NOTIZIE / 19.11.10 / FAMIGLIA E PERSONA

Il Sindaco Vignali presenta il bilancio comunale 2011

Più welfare, meno indebitamento e meno spesa. Rigore, manutenzione e completamento delle opere pubbliche.


Presenatato sabato 13 novembre, dal sindaco Vignali, dal vicesindaco Buzzi e dall'assessore al Bilancio Broglia, il bilancio previsionale 2011 del Comune di Parma. Un bilancio che prevede da un lato la riduzione della spesa corrente e delle entrate straordinarie, dall'altro l'aumento della spesa per i servizi alla persona e una contrazione degli investimenti finanziati senza ricorso all’indebitamento. Il tutto in un panorama che ci vede fra le città a più bassa imposizione fiscale (66esimi in Italia secondo il Ministero degli Interni) e oggetto di minori trasferimenti statali rispetto al 2010. Un bilancio di responsabilità, di rigore e di scelte. A fianco del taglio alle consulenze, del costo al personale, a fianco di un aumento dell’efficientamento, c’è anche un taglio alla cultura e alla mobilità. I minori trasferimenti hanno imposto la scelta della centralità della persona e del wefare e dei valori solidaristici che da sempre contraddistinguono la comunità di Parma.

Il bilancio in quattro punti
1. Minori trasferimenti dallo Stato. L’economia italiana riflette ancora la crisi che sta interessando l’intero mondo occidentale. Da qui i tagli dei trasferimenti e le inevitabili strette agli enti locali da parte di Stato e Regione. Soprattutto nel trasporto pubblico. Nell’esercizio 2011 i trasferimenti complessivi diminuiranno di 9,3 milioni, fra quelli di competenza statale, 5,5 milioni, e di altri enti, 3,8 milioni. 
2. Nessun aumento delle tasse. Con lo 0,4% di addizionale Irpef Parma è il secondo capoluogo in Emilia Romagna con la pressione fiscale più bassa dopo Rimini. Tutto questo a fronte di servizi alla persona molto alti e che sono fortemente aumentati negli ultimi dieci anni. La pressione fiscale a Parma è secondo il Ministero degli Interni al 66 posto, con una media pro capite di 340 euro per abitante.
3. Riduzione entrate straordinarie. Da alcuni anni, per coprire gli alti costi dei servizi alla persona a fronte di una tassazione bassa, si fa ricorso a entrate straordinarie. La strada scelta dall’Amministrazione è di ridurre questa voce, che da 24 passa a 15 milioni di euro, tagliando plusvalenze e oneri di urbanizzazione.
4. Aumento entrate ordinarie. Attraverso il recupero dell’evasione fiscale e grazie ad un contributo da parte di soggetti privati, quali le fondazioni bancarie, attraverso multe e dividendi si registra un aumento delle entrate ordinarie di 6,3 milioni di euro che finiscono nella spesa corrente.
5. Aumento servizi alla persona. Aumenta il capitolo di bilancio per i servizi alla persona per 2 milioni. Si trova l’estensione del Quoziente famiglia, fino ad oggi riservato ai Servizi educativi, che si allarga al Welfare con una spesa per il Comune di 800mila euro. Incideranno sulla spesa corrente anche il nuovo progetto di Tele assistenza, i servizi di integrazione, per le giovani coppie e, inoltre, uscendo dall’ambito strettamente relativo alla persona l’estensione della raccolta differenziata, con la tariffazione puntuale. Nel 2000 la spesa corrente totale per i servizi alla persona era di 65,3 milioni, oggi è cresciuta a 111,8 milioni di euro. 
6. Riduzione spesa corrente. Nonostante l’aumento delle spese per i servizi alla persona, per il secondo anno consecutivo cala la spesa complessiva di 4 milioni, da 174,7 milioni a 170,7. Questo valore lo si ottiene attraverso la razionalizzazione su consulenze, personale, cultura, marketing, sviluppo territoriale, funzioni generali e mobilità.
7. Efficientamento funzionale. Attraverso l’esternalizzazione delle entrate a società del Comune, come ad esempio Parma Infrastrutture, si ottiene un efficientamento delle spese di 8 milioni di euro per recupero di Iva e capitalizzazione delle spese. 
8. Contrazione del piano investimenti. La scelta dell’Amministrazione per quanto riguarda gli investimenti 2011 va verso tre direzioni: il completamento di opere già avviate, gli interventi per la qualità degli spazi pubblici sui quartieri e i cosiddetti progetti strategici. Quest’ultimi comprendono sia le infrastrutture, che i servizi alla persona in primis le scuole. Tutto questo senza ricorso all’indebitamento. Nonostante si parli sempre e comunque di una spesa per investimenti sostanziosa, Parma si è contraddistinta in questi anni per un significativo piano per lo sviluppo e l’attrattività, questa diminuisce rispetto all’anno scorso di 21,6 milioni di euro, segnando, anche in questo, un punto di responsabilità. 
Fra le opere il Comune procede alla realizzazione, all’ampliamento e sistemazione di scuole, di nuovi centri di aggregazione e alloggi di edilizia sociale, di strutture  sportive e culturali, come nel caso del Teatro Due e quello dei dialetti. C’è poi il grande tema della manutenzione, con le riqualificazioni in molte parti della città in risposta a quanto chiesto dai Quartieri e, infine, il completamento e la rifunzionalizzazione di opere già avviate, dall’ex Scalo Merci all’Ospedale Vecchio, dal Quadrifoglio allo stadio internazionale del rugby, per continuare con stazione, Pasubio, area nord ovest e tutto quello che concerne l’insediamento dell’Authority alimentare.
Il sindaco Pietro Vignali ha detto come questo sia stato un “bilancio difficile da redigere, per il contesto economico in cui ci troviamo, contesto che determina forti tagli agli enti locali senza fra l’altro che si sblocchi la legge sul federalismo fiscale. Questo ha imposto un bilancio di rigore e di scelte. Le nostre sono andate verso un taglio generalizzato di tutte le voci, tranne che nel welfare dove la spesa aumenta di due milioni, garantendo ancora una volta negli educativi, in quelli degli anziani, diversamente abili, integrazione e nuove povertà, qualità e quantità nei servizi. Tutto questo mantenendo le tasse fra le più basse in regione" 

