Alimentazione romana:XXII secoli di cereali a Parma
Al via sabato 12 novembre all’Azienda Agraria Sperimentale Stuard.
Prende il via sabato 12 novembre, alle ore 10, presso l’Azienda Sperimentale Stuard, il progetto "Alimentazione romana, XXII secoli di cereali a Parma" con un’anteprima del programma che rientra fra le iniziative proposte per celebrare i 2200 anni dalla fondazione della città di Parma.
Condotto dall’Istituto Bocchialini, dallo StudioVea, dall’Azienda Agraria Sperimentale Stuard, in collaborazione con la Biblioteca Bizzozero e sostenuto dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Parma, questo progetto vuole riscoprire le origini di uno dei cardini dell’economia cittadina.
Durante il corso dell’anno saranno realizzate numerose attività didattiche e divulgative destinate a tutti gli interessati. Ogni attività di campo sarà seguita passo passo da un video professionale destinato a documentare il lavoro svolto dagli alunni dell’Istituto Bocchialini che partecipano al progetto e, inoltre, permettere in maniera innovativa di coinvolgere la cittadinanza nella vita quotidiana dei “Parmenses” di duemila anni fa.
L’evento inaugurale di sabato, reso possibile grazie al sostegno dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Parma e la collaborazione della Biblioteca Bizzozero, prevede una dimostrazione pratica di aratura e semina con antiche tecniche e attrezzature di epoca romana per la preparazione del terreno che ospiterà un campo catalogo di 100 varietà di cereali antichi.
Grazie alla collaborazione con l’associazione "Legio I Italica" saranno presenti rievocatori che arricchiranno la mattinata con una dimostrazione pratica delle misurazioni utilizzate dai romani per suddividere il territorio e con l’ausilio di fedeli riproduzioni degli strumenti antichi.
Il progetto che prende avvio sabato si concluderà in estate con la mietitura e la produzione, a cura dell’Azienda Stuard, del “Pane dei 2200 della Fondazione di Parma”, volendo così connettere un’importante tradizione agricola e alimentare del territorio con l’importanza economica che ancor oggi riveste nel tessuto produttivo.