Rievocato in Piazza Garibaldi il sacrificio dei 7 martiri del settembre ’44
Sono trascorsi 69 anni da quella notte dell’1 settembre 1944, ma il tempo non ha cancellato nella mente dei parmigiani uno degli atti più crudeli della nostra storia recente, perpetrato dai fascisti verso sette persone colpevoli solo di trovarsi nelle loro mani in quel maledetto giorno.
Giuseppe Barbieri, Vincenzo Ferrari, Gedeone Ferrarini, Afro Fanfoni, Eleuterio Massari, Ottavio Pattacini e Bruno Vescovi hanno pagato con la vita il coraggio di dire “no” alla dittatura fascista e all’oppressore nazista.
Lunedì 2 settembre, alle ore 10,30 in piazza Garibaldi, dinanzi all’ingresso del Palazzo del Governatore, dove si trova la lapide loro dedicata, è stato ricordato il sacrificio dei partigiani prelevati dalla caserma e dalla sede della brigata nera e trucidati per rappresaglia dai nazifascisti, dopo atroci sevizie, nella notte del primo settembre 1944.
I loro corpi martoriati furono lasciati in Piazza come barbaro monito di ciò che poteva accadere agli oppositori del regime.
Alla cerimonia, preceduta da un corteo dai portici del Municipio, con le insegne delle associazioni, sono intervenuti, insieme a tanti cittadini, il sindaco Federico Pizzarotti, l’assessore Provinciale Roberto Zannoni, i parlamentari parmigiani Patrizia Maestri e Giorgio Pagliari, i rappresentanti delle associazioni partigiane e i famigliari delle vittime, fra i quali 5 dei 6 figli superstiti di Ottavio Pattacini e la figlia di Eleuterio Massari.
“Non ci stancheremo mai di ricordarli e commemorarli – ha affermato il sindaco – per rendere omaggio al sacrificio di tante persone che hanno donato la loro vita per noi”.
Dopo Pizzarotti sono intervenuti l’assessore provinciale Zannoni, l’onorevole Pagliari e la presidente dell’ANPI Gabriella Manelli.
La commemorazione si è conclusa come sempre con i rintocchi del campanone civico, intervallati dalla lettura dei nomi dei caduti.