Comunicati Stampa

15.07.10 / SICUREZZA / Ufficio Stampa

PSC: LA PARMA DEL 2020 SARA’ UNA GREEN CITY EQUILIBRATA E COMPATTA. UNA CITTA’ DELLE PERSONE

PSC: LA PARMA DEL 2020 SARA’ UNA GREEN CITY EQUILIBRATA E COMPATTA. UNA CITTA’ DELLE PERSONE


LA GIUNTA COMUNALE APPROVA LINEE GUIDA E QUADRO CONOSCITIVO. PSC: LA PARMA DEL 2020 SARA’ UNA GREEN CITY EQUILIBRATA E COMPATTA. UNA CITTA’ DELLE PERSONE. Dalla città cantiere alla città delle persone. Approvate questa mattina dalla Giunta comunale le linee guida e il quadro conoscitivo del nuovo Psc, elaborati dal progettista inglese Richard Burdett in collaborazione con gli studi professionali Caire Urbanistica e Ambiter. Parma accetta la scommessa della Green City e progetta per il 2020 un percorso di rigenerazione urbana utilizzando la leva della green economy come fattore di sostenibilità sociale, economica ed ambientale. La scelta è stata dunque quella di posizionare Parma come modello di “green city” non solo intesa come “città verde” bensì come nuovo modo di vivere la città, e di trasformare il Psc in un vero e proprio piano di governo del territorio. Riduzione delle emissioni di Co2, produzione energetica pulita e valorizzazione energetica del patrimonio edilizio, mix di mobilità di tipo europeo, riqualificazione dei quartieri, rifunzionalizzazione delle aree produttive ed ex produttive, tutela e valorizzazione dello spazio rurale e delle frazioni, riallocazione ed integrazione dei servizi, verde pubblico attrezzato di vicinato, queste le leve per perseguire la strategia della sostenibilità. PERCHE’ UN NUOVO PSC Con la crisi è cambiato lo scenario di riferimento; bisogna fare di più con meno e si deve fare conto sulla sostenibilità come leva dello sviluppo. Quindi, coerentemente con la nuova visione di città delineata, è necessario aggiornare e modificare l’attuale Psc: Innovando la forma piano: in particolare, è necessario garantire al piano flessibilità e capacità adattativa, facendo emergere concretamente proposte di strategie e di politiche da implementare nel tempo in modo integrato e coerente, utilizzando le forme del bando e del concorso, e valorizzando le risorse della sussidiarietà e le politiche integrate. Correggendo il tiro su alcune strategie: in particolare, devono essere ripensati la disciplina volta a migliorare il quadro paesaggistico dello spazio rurale (volumi incongrui, beni testimoniali) e le previsioni per le frazioni da riconsiderare entro il progetto di paesaggio rurale; i processi di trasformazione delle aree produttive più antiche e più interstiziali verso nuovi destini residenziali e terziari; i processi di adattamento e riuso dei contenitori storici. Inserendo nuove strategie: in particolare, deve essere perseguito il decentramento sostenibile dei servizi per realizzare un maggiore auto-contenimento dei quartieri, per ridurre l’impatto sulla mobilità e per servire con la realizzazione di infrastrutture integrate la nuova domanda della popolazione giovanile in crescita; una attenzione alle politiche di welfare ed alle nuove esigenze di sussidiarietà e integrazione dell’offerta, dal social housing alle politiche per gli anziani e per la domiciliarietà; il tema dei parchi urbani per cui assicurare non solo per via perequativa la provvista delle aree, ma anche il progetto finanziario della loro manutenzione; un progetto di fruizione turistica ed ambientale della campagna parmigiana all’altezza del ruolo di capitale della Food Valley, che promuova il protagonismo degli attori sociali del mondo rurale. COME PERSEGUIRE I NUOVI OBIETTIVI Il documento preliminare del PSC declina il modello di città “equilibrata e compatta” in 14 macro-obiettivi di sostenibilità ambientale e sociale, attingendo da esempi affermati come il Green City Index, integrati dagli approcci sociali che, dalla Strategia di Lisbona e da Seattle Sustainable in poi, segnano un profilo ineludibile della sostenibilità. I sette macro-obiettivi di sostenibilità ambientale (Co2, energia, edifici, trasporti, acqua, rifiuti, qualità dell’aria) si integrano con i 7 che esprimono la dimensione sociale (competitività e identità, inclusione sociale, quartieri e vicinato, uso del suolo e paesaggio, sicurezza, salute e stili di vita, educazione). Il raggiungimento dei 14 macro-obiettivi è affidato all’implementazione di 52 politiche specifiche che si concretizzeranno in azioni e progetti coerenti ed integrati frutto della collaborazione sussidiaria tra pubblico e privato In conclusione, il nuovo PSC approvato dalla Giunta da un lato raccoglie la sfida di ripensare il posizionamento e le scelte di sviluppo di Parma in uno scenario globale che si è modificato radicalmente negli ultimi anni, dall’altro fornisce agli amministratori un piano di governo del territorio che contiene un chiaro orientamento e delle definite politiche per operare fin da subito con scelte orientate a ripensare i modelli di vita ed a generare nuove opportunità per i cittadini, le imprese e le organizzazioni sociali. Dichiarazioni “Il documento approvato questa mattina dalla Giunta comunale – ha dichiarato il sindaco Pietro Vignali - apre la strada alla prossima variante del Psc. Siamo a un passaggio epocale, il mondo è cambiato con una rapidità straordinaria, e con esso le nostre città, basti pensare all’emergenza ambientale e altri segnali di criticità. Parma è oggi una città post industriale, è una città di city users che ne modificano usi e domanda interna. Il lavoro di Burdett e Caire introduce a un nuovo Psc qualitativo, con al centro le persone, la sostenibilità sociale e ambientale, un uso accorto di