Folli, lezione di raccolta differenziata alla comunità senegalese
Nella sala dell’Assistenza Pubblica “esaurita in ogni ordine di posti” per il periodico raduno della comunità sengalese, l’assessore all’ambiente Gabriele Folli, invitato anche in quanto vecchio amico del Senegal, ha spiegato come funziona il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti porta a porta.
...e come differenziare gli scarti alla fonte.
L’assessore – che conosce bene il Paese africano, dove è stato un paio di volte – ha rispolverato il suo francese per spiegare le principali novità che si stanno introducendo in città e che fra qualche giorno diventeranno operative anche in Oltretorrente, quartiere con forte presenza di stranieri, che devono sentirsi pienamente coinvolti per la buona riuscita dell’operazione: spariscono i cassonetti, restano in strada le campane del vetro e i contenitori della carta, arrivano in casa il bidoncini dell’organico, il sacco per plastica e barattolame, e soprattutto il bidoncino grigio (o il sacco bianco) per i rifiuti residui.
“Meno ne restano e meglio è”, ha detto l’assessore, e chi meno ne consegna meno pagherà, grazie al microchip che in un futuro non lontano conterà il numero delle svuotature per ciascuna famiglia, determinando la tariffa da pagare a Iren.
Le centinaia di persone presenti al raduno hanno ascoltato con molta attenzione, e tutto fa pensare che saranno le prime ad applicare le nuove regole, a giudicare dagli applausi al vecchio amico Gabriele, e dagli scambi di idee che hanno fatto seguito alla comunicazione dell’assessore.