento con capogruppo: STUDIO TECNICO ABDR Architetti Associati prima fase partecipanti 9 ammessi alla seconda fase 3 All’interno di un più ampio scenario urbanistico e infrastrutturale prende corpo la proposta progettuale: il Nuovo Polo della Logistica come FOOD VALLEY CENTER immaginando di sovrapporre alle previste funzioni di movimentazione delle merci e dei transiti di servizio alla città ed al territorio anche una serie di funzioni pregiate capaci di innescare, di concerto con le altre funzioni insediate o di quelle che potranno esserlo, la dimensione di distretto. Il raggiungimento di tale obiettivo sarà possibile anche grazie all’ausilio della messa a regime delle straordinarie potenzialità infrastrutturali che l’area offre. Il progetto propone di distinguere il piano della logistica, al di sotto del basamento verde e con accesso carrabile dai lati est ed ovest dell’area, da quello della fruizione pubblica alla quota di campagna sull’asse centrale con accesso da sud e da nord e quello delle grandi corti terziarie destinate ad ospitare le funzioni di distretto. Operando in tal modo le aree di attività, oltre a quella della logistica (Ricerca, divulgazione, formazione, sensibilizzazione, Servizi agli operatori della filiera, Innovazione delle filiere ed i dipartimenti della Logistica Virtuale e dei Servizi alle filiere), potranno ospitare oltre al terziario ed al direzionale connesso alla logistica anche funzioni collegate alla caratterizzazione agroindustriale del tessuto economico e produttivo del territorio di Parma ed ospitare rappresentanze delle più importanti realtà del settore. In questa logica potranno essere attivati la presenza di luoghi di incontro e di interazione. Il progetto immagina una sorta di Borsa agroalimentare come struttura permanente di scambio tra le aziende, un presidio universitario di Scienze e Tecnologie Alimentari, la concentrazione degli uffici operativi e commerciali delle aziende del settore e degli Enti di promozione e delle società di distribuzione dei prodotti, la presenza delle Fiere con uno spazio espositive e commerciale permanente di CIBUS. La triangolazione tra il Nuovo Polo della Logistica come FOOD VALLEY CENTER così immaginato, l’area Ex Gondrand destinata a Dipartimento Educational e le ex stalle di Maria Luigia come polo espositivo e culturale nella loro messa in relazione costituiscono il centro ed il volano dell’intero FOOD VALLEY DISTRICT, che potrà strutturarsi tra la sede dell’Authority nella Reggia sul Parco Ducale e le Fiere di Parma affacciate sull’autostrada A1. Oltretorrente 1° classificato Raggruppamento con capogruppo: S. B. Arch. Bargone associati (Architetti Aroldo e Federico Bargone) prima fase partecipanti 35 seconda fase partecipanti 20 Ripensare l’Oltretorrente come quartiere attrattivo per la ricerca, di multiculturalità e di coesistenza intergenerazionale era il tema centrale del concorso. Le proposte ideative hanno esplorato i temi legati all’integrazione urbana, al comfort ambientale e agli aspetti funzionali e architettonici del quartiere, pur lasciando la massima libertà creativa ai concorrenti nell’interpretazione del luogo e nelle conseguenti soluzioni progettuali. Lo studio 1° classificato propone una strategia progettuale che si attua su tre livelli principali: 1. La ridefinizione degli spazi aperti; 2. La ridefinizione dei collegamenti; 3. La ridefinizione del sistema della viabilità. Attraverso la sovrapposizione metaforica della casa e della città il master plan propone di arrivare a un quartiere composto da più “stanze tematiche” che hanno origine dal luogo, da definire e implementare attraverso un percorso culturale condiviso. Area ex Salamini 1° classificato Raggruppamento con capogruppo: Società di Ingegneria Corvino + Multari srl (Architetti Vincenzo Corvino e Giovanni Multari) partecipanti 11 Il concorso di idee per la riqualificazione urbana dell’area ex Salamini aveva come obiettivo di riconsiderare e ripensare la vocazione industriale e sociale dell’area, assicurando alla stessa il giusto mix di funzioni tra loro compatibili e introducendo elementi di forte identità nel territorio. Si richiedeva inoltre di prevedere soluzioni per migliorare l’assetto viabilistico generale e di evidenziare il ruolo di questa porzione di territorio quale “nuova porta est della città”. L’idea prima classificata esprime la volontà di ridisegnare il sistema di ingresso alla città, restituendo un ruolo primario alla via Emilia, ripensandone la sezione, gli affacci e dotandola di nuove architetture capaci di restituire una dimensione urbana latente, con nuovi fabbricati residenziali in grado di accompagnare questo “naturale” dispositivo urbano. Il progetto prevede, per la funzione direzionale, spazi da dedicare a sedi di “fabbriche pensanti”; per la funzione artigianale e produttiva, spazi da dedicare a servizi per la stampa e allestimenti; per la funzione commerciale, spazi da dedicare all’abbigliamento e sportivo, agli accessori per il tempo libero. Nuovi progetti per una città che si trasforma cercando una qualità urbana diffusa e funzionale alla vita delle persone che la