Una vita mai vissuta percorrendo la strada più facile o seguendo il pensiero comune. La vita del Maestro fu un viaggio lungo e avventuroso: s’intitola Arturo Toscanini, in viaggio controvento la mostra che sarà inaugurata venerdì 24 marzo, alle 18 (rimarrà allestita fino al 30 giugno), sotto i Portici del grano, nel centro civile e simbolico della città natale del direttore d’orchestra.

Un viaggio triplice, attraverso le speranze e le tragedie del suo tempo, nello spazio fisico e poi etereo del pianeta, verso le profondità e gli aneliti di uno spirito capace di segnare indelebilmente la storia dell’interpretazione musicale. Un viaggio compiuto grazie al soffio di una vocazione unica e all’energia di un amore infinito per l’arte e la libertà, ma non di rado controvento.

A partire dalle origini: il giovane Arturo si trovò infatti a nascere in una famiglia ricca di ideali ma povera di mezzi. Eppure il destino, inizialmente avaro di fortuna, accarezzò il futuro Maestro col dono del talento, della determinazione, del rigore che lo avrebbero condotto alla gloria.

Controvento egli fece fronte con coraggio
a quanto si ergeva a contrastare il suo
cammino d’artista, i suoi valori di uomo e
cittadino, l’inesausta sete di bellezza e di
progresso ideale che in lui solo la musica
riusciva ad appagare. Controvento egli
scelse di portarla con sé e con le sue orchestre
oltre gli oceani, lungo strade e
ferrovie di due continenti, nei cieli solcati
dalle prime trasvolate aeree, sempre mostrandosi
autentico uomo del suo tempo.
Controvento, dopo avere raggiunto celebrità
e ricchezza, non cessò di essere
illuminato e generoso mecenate, strenuo
difensore dei deboli e dei perseguitati,
esempio di virtù civile e amor di patria in
un’epoca segnata da una fosca e apparentemente
inarrestabile marea di barbarie
e violenza. Onorare la sua vita
straordinaria attraverso queste immagini
è anche ricordare il suo lascito controvento:
quello di chi seppe scegliere virtuosamente
la rotta meno facile ma foriera
della più alta ricompensa, senza mai
disconoscere il valore e la forza delle proprie
radici.

Controvento egli fece fronte con coraggio a quanto si ergeva a contrastare il suo cammino d’artista, i suoi valori di uomo e cittadino, l’inesausta sete di bellezza e di progresso ideale che in lui solo la musica riusciva ad appagare. Controvento egli scelse di portarla con sé e con le sue orchestre oltre gli oceani, lungo strade e ferrovie di due continenti, nei cieli solcati dalle prime trasvolate aeree, sempre mostrandosi autentico uomo del suo tempo.

Controvento, dopo avere raggiunto celebrità e ricchezza, non cessò di essere illuminato e generoso mecenate, strenuo difensore dei deboli e dei perseguitati, esempio di virtù civile e amor di patria in un’epoca segnata da una fosca e apparentemente inarrestabile marea di barbarie e violenza. Onorare la sua vita straordinaria attraverso queste immagini è anche ricordare il suo lascito controvento: quello di chi seppe scegliere virtuosamente la rotta meno facile ma foriera della più alta ricompensa, senza mai disconoscere il valore e la forza delle proprie radici.