risorse come energia e suolo, la valorizzazione di quartieri e frazioni mobilità”. “Il nuovo Psc sarà un vero e proprio piano di governo del territorio – ha detto l’assessore alle Politiche urbanistiche Francesco Manfredi – all’insegna di una maggiore flessibilità, di un maggiore adattamento e di una sostenibilità vera: ambientale, sociale ed economica. Con questo strumento daremo corso a una nuova progettualità, che contempli il mondo agricolo, la riqualificazione delle frazioni, auto produzione energetica e meno Co2. Ringrazio il prof. Burdett e Caire con cui ho avuto il privilegio di lavorare in questi mesi, e ringrazio Parma Urban Center per l’allestimento della mostra in un luogo straordinario come l’ex Oratorio di San Quirino, rimasto inspiegabilmente chiuso per oltre 30 anni”. “Parma è dotata di un eccellente rapporto tra natura e cultura – spiega l’urbanista inglese Richard Burdett – e il documento frutto di questi mesi di lavoro è volto a delineare una città energeticamente più efficiente e al tempo stesso socialmente più equa. La sfida è mantenere le performance attuali di qualità della vita riducendo i consumi energetici e di suolo. In altre parole, fare di più con meno”. Parma 2020, un confronto a più voci verso il nuovo PSC i contributi presenti in mostra Inaugurata oggi la mostra “Parma 2020, un confronto a più voci verso il nuovo PSC”, allestita da Parma Urban Center in collaborazione con il Comune di Parma. La mostra, che raccoglie i contributi di Richard Burdett, Caire-Urbanistica e Ambiter, dell’Assessorato alle Politiche urbanistiche ed edilizie del Comune di Parma, di Parma Urban Center, dell’Ordine degli Architetti e dell’Ordine degli Ingegneri, resterà aperta al pubblico per l’intero mese di luglio e di settembre. Parma 2020, una green city disponibile e accorta Richard Burdett, Caire Urbanistica, Ambiter “Con la revisione del PSC, Parma ha l’opportunità di affrontare concretamente le sfide urbanistiche che l’attuale condizione globale pone. La formazione del nuovo strumento di governo del territorio apre una riflessione affinché la città possa ripensare sé stessa puntando sul rafforzamento e la valorizzazione delle proprie peculiarità, così da coniugare sviluppo economico e integrazione sociale ad un basso impatto ambientale. Si presenta qui una sintesi del lavoro di analisi sulla realtà urbana: un contributo per l’aggiornamento e la verifica del quadro conoscitivo per l’elaborazione del nuovo PSC di Parma 2020.” Una breve introduzione agli strumenti urbanistici vigenti Tiziano Di Bernardo e Emanuela Montanini,Assessorato alle Politiche urbanistiche ed edilizie, settore pianificazione territoriale, Comune di Parma “In conformità ai contenuti della L.R. 20/2000, la pianificazione comunale di Parma si articola in tre distinti strumenti: il PSC, il POC e il RUE. La principale innovazione introdotta dal PSC 2007 è il meccanismo della perequazione urbanistica, che promuove un approccio alla pianificazione fondato sull’equa distribuzione dei diritti edificatori. Il POC 2008 individua, attraverso Bandi concorsuali, le nuove trasformazione del territorio collegandole all’attuazione di importanti progetti ambientali. Il RUE 2010 si configura per la prima volta come testo unico cartografico e normativo.” Immagini per un museo/laboratorio della città Dario Costi e Carlo Mambriani, Parma Urban Center “Quali materiali selezionare per un museo della città inteso come strumento di lavoro utile all’oggi? Abbiamo tentato con queste immagini, scandite sui quattro registri di territorio, centro urbano, architettura e arte, di evocare dall’Antichità all’Unità italiana tempi di vita e forme della città: il reticolo ortogonale della colonia romana, la diffusione medievale lungo le vie radiali, la trasformazione militare e monumentale in capitale farnesiana, la riforma settecentesca soltanto in parte eseguita da Petitot per i Borbone, infine la dotazione di servizi tra loro collegati impostata da Bettoli durante l’età di Maria Luigia.” L’asse nord-sud e la stazione ferroviaria in prospettiva Luca Boccacci, Ordine degli Architetti P. P. C. della Provincia di Parma “Attraverso una lettura delle trasformazioni storiche inerenti l’area della stazione ferroviaria e di quelle relative al Lungoparma secondo un mutevole rapporto mobilità-tendenza insediativa, questa breve esposizione intenderebbe riproporre, supportandoli, interrogativi periodicamente ricorrenti, eppure (si ritiene) tuttora attuali, come: - Quali funzioni economicamente trainanti potrebbero ancora oggi essere allocate nell’area della stazione ferroviaria? - È possibile immaginare l’asse nord-sud, supportato da un sistema di mobilità appropriato, come una delle principali dorsali per la costruzione della città?” Il progetto della città Michele Zazzi, Ordine degli Ingegneri della Provincia di Parma, Centro Studi Urbanistici sezione di Parma con la Struttura Operativa Archivi del Comune di Parma “Questa sezione della mostra si pone l’obiettivo di promuovere lo studio degli strumenti di pianificazione urbanistica della città, intesi come fonti autorevoli per indagare le trasformazioni avvenute nonché la capacità di previsione di volta in volta dimostrata dai diversi attori implicati nei processi decisionali. I piani sono proposti nelle tavole che meglio rappresentano una visione d’insieme del progetto per la città nei periodi storici considerati (1887, 1938, 1963, 1969, 1989 e 1998), permettendo di decifrare i principali criteri informatori delle diverse stagioni del piano regolatore comunale.”

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