Come Parma ha vissuto la "Mille Miglia"
Sabato per Parma è stata davvero festa grande per l'arrivo della "corsa più bella del mondo ", di cui la nostra città è stata per la prima volta in assoluto sede di tappa.
Tutto esaurito negli alberghi, tanti negozi aperti, opportunità che capitano raramente agli operatori commerciali che hanno avuto la lungimiranza di "scommettere" sull'evento.Fin dal primo pomeriggio Piazza Garibaldi è stata animata dalla presenza di diversi stand legati alla manifestazione, dalle rosse Alfa Romeo di ultima generazione a fare da "spalla" alle stupende vetture storiche della Dallara, l'azienda di Varano che vanta un ragguardevole passato nella storia dell'automobilismo e soprattutto ha una straordinaria capacità di investire nel futuro.
Per i più piccoli il percorso delle automobiline Campari, protagoniste di questo lungo pomeriggio di attesa.
Poi è stata corsa vera, sia pure di regolarità.La città è stata letteralmente invasa dalla grande parata di stupende Ferrari e Mercedes, che, insieme alle jeep militari, invitate per ricordare il centenario della grande guerra, hanno fatto da apripista, dando spettacolo lungo le strade della città storica, dove erano assiepate due ali di folla, con tante bandierine rosse targate "1000 Miglia". Per le 420 vetture in gara - un numero record per la manifestazione di regolarità - il cronometro scattava all'ingresso di via Mazzini.
Poi i concorrenti hanno potuto dimenticare l'orologio a fare solo festa, con "sgasate" spettacolari e tante mani alzate per salutare l'arrivo a Parma, dopo tante ore di corsa, essendo partiti da Roma all'alba.Il cuore pulsante della manifestazione è stato Piazza Duomo, dove alla presenza del sindaco Federico Pizzarotti e dell'assessore Cristiano Casa, che ha fortemente voluto portare a Parma l'arrivo di tappa, sulla passerella appositamente allestita, prima sono arrivate le Ferrari e le Mercedes (tutte auto bellissime che non si trovano nei parcheggi scambiatori), poi, è stata la volta delle "vecchie signore", le auto costruite dal 1920 al 1957 (ultimo anno della corsa di velocità su strada), che hanno sfilato in Piazza prima di arrivare a "riposare" nel Parco Ducale.
Dopo il saluto del generale Maurizio Lodovisi, arrivato a bordo di una Topolino, che porterà presto a Parma le Frecce Tricolori, è sbucata da strada al Duomo la prima vettura in gara ufficiale, una OM 665 proveniente dalla Germania.
A seguire le oltre 400 "colleghe" con i loro equipaggi, fra i quali il plurivincitore delle edizioni precedenti Giuliano Canè su una stupenda "Bugatti" d'annata, tutti felici di essere arrivati a Parma, dove li attendeva la cena d'onore in Pilotta: "Parma è bellissima, complimenti per l'organizzazione", è stato il messaggio lanciato dal microfono dello speaker Attilio Facconi da un concorrente straniero, che ha interpretato davvero il pensiero di tutti.
E domenica mattina, di buon ora, via di nuovo verso Brescia, dove arriva la storica corsa di regolarità, che è tanto vecchia, ma sembra sempre più giovane, a giudicare dal suo ottimo stato di salute.
Grazie alla "Mille Miglia" - è il caso di ricordarlo - sabato un bel pezzo di mondo è passato da Parma, e la città ha saputo mostrarsi degna dell'evento.