Parco Eridania, ecco la sala Ipogea
Sono ormai giunti al termine i lavori nella sala Ipogea del parco Eridania, la nuova sala conferenze da 400 posti che collega l’Auditorium Paganini al Centro Congressi, pensata non solo per ospitare convegni e conferenze, ma anche come luogo per ascoltare musica da camera.
Sono ormai giunti al termine i lavori nella sala Ipogea del parco Eridania, la nuova sala conferenze da 400 posti che collega l’Auditorium Paganini al Centro Congressi, pensata non solo per ospitare convegni e conferenze, ma anche come luogo per ascoltare musica da camera.
Con la nuova sala Ipogea, il Centro Eridania può dirsi diventato un importante polo per congressi internazionali in grado di ospitare eventi di rilevante importanza come quelli promossi dall’agenzia Europea Alimentare. D’altronde la sala è già stata utilizzata durante la conferenza mondiale dei ministri dell’Ambiente tenutasi nel marzo scorso, ricorrendo ad allestimenti temporanei, ed ora ospita una parte degli eventi legati al convegno mondiale “SUMMILK IDF World Dairy Summit”.
Nella struttura, collegamento coperto tra l’Auditorium Paganini ed il Centro congressi - che si affaccia con una grande vetrata sull’elegante spazio verde ad est - mancano ormai soltanto gli arredi fissi propri.
“Siamo arrivati in fondo a un’opera importante e oggi siamo venuti a verificare che i lavori fossero completati in vista dell’importante convegno che la sala ospiterà domani – ha detto il sindaco Pietro Vignali – Con i suoi 400 posti la sala ipogea colma un vuoto della città, che poteva mettere a disposizione spazi da 700 posti, come quello l’Auditorium Paganini, o da 220, come le due sale conferenze del Centro Congressi. Completerà dunque un Polo congressuale di livello internazionale che sarà in grado di ospitare i convegni di aziende anche da fuori Italia”.
“Portare a termine questo lavoro – ha aggiunto l’assessore ai Lavori pubblici Giorgio Aiello – è stata una vera e propria sfida, considerata la difficile congiuntura economica, rispetto a quando è stata progettata, e le ultime travagliate vicende dell’Amministrazione. Ce l’abbiamo fatta, grazie anche al lavoro assiduo dell’impresa. L’opera soddisfa l’esigenza di avere una sala di dimensioni intermedie, ed è l’ultima che consegniamo alla città”.