Il Quartiere che vorrei - ultima assemblea al Quartiere Cittadella
Frazioni del Cittadella, si chiedono più manutenzione e piccoli interventi per la sicurezza. Vai al sondaggio
A volte anche le piccole cose possono diventare importanti per rendere migliore la vita quotidiana: un lampione, un tratto di marciapiede, un fosso ripulito, uno stradello pedonale, una buca nella strada riparata, un vigile davanti alla scuola.
Anche di queste cose è fatta la vita di una città, e di questo si è parlato nell’ultima assemblea della serie “Il quartiere che vorrei”, che si è tenuta martedì sera a Porporano alla presenza di quasi un centinaio di persone delle frazioni esterne del Cittadella (Mariano, Marano, Botteghino, Pilastrello, Malandriano e appunto Porporano).
Dall’altra parte del tavolo il vicesindaco Nicoletta Paci in “cabina di regia”, accompagnata dagli assessori Laura Rossi e Gabriele Folli, oltre che dall’ispettore Marchinetti delle Polizia Municipale.
Nicoletta Paci ha illustrato come sempre il percorso partecipativo che porterà alla costituzione di una nuova forma di rappresentanza nei quartieri, quindi Gabriele Folli ha risposto ai temi ambientali sollevati nel precedente incontro dell’autunno scorso, inerenti soprattutto due vecchie discariche: una, ufficiale, era quella di Marano, nel sito poi occupato dalla cassa di espansione del torrente Parma, e quindi a suo tempo spostata materialmente a lato della stessa, l’altra, creata di fatto, nel sito dell’ex azienda Metalfer.
Folli ha chiarito che per la discarica di Marano sono in atto le rilevazioni sul materiale stoccato da parte di Comune, Provincia, Aipo e Ausl, al fine di decidere l’intervento più appropriato (non è escluso che una parte di inerti venga ricollocata per fondi stradali) e per la rimozione dei due cumuli verrà chiesto l’aiuto della Regione; l’ex Metalfer, invece, già messa in sicurezza in passato, viene monitorata in continuo da ARPA per accertarsi che non si creino rischi di inquinamento ambientale.
Dopo alcune risposte di Nicoletta Paci su giochi bimbi e ripulitura dei fossi (questa è competenza dei proprietari frontisti), la parola è passata ai cittadini, che hanno toccato i temi di diretto interesse delle frazioni, quali piste ciclabili da ultimare (è il caso di quella di via Traversetolo in corrispondenza di Eurosia), assenza di illuminazione in alcune strade, mancanza di collegamento con la rete urbana di trasporto, strade strette senza marciapiedi, “invasione” di auto nei pressi della scuola e altre richieste inerenti lavori di piccola manutenzione.
Gli assessori presenti hanno ricordato la situazione finanziaria del Comune dalla quale non si può prescindere (ad esempio, ci sono 2 milioni per la manutenzione stradale contro gli 8 milioni degli anni precedenti), ma hanno assicurato che si farà il possibile per venire incontro alle esigenze prospettate, con la logica del buon padre di famiglia, guardando prima alle cose più necessarie per la sicurezza e per la convivenza civile.
Anche i controlli della Polizia Municipale – lo ha assicurato Marchinetti – verranno intensificati e saranno riproposti controlli sistematici in orari e giorni diversi con rilevatori mobili di velocità, e davanti alle scuole non mancherà la presenza periodica dei vigili.
A chi ha chiesto quali sono le priorità dell’Amministrazione, ha risposto la Paci: manutenzione delle scuole, rimozione dell’eternit, costruzione della nuova Racagni con criteri di risparmio energetico, difesa dei servizi sociali e interventi di sicurezza su alcuni impianti sportivi.