Gestione rifiuti
Folli risponde punto per punto alle critiche del PD e annuncia possibili novità per il centro storico.
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L’assessore all’ambiente Gabriele Folli non usa giri di parole e va subito al dunque: “Come mai – si è chiesto Folli - il Partito Democratico critica così duramente a Parma la raccolta dei rifiuti con il sistema porta a porta, che già esiste e funziona in città amministrate dal PD , quali Treviso, Novara e Trento?”. “E comunque – ha aggiunto – è doveroso da parte mia rispondere in questa sede a obiezioni formulate pubblicamente, gran parte delle quali hanno già trovato risposta nei fatti, pur nella consapevolezza che in questa fase di avvio si registrano fenomeni di degrado che non riteniamo accettabile e che vanno combattuti con gli strumenti che abbiamo a disposizione e con l’introduzione di innovazioni che possano essere utili a questo scopo, purchè siano anche economicamente compatibili per non gravare sui cittadini di Parma”.
Ed ecco le risposte di Folli.
Alternative alla raccolta porta a porta: Il sistema è operativo con modalità analoghe alle nostre in città come Treviso, Novara e Trento. I risultati ottenuti dimostrano che con sistemi diversi, quali i cassonetti stradali adottati ad esempio a Bologna, non è possibile ottenere gli stessi risultati.
Frequenza raccolta: La frequenza della raccolta è in linea con le altre città che adottano il sistema porta a porta, anzi, per alcuni aspetti è maggiore. Parma, al pari di quanto successo ad altri, sta riscontrando problemi tipici della fase di avvio, ma a regime dovrebbe esserci un assestamento in positivo.
Pannolini: per le famiglie in cui vivono neonati o anziani con problemi di incontinenza, sono già previsti ( e attuati) la consegna di una seconda pattumiera (senza costi aggiuntivi) e un doppio passaggio degli operatori Iren.
Vacanze o assenze che costringono a saltare turni di raccolta: In queste situazioni si possono conferire i rifiuti direttamente al Cornocchio (che funziona 24 ore su 24) o in Largo Simonini (sud, zona Campus), purchè muniti di card o di bolletta dei rifiuti, per evitare conferimenti provenienti da fuori Parma.
Centri di raccolta: Sono 4 e funzionano 7 giorni su 7, domenica compresa, ad eccezione di quello in via Barbacini.
Informazione: non è mai troppa, ma è stata davvero tanta: diversi giri degli informatori in tutte le famiglie, apertura dei punti informativi in tutti i quartieri, opuscoli multilingue per stranieri, incontri con le comunità. E ancora, 25 incontri nei quartieri con la partecipazione di oltre 1.500 persone e 72.000 risposte dal contact center di Iren.
Flessibilità per il centro storico: una maggiore attenzione alle particolari problematiche della città antica (centro e oltretorrente) è già realtà, fin dall’avvio del porta a porta: nei due quartieri si fanno tre raccolte settimanali dell’organico e due del rifiuto residuo (una in più rispetto agli altri quartieri della città).
Isole interrate e cassonetti con il badge: lì Amministrazione è ben consapevole che esistono situazioni di degrado alle quali occorre porre rimedio. Soluzioni di questo genere non vanno scartate a priori, soprattutto come possibili valvole di sfogo per il centro storico. A breve verranno prese in considerazioni proposte integrative all’attuale servizio, che saranno formulate dal gestore, pur con la dovuta attenzione a contenere i costi, che sarebbero addebitati ai cittadini.
Criticità: l’elemento di criticità più evidente è l’abbandono dei rifiuti., con il conseguente degrado della città, determinato in particolare dall’ancora alto numero di famiglie che non hanno ritirato il kit per la differenziata, dai ritardi nei controlli (arriveranno presto in campo 50 volontari di GELA e GEV appositamente formati), la comunicazione da parte di Iren (che va tenuta sempre al massimo grado possibile) e la necessità di integrare o diversificare i servizi in centro storico
L’assessore Folli ha concluso con un appello alla stampa: “Oltre a segnalare le difficoltà, date anche informazioni positive, utili per tutti i cittadini alle prese con il nuovo sistema”.
Rispondendo alle domande dei giornalisti, ha dichiarato che si farà la gara per la raccolta dei rifiuti, ma necessariamente in accordo con tutti i Comuni, che il Comune di Parma propende per una società mista pubblico – privata; quanto ai costi, Folli ha informato che nel primo anno (2012) non c’è stato aumento, che nel 2013 c’è stato un aumento del 4% per le utenze domestiche e del 14% per quelle non domestiche, dovuto però al passaggio da tariffa a tributo (con aggravio IVA per le non domestiche) e al fondo rischi per insoluti a carico del Comune. Per il 2014 non c’è ancora il conto totale, ma Folli ritiene che l’eventuale aumento non supererà l’1%.