Dal Progetto Chernobyl all’amicizia produttiva: la Bielorussia apre alle aziende di Parma
I bielorussi, ospiti dei Help for Children, ricevuti in Municipio da Federico Pizzarotti e Nicoletta Paci.
E’ passato ormai il tempo di una generazione e la tragedia di Chernobyl rimane viva nel ricordo di chi in quell’aprile ormai lontano dovette rinunciare all’insalata e a portare i bambini a giocare nei parchi, prendendo coscienza di cosa significa un disastro nucleare a tremila chilometri di distanza.
Pochi anni dopo, nacque l’associazione “Help for Children”, che negli ultimi vent’anni ha portato migliaia di bambini di Gomel a soggiornare presso famiglie e comunità di Parma per ridurre considerevolmente il carico radioattivo che si portavano in corpo.
Quei bambini oggi sono cresciuti, hanno imparato l’italiano e molti di loro sono diventati giovani imprenditori in patria. E’ questo il caso di Iryna, per diversi anni ospitata in Italia e ora facente parte di una delegazione di imprenditori agricoli venuti a Parma per proporre scambi economici e importare tecnologia, soprattutto per la lavorazione e la conservazione dei prodotti agricoli.
La delegazione, ospite di Help for Children, che sta estendendo il suo orizzonte di solidarietà alla amicizia produttiva”, è stata ricevuta questa mattina in Municipio dal sindaco Federico Pizzarotti e dal vicesindaco Nicoletta Paci.
“Mi fa piacere – ha esordito Nicoletta Paci – che nasca a Parma questo ponte fra la solidarietà e i rapporti economici, e credo che anche la diffusione della conoscenza della nostra lingua, acquisita negli anni dell’ospitalità estiva, potrebbe tornare utile per dare impulso ad una amicizia produttiva”.
“Siamo qui per fare in modo che la solidarietà possa trasformarsi in proficua collaborazione – ha affermato Gennady Koretsky , presidente della Fondazione che gestisce i rapporti fra l’associazione la Bielorussia – siamo aperti a tutte le possibilità e gli imprenditori che sono qui con noi hanno grande voglia di crescere, di importare tecnologia, di fare un salto di qualità, che potrebbe aprire orizzonti importanti per i vostri imprenditori anche sullo sterminato mercato russo”.
Non a caso, della delegazione, accompagnata da Antonio Sottile, console della Repubblica di Bielorussia in Italia, faceva parte anche Piotr Nestsiarovich, vicepresidente della provincia di Rechitsa, dove opera Help for Children, nella zona di Gomel, la più colpita dalla nube tossica.
“Iryna – ha affermato Giancarlo Veneri, presidente di Help for Children – è il simbolo di questa esperienza, di vent’anni di solidarietà grazie ad un movimento spontaneo nato dal basso, che oggi può preludere a nuove e interessanti opportunità per gli imprenditori di Parma in Bielorussia e viceversa. In questo senso – ha concluso – è fondamentale il rapporto con le istituzioni”.
“Ci fa particolarmente piacere – ha affermato a sua volta il sindaco Pizzarotti – che la nostra città e il nostro volontariato possano dare un contributo anche per sviluppare nuovi rapporti economici. Il sostegno del Comune non mancherà. Abbiamo già scritto alla città di Gomel, potremo fare nuove azioni in questa direzione, e potremmo anche cogliere l’opportunità di una visita per rafforzare e favorire questi rapporti”. “Grazie mille”, ha risposto il vicesindaco di Recica, pure lui imprenditore agricolo e direttamente interessato ad investire su questi scambi, che potrebbero anche rientrare in progetti europei.
L’incontro si è concluso con il consueto scambio di doni simbolici e l’immancabile stretta di mano a suggellare un’amicizia che sta diventando sempre più concreta.