Presenatato sabato 13 novembre, dal sindaco Vignali, dal vicesindaco Buzzi e dall'assessore al Bilancio Broglia, il bilancio previsionale 2011 del Comune di Parma. Un bilancio che prevede da un lato la riduzione della spesa corrente e delle entrate straordinarie, dall'altro l'aumento della spesa per i servizi alla persona e una contrazione degli investimenti finanziati senza ricorso all’indebitamento. Il tutto in un panorama che ci vede fra le città a più bassa imposizione fiscale (66esimi in Italia secondo il Ministero degli Interni) e oggetto di minori trasferimenti statali rispetto al 2010. Un bilancio di responsabilità, di rigore e di scelte. A fianco del taglio alle consulenze, del costo al personale, a fianco di un aumento dell’efficientamento, c’è anche un taglio alla cultura e alla mobilità. I minori trasferimenti hanno imposto la scelta della centralità della persona e del wefare e dei valori solidaristici che da sempre contraddistinguono la comunità di Parma.


Il bilancio in otto punti

 1. Minori trasferimenti dallo Stato. L’economia italiana riflette ancora la crisi che sta interessando l’intero mondo occidentale. Da qui i tagli dei trasferimenti e le inevitabili strette agli enti locali da parte di Stato e Regione. Soprattutto nel trasporto pubblico. Nell’esercizio 2011 i trasferimenti complessivi diminuiranno di 9,3 milioni, fra quelli di competenza statale, 5,5 milioni, e di altri enti, 3,8 milioni. 

2. Nessun aumento delle tasse. Con lo 0,4% di addizionale Irpef Parma è il secondo capoluogo in Emilia Romagna con la pressione fiscale più bassa dopo Rimini. Tutto questo a fronte di servizi alla persona molto alti e che sono fortemente aumentati negli ultimi dieci anni. La pressione fiscale a Parma è secondo il Ministero degli Interni al 66 posto, con una media pro capite di 340 euro per abitante.

