E dalla piazzetta chiassosa eccoci trasportati nel folto del bosco, nella casa dell’orco, nel castello di cristallo in fondo al mare… Mirabilie meraviglie e metamorfosi, tratte dal racconto che ha generato tutti gli altri racconti, dalla luce all’ombra, e poi di nuovo, dall’oro alla fuliggine, dall’alto al basso, dall’ingiustizia alla giustizia. Sulla scena un libro coloratissimo prende vita e i personaggi si trasformano in un modo nuovo ed antico: i principi sono volpi, le gatte sono cenerentole, le statue prendono vita, le addormentate non si vogliono svegliare. Da ogni metamorfosi nasce una storia, ogni cambiamento porta alla crescita e alla scoperta. Nel fluire dei ritmi e dei ricordi, musiche antiche diventano moderne, pupazzi colorati rispondono, accompagnano, fanno scherzetti e magie, e ci trasportano nel viaggio infinito del teatro, che unisce sempre il servo e il re, che redarguisce i padroni e premia i fanciulli, che ci fa ridere del riso saggio, leggero e ironico, che ci aiuta a superare con uno slancio di immaginazione e creatività ogni momento triste, ed in un battibaleno, ci fa viaggiare sulle ali delle fate della nostra fantasia.
Con un linguaggio moderno e semplice per ogni bimbo, che non dimentica però il suono e la musicalità della lingua Napoletana in tutto il suo farsi magico e furbetto, epico e sacro, canzonatorio e cantante, uno spettacolo che nasce dal ricordo di un teatro alto e basso, fatto per i principi e per i piccirilli.