Radio clandestina
Lo storico spettacolo di Ascanio Celestini, profonda riflessione sul valore della memoria, va in scena al Teatro al Parco giovedì 11 maggio alle 21.30 nell'ambito di LIBERaVOCE.
Giovedì 11 maggio alle ore 21.30 al Teatro al Parco Ascanio Celestini porta in scena Radio clandestina, nell’ambito di LIBERaVOCE, seconda edizione della Festa della lettura ad alta voce, a cura dall’Assessorato alla Cultura insieme alle Biblioteche del Comune di Parma con la preziosa collaborazione delle realtà aderenti al “Patto di Parma per la Lettura”.
Si tratta di uno spettacolo di straordinario successo, in scena da oltre vent’anni, che riflette sulla storia e sulla memoria a partire da uno degli episodi più tragici dell’occupazione nazista in Italia.
Che valore ha la memoria? Come il passato influisce sul nostro presente? Celestini racconta l’occupazione nazista a Roma, partendo dall’eccidio delle Fosse Ardeatine per dare voce alle migliaia di famigliari e amici colpiti dalla morte delle 335 persone assassinate.
Il 23 marzo 1944 i Gruppi d’Azione Patriottica attaccano una colonna tedesca in via Rasella. Il 24 marzo, per rappresaglia, i nazisti uccidono 335 persone in una cava sulla via Ardeatina, dieci italiani per ogni tedesco morto.
“Il racconto della lotta partigiana e dell’occupazione di Roma viene spesso riferito in maniera confusa – scrive Ascanio Celestini –. Soprattutto l’eccidio delle Fosse Ardeatine e l’azione di via Rasella che lo precedette sono parte di una storia raccontata “al contrario”. Partendo dai materiali pubblicati nel libro L’ordine è già stato eseguito di Alessandro Portelli , in Radio Clandestina do voce a quella parte orale della storia che ancora racconta quei giorni in maniera viva, diretta e non rovesciata”.
Il libro si fonda su circa 200 interviste a testimoniare che questa non è la storia di quei tre giorni, ma qualcosa di vivo e ancora riconoscibile nella memoria di una intera città: è la storia delle donne che vanno a cercare i loro uomini, delle mogli che lavorano negli anni ‘50 e dei figli e dei nipoti che quella storia ancora la raccontano.
Lo spettacolo è ad ingresso libero sino ad esaurimento dei posti disponibili.
Ascanio Celestini, attore, regista e autore teatrale italiano, è considerato uno dei rappresentanti più importanti del nuovo teatro di narrazione. I suoi spettacoli, preceduti da un approfondito lavoro di ricerca, hanno la forma di storie narrate in cui l'attore attore-autore assume il ruolo di filtro con il suo racconto, fra gli spettatori e i protagonisti della messa in scena.
Tra i suoi spettacoli si ricordano: Cicoria. In fondo al mondo, Pasolini (1998); la trilogia Baccalà, il racconto dell'acqua, Vita, morte e miracoli e Milleuno, la fine del mondo (1998-2000); Radio clandestina (2000); Fabbrica (2002); Scemo di guerra. Roma, 4 giugno 1944 (2004); La pecora nera. Elogio funebre del manicomio elettrico (2005); Live. Appunti per un film sulla lotta di classe (2006); Il razzismo è una brutta storia (2009); Pro patria (2012); Discorsi alla nazione (2013).
Nel 2007 ha girato il documentario Parole sante, incentrato sul tema del lavoro precario, e contemporaneamente è uscito con lo stesso titolo il suo primo album di canzoni; è del 2010 il suo primo lungometraggio, La pecora nera, tratto dall'omonimo spettacolo teatrale, racconto sull'esperienza dei manicomi e sull'alienazione dell'odierna società dei consumi, cui ha fatto seguito nel 2015 la pellicola cinematografica Viva la sposa.
Tra le sue pubblicazioni più recenti si segnalano Io cammino in fila indiana (2011), Pro patria (2012), Un anarchico in corsia d'emergenza (con M.L. Gargiulo, 2015), Barzellette (2019) e I parassiti. Tre vite ai tempi del contagio (2021).
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Info: info.cultura@comune.parma.it