07.05.10
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PIANO STRUTTURALE COMUNALE: VALORIZZARE IL SISTEMA AGRICOLO DEL TERRITORIO
PIANO STRUTTURALE COMUNALE: VALORIZZARE IL SISTEMA AGRICOLO DEL TERRITORIO
Piano strutturale comunale: valorizzare il sistema agricolo del territorio.
Un incontro tra Amministrazione e rappresentanti di categoria.
Discutere con gli “addetti ai lavori” le linee strategiche e le azioni concrete da inserire nel nuovo Piano strutturale comunale: da questa volontà è scaturito l’incontro di questa mattina tra Amministrazione comunale e rappresentanti del mondo dell’agricoltura sul Psc. “Vogliamo fare del vecchio piano strategico – ha detto l’assessore alle Politiche urbanistiche ed edilizie Francesco Manfredi - un piano di governo del territorio, facilitando i processi di azione di chi sul territorio opera. Il nuovo Psc vuole essere il luogo di sintesi tra associazioni, imprese e cittadini per definire una visione comune di Parma 2020. La città che vogliamo costruire è una città sostenibile dal punto di vista economico, ambientale e sociale, una Green City comparabile a una città europea con alta qualità di vita. In questo momento stiamo definendo le strategie di questa Green City e vogliamo confrontarle con tutti coloro che ne saranno i beneficiari naturali perché, a loro volta, ci presentino le loro osservazioni e i loro suggerimenti. Allo stesso tempo, desideriamo che le linee strategiche che verranno presentate per il Psc siano supportate da esempi di azioni concrete con cui tradurle in pratiche, da degli “ideal tipi” di progetto”. Il prossimo appuntamento è fra un mese, quando le associazioni che rappresentano il mondo agricolo dovranno delineare all’Amministrazione un posizionamento condiviso, che fin da subito esprima idee progettuali, che troverà applicazione immediata nella parte tecnica del Psc. Erano presenti, oltre all’assessore Manfredi, gli architetti Ugo Baldini e Giampiero Lupatelli, estensori insieme a Richard Burdett del nuovo Piano strutturale comunale, Achille Coelli, direttore dell’Unione provinciale Agricoltori e in rappresentanza anche della Confederazione Italiana Agricoltori Emilia - Romagna, Paolo Conforti, in qualità di vice presidente dell’Unione provinciale Agricoltori, e Marco Orsi per la Federazione Coldiretti Parma. “L’obiettivo di questo Piano e di questo incontro in particolare – ha detto l’architetto Baldini – è quello di capire come valorizzare il sistema agricolo del territorio, fondamentale per la Food Valley, all’’interno del Psc. Non sempre i Piani “regolatori” trattano il rurale in modo adeguato. Riflettere su questo tema, tra l’altro, ci porta anche a ripensare il ruolo delle frazioni e dell’agricoltura, che a Parma presenta una buona solidità di maglia e di struttura delle aziende anche grazie alla presenza, spesso, al loro interno, di caseifici. Abbiamo proceduto alla localizzazione di tutte le aziende agricole del territorio comunale, che sono 800 di cui 675 con sede legale nel Comune di Parma, per elaborare idee e progetti nel pieno rispetto del sistema agricolo e cogliere, ad esempio, i luoghi di scambio tra agricoltura e fruizione ambientale, per rilanciare il settore anche attraverso nuove strategie”. Il quadro economico recente segnala una tendenza sicuramente non favorevole dell’economia agricola. Forti sono i segnali del cambiamento che la crisi sta portando con sé, segnali che investono alle radici il rapporto che l’economia della città ha rinsaldato con il suo territorio. Un rapporto che ha consentito a Parma di costruire il suo ruolo post-industriale di capitale della Food Valley e di sentinella delle relazioni tra salute e alimentazione sul successo della propria industria agro-alimentare e sulla continuità di questa con le attività agricole della tradizione. Una città come Parma deve operare con il proprio Psc per il rilancio e la valorizzazione del suo spazio rurale, in un progetto di fruizione turistica del territorio che assuma come capisaldi, oltre ai beni culturali, i poli produttivi della filiera agricola di tradizione e i luoghi dell'innovazione della agricoltura multifunzionale. Molto apprezzato, dai rappresentanti delle associazioni di categoria presenti alla riunione, il fatto che ci si confronti su questo tema, con l’obiettivo di promuovere comportamenti virtuosi verso il mondo rurale. Achille Coelli di U.p.a. ha sottolineato innanzitutto che “le aziende agricole sono delle imprese e come tali vanno salvaguardate, è riduttivo vederle come un valore aggiunto di tipo paesaggistico e basta. Riteniamo importante, inoltre, tutelare maggiormente il territorio agricolo, non riducendolo, ma anzi riutilizzando le aree che sono state dismesse”. Marco Orsi di Coldiretti ha evidenziato “l’importanza di valorizzare la campagna e le aziende agricole come valore aggiunto per la città. L’idea delle piste ciclabili che permettano di recarsi nelle aziende e nei caseifici, ad esempio, va pienamente nella direzione delle nostre politiche, che tendono a favorire la conoscenza del mondo agricolo da parte delle persone e la vendita diretta dei prodotti al consumatore, privilegiando così la filiera corta”.
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