abitano, allo sviluppo commerciale e imprenditoriale. La grande trasformazione urbanistica che Parma sta vivendo, con interventi che partono dall’identità o dalla vocazione dei luoghi per guardare al futuro, parte da un’idea precisa dell’Amministrazione: “i quartieri e le zone esterne della città – spiega il sindaco Pietro Vignali - non sono periferie del centro, ma luoghi di vita, di commercio, di lavoro di migliaia di persone, che hanno diritto alla stessa qualità degli spazi pubblici, agli stessi servizi, alla stessa accessibilità di chi vive in centro”. “Tutti noi – aggiunge – desideriamo vivere in un luogo bello, moderno, pulito e funzionale. La città deve essere ripensata alla luce di quanto è cambiato il nostro modo di vivere il tempo libero, le relazioni, il lavoro”. L’area Nord Ovest di cui oggi si sono presentati gli esiti del concorso di progettazione per la Riqualificazione urbana, l’area Oltretorrente ed ex-Salamini di cui invece si sono resi pubblici i risultati dei concorsi di idee, insieme alla Zona Trento Fratti di cui si è appena chiusa la gara, sono tasselli di un grande ripensamento di tutta la città che coinvolge urbanisti e architetti di grande livello. Se fino ad oggi le riqualificazioni di quartieri e periferie si sviluppavano in modo coerente ma autonomo, oggi prende forma un disegno complessivo, in cui sistemi di piazze sono collegati a sistemi di strade che, a loro volta, sono collegate a sistemi di edifici e insieme sono teatro di sistemi di vita, di commercio, di impresa. Nella parte a Nord della Via Emilia, c’è un filo logico, funzionale e urbanistico, che collega l’Area Nord Ovest, a partire dal potenziamento delle Fiere e dell’offerta per il tempo libero, per arrivare all’Area della logistica in zona Mercati, per proseguire con la riqualificazione del quartiere Pablo con l’Area della sede Efsa e il nuovo ponte a Nord, che la unisce alla riqualificazione dell’Area della Stazione, per continuare con la riqualificazione dell’Area Trento / Fratti – con i nuovi spazi pubblici, la nuova Questura, lo Scalo Merci per la creatività giovanile, gli uffici del Duc, il Polo Pediatrico -, che si salda alla riqualificazione dell’Area Pasubio e di via Trieste con il nuovo sottopasso, per concludersi, ad Est, con la riqualificazione dell’Area Ex Salamini, porta ad Est della città. Tutto questo strettamente connesso ai consistenti interventi privati come la bonifica e riqualificazione dell’Area ex Bormioli e della porta a Nord di Parma che si svilupperà lungo il nuovo centro direzionale-commerciale di Moletolo nei pressi del nuovo Palaeventi. Più della metà della città ripensata e riqualificata a partire dalle esigenze di chi la vive. Il progetto sull’area Nord Ovest è il primo classificato di un concorso di progettazione che ha portato all’elaborazione di un vero e proprio progetto preliminare, mentre per l’Oltretorrente e l’ex Salamini si avvia l’iter di confronto con la città partendo dalle idee emerse dai due rispettivi concorsi. Grazie a questi, l’Amministrazione comunale ha acquisito idee progettuali che verranno sviluppate nelle prossime settimane e che diventeranno progetti esecutivi di opere pubbliche. I progetti primi classificati sono stati prescelti da una Commissione interna e acquisiti dalla Giunta comunale a fine novembre, e verranno affidati, secondo iter, tempi e meccanismi di finanziamento diversificati, a STT per la loro progettazione definitiva e la conseguente attuazione. Inoltre, si concluderà nei prossimi giorni il concorso per via Trento. “Per l’Oltretorrente – spiega l’assessore alle Politiche urbanistiche ed edilizie Francesco Manfredi – entriamo nella seconda fase del progetto generale di riqualificazione, che segue gli interventi puntuali realizzati per sanare le singole situazioni di degrado. In questa fase il quartiere viene considerato nella sua interezza in base alle sue caratteristiche socio-demografiche, storico-culturali ed economiche. Entro Natale riunirò una Commissione, composta dai presidenti degli Ordini professionali, dai rappresentanti del quartiere e del mondo del commercio, per analizzare gli spunti più interessanti e le strategie di intervento più significative emerse dai master plan presentati e che dovranno essere recepite dal progetto finale”. “Così per l’ex Salamini - prosegue Manfredi -, dove l’intento è da una parte quello di valorizzare la dimensione commerciale e imprenditoriale dei 120 insediati che lavorano in un’area non adeguata e dall’altra riqualificare la porta della città sulla via Emilia Est. Anche in questo caso, prima della fine dell’anno, una Commissione, formata da rappresentanti dell’artigianato e della piccola impresa, degli insediati e da alcuni esperti, valuterà le suggestioni più significative dei master plan e fornirà supporto dal punto di vista funzionale, urbanistico, della mobilità ed economico finanziario”. Per l’area Nord Ovest e per l’Oltretorrente la progettazione definitiva è ipotizzabile nella prima metà del 2010 e l’apertura degli interventi nella seconda metà del 2010. Per l’ex Salamini si prevede che alla progettazione definitiva si arriverà