Via Scola, sotto il tetto dell'accoglienza
L’edificio, di proprietà comunale, sarà una comunità di tipo famigliare in grado di accogliere sei minori, un appartamento per una famiglia affidataria e due appartamenti bilocali per l’accoglienza di genitori soli con figli in situazioni di fragilità o maggiorenni in uscita da percorsi comunitari.
Sono iniziati ieri, lunedì 22 novembre, i lavori di ristrutturazione dell’edificio di via Scola che diventerà una struttura di accoglienza temporanea: accoglierà minori allontanati dalla famiglia d’origine, giovani maggiorenni inseriti in un percorso di autonomia post comunitario, post affidatario o provenienti da contesti famigliari conflittuali e per nuclei monogenitoriali con figli piccoli e con difficoltà, che necessitino di particolare aiuto e sostegno. L’Amministrazione comunale intende rafforzare la rete dei servizi per l’accoglienza famigliare, offrendo sostegno alle famiglie e ai giovani ospiti in un contesto educativo allargato.
L’edificio, un grande casolare ed ex mulino di circa 800 metri quadrati, acquisito dal Comune di Parma nel 1987 e già soggetto in passato a diversi interventi di ristrutturazione, si è rivelato particolarmente adeguato all’accoglienza di minori e famiglie, sia per la tipologia dell’immobile che per la posizione logistica, in aperta campagna, a due passi dal contesto urbano e circondato da ampi spazi verdi. La ristrutturazione dovrebbe durare un anno, e ha un costo complessivo di circa 1 milione 100 mila euro.