NOTIZIE / 10.11.12 / MOBILITÀ E TRASPORTI

Apertura Ponte Europa

E' stata aperta sabato 10 novembre 2012 la sola infrastruttura stradale del Ponte Europa, alla presenza del Sindaco Federico Pizzarotti, dell’assessore ai lavori pubblici Michele Alinovi e l’assessore alla viabilità Gabriele Folli.
Ponte Europa

Fra i presenti, oltre a molti amministratori e tecnici, anche l’imprenditore Paolo Pizzarotti e l’ingegner Aldo Buttini. La benedizione dell’infrastruttura è stata officiata dal don Luigi Valentini.
Il ponte, la cui realizzazione è iniziata nel 2010 e si è conclusa nel 2012, collega via Europa a via Reggio. All’apertura della nuova infrastruttura è legata la contestuale apertura delle due rotatorie di accesso al ponte stesso in corrispondenza di via Reggio e via Europa come di seguito precisato:
1 – Apertura alla circolazione del Ponte Europa con contestuale apertura della strada, istituzione della pista ciclabile sul lato sud e istituzione del divieto di fermata.
2 – Apertura alla circolazione della rotatoria tra via Reggio e Ponte Europa con l’obbligo di dare la precedenza ai veicoli che si immettono nella rotatoria a quelli che percorrono la rotatoria stessa.
3 – Apertura alla circolazione della rotatoria tra viale Europa e Ponte Europa con l’obbligo di dare la precedenza da parte dei veicoli che si immettono in rotatoria ai veicoli che percorrono la rotatoria stessa.
Si precisa, inoltre, che non verrà effettuata l’apertura di via Brennero.

Di seguito la posizione dell’Assessore all’urbanistica e lavori pubblici, Michele Alinovi, circa l’apertura dell’infrastruttura stradale del Ponte Europa.

“L’apertura della sola infrastruttura stradale del ponte Europa – spiega l’assessore Alinovi – è avvenuta alla luce di alcune modifiche richieste e attuate dall’Amministrazione: il ponte, infatti, è stato dotato di una pista ciclabile bidirezionale in sede propria che collega principalmente il quartiere San Leonardo con via Reggio e quindi con il polmone verde del Parco Ducale e con la pista ciclabile che conduce a Baganzola. Le modifiche attuate non erano presenti nel progetto originario ed hanno avuto lo scopo di migliorare la viabilità sull’infrastruttura: per questo sono state ridotte le carreggiate da quattro a due ed è stata migliorata la viabilità accessoria al ponte: rotatoria di via Reggio e rotatoria su via Europa, dove è stato modificato l’ingresso in rotatoria su via Europa, direzione centro città, con l’allargamento della strada e l’inserimento di un’isola spartitraffico. Un intervento necessario per scongiurare l’accesso in contro mano alla rotatoria.  La riduzione delle carreggiate è avvenuta sulla scorta delle sollecitazione fatte a suo tempo in sede di conferenza dei servizi da parte del settore mobilità del Comune di Parma, rimaste, però, a suo tempo inascoltate. In effetti un ponte a quattro corsie sarebbe stato sovradimensionato rispetto alla possibile carico di traffico delle rotatorie ai due capi del ponte stesso. I costi per queste modifiche, pari a 60mila euro, sono stati sostenuti da parte dell’azienda che ha in appalto i lavori che si è resa disponibile ad dare seguito alle indicazioni dell’Amministrazione.

Vorrei ribadire il fatto che si tratta di un’apertura parziale, per la sola fruibilità delle infrastrutture stradali, mentre ci vorrà ancora tempo per quanto riguarda il volume vetrato, attualmente ancora aperto e incompleto. Una procedura che richiederà tempo, dal momento che per rendere completamente funzionale il volume coperto occorreranno altre risorse. Il nostro obiettivo, dopo l’apertura della strada, è quello di completare la volumetria presente sul ponte. Per questo sono stati attuati i passaggi preliminari che hanno comportato l’appalto per la realizzazione ed il montaggio delle vetrate che chiudono la parte coperta dell’infrastruttura, per un costo  pari a circa 850mila euro. Alla chiusura della parte strutturale dell’infrastruttura con le vetrate, vanno aggiunti circa 3 milioni e 980mila euro per opere di completamento: opere impiantistiche e opere civili per rendere funzionale l’edificio, attraverso la suddivisione degli spazi interni.

Al momento le funzioni legittimate ed insediabili sul ponte, in alveo fluviale, sono quelle di un grande spazio pubblico, ovvero di una grande piazza coperta, tipo la vela di Piazza Ghiaia, che può ospitare al massimo funzioni temporanee, ma non permanenti. Allo scopo di legittimare funzioni permanenti all’interno del ponte, quindi, che siano di natura prettamente pubblica, - conclude Alinovi – abbiamo avuto contati con Regione, Provincia ed Aipo che hanno dimostrato una certa apertura a valutare assieme a noi soluzioni normative che portino, anche mediante varianti urbanistiche specifiche, ad ammettere usi pubblici permanenti all’interno del ponte.

Questa possibilità garantirebbe prima di tutto la piena fruibilità di un’opera, della quale avremo fatto volentieri a meno, che è costata 39 milioni di euro di cui ben 25 milioni di euro di contributi pubblici, cifra che, lo dico con rammarico, sarebbe, ad esempio, bastata per la riqualificazione dell’ospedale vecchio”.


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