L’opera “Fior di Loto” di Amedeo Bocchi ritorna in Municipio
Il dipinto di Amedeo Bocchi, “Fior di Loto”, è rientrato a Parma ed è stato ricollocato nella sua sede storica di Palazzo Municipale, dopo l’esposizione a Palazzo La Marra del Comune di Barletta, in occasione della mostra “L’odore della Luce. Il mondo femminile dell’Ottocento e del primo Novecento” (4 maggio-16 settembre), a cura di Emanuela Angiuli.
La mostra si è caratterizzata come un’importante occasione per presentare capolavori dipinti da artisti macchiaioli, divisionisti e simbolisti, esponenti di rilievo della pittura italiana dell’Otto-Novecento, tra i quali Fattori, Barilli, Segantini, De Nittis, Boldini, Cabianca , Fontanesi, Tito, Pelizza da Volpedo e Amedeo Bocchi stesso.
L’esposizione di queste opere ha avviato un significativo dibattito sul tema città e campagna, che si è mosso su più registri: arte, letteratura e filosofia, vertendo in particolare sul modo di rappresentare la “luce” intorno ai protagonisti del paesaggio italiano, abitato prevalentemente da figure femminili e infantili della bella borghesia di città e della semplice e faticosa vita di campagna.
Amedeo Bocchi, con “Fior di Loto” (1903) appartenente alle Civiche Raccolte d’Arte del Comune di Parma, assieme a “Ritratto della figlia Bianca” dell’Accademia Nazionale di San Luca, a “La convalescente” dei Musei Civici Fiorentini, a “Bianca con il geranio rosso” del Museo Bocchi e a “Bianca con Nicolina” della Collezione Privata di Parma, è stato uno degli autori, protagonisti, maggiormente celebrato ed apprezzato in mostra, che ha richiamato più di 10.000 visitatori.