nell’autunno 2010. Area Nord Ovest di Parma 1° classificato Raggruppamento con capogruppo: STUDIO TECNICO ABDR Architetti Associati prima fase partecipanti 9 ammessi alla seconda fase 3 All’interno di un più ampio scenario urbanistico e infrastrutturale prende corpo la proposta progettuale: il Nuovo Polo della Logistica come FOOD VALLEY CENTER immaginando di sovrapporre alle previste funzioni di movimentazione delle merci e dei transiti di servizio alla città ed al territorio anche una serie di funzioni pregiate capaci di innescare, di concerto con le altre funzioni insediate o di quelle che potranno esserlo, la dimensione di distretto. Il raggiungimento di tale obiettivo sarà possibile anche grazie all’ausilio della messa a regime delle straordinarie potenzialità infrastrutturali che l’area offre. Il progetto propone di distinguere il piano della logistica, al di sotto del basamento verde e con accesso carrabile dai lati est ed ovest dell’area, da quello della fruizione pubblica alla quota di campagna sull’asse centrale con accesso da sud e da nord e quello delle grandi corti terziarie destinate ad ospitare le funzioni di distretto. Operando in tal modo le aree di attività, oltre a quella della logistica (Ricerca, divulgazione, formazione, sensibilizzazione, Servizi agli operatori della filiera, Innovazione delle filiere ed i dipartimenti della Logistica Virtuale e dei Servizi alle filiere), potranno ospitare oltre al terziario ed al direzionale connesso alla logistica anche funzioni collegate alla caratterizzazione agroindustriale del tessuto economico e produttivo del territorio di Parma ed ospitare rappresentanze delle più importanti realtà del settore. In questa logica potranno essere attivati la presenza di luoghi di incontro e di interazione. Il progetto immagina una sorta di Borsa agroalimentare come struttura permanente di scambio tra le aziende, un presidio universitario di Scienze e Tecnologie Alimentari, la concentrazione degli uffici operativi e commerciali delle aziende del settore e degli Enti di promozione e delle società di distribuzione dei prodotti, la presenza delle Fiere con uno spazio espositive e commerciale permanente di CIBUS. La triangolazione tra il Nuovo Polo della Logistica come FOOD VALLEY CENTER così immaginato, l’area Ex Gondrand destinata a Dipartimento Educational e le ex stalle di Maria Luigia come polo espositivo e culturale nella loro messa in relazione costituiscono il centro ed il volano dell’intero FOOD VALLEY DISTRICT, che potrà strutturarsi tra la sede dell’Authority nella Reggia sul Parco Ducale e le Fiere di Parma affacciate sull’autostrada A1. Oltretorrente 1° classificato Raggruppamento con capogruppo: S. B. Arch. Bargone associati (Architetti Aroldo e Federico Bargone) prima fase partecipanti 35 seconda fase partecipanti 20 Ripensare l’Oltretorrente come quartiere attrattivo per la ricerca, di multiculturalità e di coesistenza intergenerazionale era il tema centrale del concorso. Le proposte ideative hanno esplorato i temi legati all’integrazione urbana, al comfort ambientale e agli aspetti funzionali e architettonici del quartiere, pur lasciando la massima libertà creativa ai concorrenti nell’interpretazione del luogo e nelle conseguenti soluzioni progettuali. Lo studio 1° classificato propone una strategia progettuale che si attua su tre livelli principali: 1. La ridefinizione degli spazi aperti; 2. La ridefinizione dei collegamenti; 3. La ridefinizione del sistema della viabilità. Attraverso la sovrapposizione metaforica della casa e della città il master plan propone di arrivare a un quartiere composto da più “stanze tematiche” che hanno origine dal luogo, da definire e implementare attraverso un percorso culturale condiviso. Area ex Salamini 1° classificato Raggruppamento con capogruppo: Società di Ingegneria Corvino + Multari srl (Architetti Vincenzo Corvino e Giovanni Multari) partecipanti 11 Il concorso di idee per la riqualificazione urbana dell’area ex Salamini aveva come obiettivo di riconsiderare e ripensare la vocazione industriale e sociale dell’area, assicurando alla stessa il giusto mix di funzioni tra loro compatibili e introducendo elementi di forte identità nel territorio. Si richiedeva inoltre di prevedere soluzioni per migliorare l’assetto viabilistico generale e di evidenziare il ruolo di questa porzione di territorio quale “nuova porta est della città”. L’idea prima classificata esprime la volontà di ridisegnare il sistema di ingresso alla città, restituendo un ruolo primario alla via Emilia, ripensandone la sezione, gli affacci e dotandola di nuove architetture capaci di restituire una dimensione urbana latente, con nuovi fabbricati residenziali in grado di accompagnare questo “naturale” dispositivo urbano. Il progetto prevede, per la funzione direzionale, spazi da dedicare a sedi di “fabbriche pensanti”; per la funzione artigianale e produttiva, spazi da dedicare a servizi per la stampa e allestimenti; per la funzione commerciale, spazi da dedicare all’abbigliamento e sportivo, agli accessori per il tempo libero.

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