La provincia di Parma scende nella classifica de “il Sole 24 Ore”, la dichiarazione del Sindaco
L’annuale rapporto del quotidiano “Il Sole 24 Ore” sulla qualità della vita colloca la provincia di Parma al 16° posto a livello nazionale.
Resta un traguardo di tutto rispetto, ma segna un arretramento significativo di dieci posizioni rispetto all’anno passato.
Pur considerando che le statistiche di questo tipo sono soggette a variazioni non sempre realmente rispondenti alla oggettiva realtà dei fatti, sia quando sono lusinghiere, sia quando sono poco soddisfacenti, e che la ricerca si estende a livello provinciale, è sempre utile gettare uno sguardo agli indicatori, soprattutto per individuare i punti di criticità e i possibili correttivi.
Parma migliora nel tenore di vita, collocandosi all’8° posto (in regione dietro di un nulla da Bologna) penalizzata dal costo dell’abitazione.
In “affari e lavoro” figura al 18° posto, in lieve arretramento rispetto al 2012, ma è quarta assoluta nell’occupazione femminile.
La terza tappa “Servizi e ambiente” la colloca al 17° posto, con ottime posizioni nella “pagella ecologica” (nono posto prima in Regione) e “asili nido” (addirittura quinta assoluta, ma dietro 4 province emiliane), gravemente penalizzata dall’ultimo posto in graduatoria per il clima, che compromette l’intera classifica.
La statistica sulla popolazione ci vide addirittura al terzo posto, grazie al boom su presenza giovanile e su stranieri regolari.
Solo all’80° posto, invece, Parma si trova collocata sulla sicurezza: siamo quasi in coda per microcriminalità e rapine e per gli appartamenti svaligiati, ma siamo collocati in coda insieme ad altre città del nord importanti, il che fa riflettere sul numero delle denunce presentate rispetto agli atti di microcriminalità effettivamente subiti.
Da ultimo il tempo libero, dove la provincia di Parma si trova al 37° posto, in calo rispetto all’anno precedente. E’ stranamente penalizzata sul numero dei cinema (forse le multisale contano come unica struttura), è avanti sulle librerie, indietro sulla copertura della banda larga, risulta 23esima sul volontariato e cala al 33° posto sull’indice di sportività (sul quale pesa anche il numero di spettatori alle gare professionistiche).
Il quadro complessivo non è esaltante ma è sicuramente positivo in una situazione in cui gli effetti della crisi si fanno sentire anche sulle prime in classifica.
E, se non fosse per il clima e per gli atti denunciati di microcriminalità, là in alto potrebbe esserci anche Parma con il suo territorio.
Dichiarazione del Sindaco
“La Provincia di Parma – fa sapere Pizzarotti commentando i dati – ha registrato un calo generale, e questo deve far riflettere tutta la Provincia riguardo alla futura agenda politica. Ma ci sono dati positivi da non sottovalutare: nell’ultimo anno è migliorata nel tenore di vita, quindi nel benessere generale collocandosi all’ottavo posto. E questo è un dato importante. I numeri sull’ambiente, invece, registrano ciò che abbiamo sempre sostenuto: le politiche ambientali sono oggi più che mai necessarie. Nella pagella ecologica Parma è prima in regione; non possiamo infatti pensare di programmare il futuro senza pensare all’ambiente, alla qualità dell’aria, all’acqua che beviamo e al rispetto del suolo. Il problema della sicurezza – conclude il Sindaco – è invece un tasto dolente, ed è dovuto all’aumento della povertà, delle emergenze sociali, dell’instabilità economica. È un campanello d’allarme che non può che farci riflettere. Su questo aspetto serve un lavoro costante e collaborazione tra i Comuni della nostra Provincia e lo Stato. Quello che è mancato negli ultimi anni è un’attenzione del Governo centrale sulle politiche della sicurezza, come abbiamo rimarcato anche nel recente incontro in Prefettura. Soprattutto in tempo di crisi economica questo non deve mai avvenire”.