NOTIZIE / 17.06.13 / CULTURA

Auditorium Casa della Musica - Lunedì 17 ore 19 TUTTA COLPA DELLA LUNA

In apertura della rassegna "Tutta colpa della Luna", approda a Parma il film "Tra la via Emilia e Pavana", che racconta delle terre emiliane, intrise di follia e genialità.
Guccini e Rumiz

Il film, che si avvale delle preziose testimonianze, tra gli altri, di Francesco Guccini e Paolo Rumiz, è arricchito da una serie di aneddoti sulla via Emilia parmense, ricca di ospedaletti e legata idealmente alla via Francigena.
A 2200 anni dalla fondazione dell’antica via consolare, lo scrittore e giornalista Paolo Rumiz ha intrapreso un viaggio lungo la via Emilia alla ricerca dei segni di una celebrazione mancata, realizzando un articolo per il quotidiano La Repubblica. Il resoconto del suo passaggio lungo la famosa strada è contenuto anche nel bellissimo libro "Morimondo" (Feltrinelli 2013), un favoloso affresco narrativo dedicato al Po, anzi a Po, come spiegherà lo scrittore nel corso della sua opera.
Tra il Po e la via Emilia, c'è la terra che ha ispirato poeti, cantori, narratori e viandanti.

Il regista Alessandro Scillitani, quindi, ha attraversato la via Emilia alla ricerca di tracce del passato e della vita di questa antica strada.
Tra tutti gli incontri, spicca quello con Francesco Guccini, che dialoga con Paolo Rumiz raccontando il suo rapporto con il mito della via Emilia, e rivelando alcuni retroscena del suo famoso verso "fra la via emilia e il west".
Il film poi cerca tracce di quel sogno americano, che ha ispirato musicisti, fotografi, bikers.

Il noto rocker emiliano Graziano Romani ha dedicato una canzone alla via Emilia, e il fotografo Paolo Simonazzi ha fatto una mostra sul rapporto fra rock e mondo padano.
Vicino a Milano, c'è un appassionato cronico della via Emilia, che fa magliette, adesivi e cappelli con il logo della via Emilia ridisegnato con la forma di quello della route66, e si è perfino fatto tatuare il suo amore per la strada, che storicamente finirebbe a Piacenza, ma che lui sente come naturalmente legata al capoluogo lombardo.
E c'è anche chi, con tanto di documenti, sostiene che la Regione Emilia non sia mai esistita, rivendicando un primato romagnolo nella diffusione di dialetti e abitudini che vengono confuse per emiliane.
Si parla anche di nord e sud della via Emilia, di matti, lazzaretti, antichi ospedali, tra evocazioni  e tracce di un mito dimenticato.

Alessandro Scillitani è autore di documentari.
Dei suoi lavori cura regia, riprese, montaggio e in molti casi anche le musiche. I suoi progetti più significativi sono Le vie dell'acqua (2009), Mondo Piccolo (2011), distribuiti nelle edicole in abbinamento editoriale con alcuni quotidiani, Case abbandonate (2011), recensito su varie testate nazionali e portato con successo in tour per l'Italia, Le dimore del vento (Tico Film, 2011), che racconta il viaggio 2011 di Paolo Rumiz e che è stato distribuito in DVD con Repubblica nel settembre 2011.
Il film Il risveglio del fiume segreto che racconta il viaggio sul Po di Paolo Rumiz è stato presentato alla 69a Mostra del Cinema di Venezia, Evento di Chiusura delle Giornate degli Autori 2012, ed è stato distribuito in DVD con Repubblica nel settembre 2012.

Per Repubblica TV ha realizzato vari filmati (Rumiz a Balsorano, L'Aquila 3 anni dopo, Dimmi cos'è il futuro). In occasione dei 2200 anni della via Emilia, ha realizzato il documentario Tra la via Emilia e Pavana, con Francesco Guccini e Paolo Rumiz, una cui versione breve è andata in onda su Repubblica TV.
Il film Heavenly Voices sugli eredi di Farinelli è stato trasmesso in varie emittenti televisive europee.
Da molti anni collabora con il Comune di Reggio Emilia, per il quale coordina e organizza eventi (Questione di Gusti, Viaromaviva, Appuntamento al Parco, INdiVisioni, 167 Contatto!).
Ha curato la regia video di importanti convegni istituzionali (Progettare Futuri, Buoni Consigli, Verso Expo 2015).
Ha realizzato vari spot e videoclip (167contatto, Massimo Ghiacci, Fabrizio Varchetta, Graziano Romani, Giacomo Baldelli).
Ha realizzato vari visuals per accompagnare concerti e spettacoli nelle piazze (Taca Dancer, Aterballetto, OST, Francesco Cafiso, Pasolini).
Ha collaborato a vari progetti del Teatro dell'Orsa (Nudi, Costituzione di una ballata, Ballata d'estate).
Con il gruppo del Teatro dei quartieri ha realizzato videoinstallazioni (Permesso di Soggiorno, Aperto al pubblico, Wunderkammeret), videoguide di quartiere (Zonzo), documentari (Gli sbarchi di Riace, Giri di Parole, Case Molto Popolari, Rosta Nuova 1960).
Ha collaborato con la Biennale del Paesaggio della Provincia di Reggio Emilia, curando la documentazione video, supportando l’organizzazione degli eventi e realizzando documentari.
È direttore artistico del Reggio Film Festival, concorso internazionale per cortometraggi, dal 2002, anno della prima edizione.

 


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