3. Riduzione entrate straordinarie. Da alcuni anni, per coprire gli alti costi dei servizi alla persona a fronte di una tassazione bassa, si fa ricorso a entrate straordinarie. La strada scelta dall’Amministrazione è di ridurre questa voce, che da 24 passa a 15 milioni di euro, tagliando plusvalenze e oneri di urbanizzazione.

4. Aumento entrate ordinarie. Attraverso il recupero dell’evasione fiscale e grazie ad un contributo da parte di soggetti privati, quali le fondazioni bancarie, attraverso multe e dividendi si registra un aumento delle entrate ordinarie di 6,3 milioni di euro che finiscono nella spesa corrente.

5. Aumento servizi alla persona. Aumenta il capitolo di bilancio per i servizi alla persona per 2 milioni. Si trova l’estensione del Quoziente famiglia, fino ad oggi riservato ai Servizi educativi, che si allarga al Welfare con una spesa per il Comune di 800mila euro. Incideranno sulla spesa corrente anche il nuovo progetto di Tele assistenza, i servizi di integrazione, per le giovani coppie e, inoltre, uscendo dall’ambito strettamente relativo alla persona l’estensione della raccolta differenziata, con la tariffazione puntuale. Nel 2000 la spesa corrente totale per i servizi alla persona era di 65,3 milioni, oggi è cresciuta a 111,8 milioni di euro. 

6. Riduzione spesa corrente. Nonostante l’aumento delle spese per i servizi alla persona, per il secondo anno consecutivo cala la spesa complessiva di 4 milioni, da 174,7 milioni a 170,7. Questo valore lo si ottiene attraverso la razionalizzazione su consulenze, personale, cultura, marketing, sviluppo territoriale, funzioni generali e mobilità.

 7. Efficientamento funzionale. Attraverso l’esternalizzazione delle entrate a società del Comune, come ad esempio Parma Infrastrutture, si ottiene un efficientamento delle spese di 8 milioni di euro per recupero di Iva e capitalizzazione delle spese. 

8. Contrazione del piano investimenti. La scelta dell’Amministrazione per quanto riguarda gli investimenti 2011 va verso tre direzioni: il completamento di opere già avviate, gli interventi per la qualità degli spazi pubblici sui quartieri e i cosiddetti progetti strategici. Quest’ultimi comprendono sia le infrastrutture, che i servizi alla persona in primis le scuole. Tutto questo senza ricorso all’indebitamento. Nonostante si parli sempre e comunque di una spesa per investimenti sostanziosa, Parma si è contraddistinta in questi anni per un significativo piano per lo sviluppo e l’attrattività, questa diminuisce rispetto all’anno scorso di 21,6 milioni di euro, segnando, anche in questo, un punto di responsabilità. Fra le opere il Comune procede alla realizzazione, all’ampliamento e sistemazione di scuole, di nuovi centri di aggregazione e alloggi di edilizia sociale, di strutture  sportive e culturali, come nel caso del Teatro Due e quello dei dialetti. C’è poi il grande tema della manutenzione, con le riqualificazioni in molte parti della città in risposta a quanto chiesto dai Quartieri e, infine, il completamento e la rifunzionalizzazione di opere già avviate, dall’ex Scalo Merci all’Ospedale Vecchio, dal Quadrifoglio allo stadio internazionale del rugby, per continuare con stazione, Pasubio, area nord ovest e tutto quello che concerne l’insediamento dell’Authority alimentare.

Il sindaco Pietro Vignali ha detto come questo sia stato un "bilancio difficile da redigere, per il contesto economico in cui ci troviamo, contesto che determina forti tagli agli enti locali senza fra l’altro che si sblocchi la legge sul federalismo fiscale. Questo ha imposto un bilancio di rigore e di scelte. Le nostre sono andate verso un taglio generalizzato di tutte le voci, tranne che nel welfare dove la spesa aumenta di due milioni, garantendo ancora una volta negli educativi, in quelli degli anziani, diversamente abili, integrazione e nuove povertà, qualità e quantità nei servizi. Tutto questo mantenendo le tasse fra le più basse in regione" 

 


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