Le terra emiliana generosissima in fatto di musicisti ha dato i natali anche a Luigi Illica un importante scrittore, dalla personalità forte, un po’ eccentrica, ma soprattutto un autore di libretti d’opera, collaboratore stretto dei più grandi musicisti italiani degli inizi del XXI secolo: Puccini, Giordano, Franchetti.

A lui La Toscanini, in occasione dei cent’anni dalla morte, insieme alla Casa della Musica dedica il concerto/spettacolo Luigi Illica: Lei non sa chi sono io in programma sabato 14 dicembre alle ore 17 alla Sala dei Concerti della Casa della Musica con Bruno Stori, voce recitante e autore del testo, da un’idea di Eleonora Bagarotti, insieme all’Orchestra dell'Emilia-Romagna Arturo Toscanini, Roger Catino direttore e le voci di Chiara Guerra, soprano, Im Suntae, tenore e Matteo Mazzoli, baritono.

Si parla assai raramente dei librettisti che concorrono al successo dei compositori; e a proposito di Illica, nato nel 1857 a Castell’Arquato (lo stesso anno di Puccini) in primis sono da ricordare i testi di Bohème, Tosca e Madama Butterfly che realizzò insieme al poeta Giuseppe Giacosa, capolavori dalla straordinaria forza drammatica, alcuni dei quali segnarono un mutamento di rotta per quanto riguarda la scelta dei soggetti.

Poiché nella seconda metà del XVIII secolo seguendo le orme della letteratura, il teatro d’opera apre le porte alla realtà contemporanea, alle classi subalterne dando spazio ad espressioni più colloquiali che tendono a collimare sempre più con la lingua parlata.

La richiesta di verosimiglianza porta alla comparsa nei libretti di alcune tematiche della vita quotidiana, quali la malattia, la vita in città o l’approfondimento psicologico dei personaggi e dei loro rapporti. Illica, da ricordare anche per la sua vita avventurosa, aderisce in pieno a questa idea, diversamente dal poeta Giacosa portato invece ad infiocchettare i testi.

Lo spettacolo, replicato all’Auditorium della Scuola Toscanini e al Teatro Municipale di Piacenza, oltre a proporre brani cantati dalla Bohème e nel riflettere circa la corrispondenza versi e musica - che quando esiste genera meraviglie - dimostra che quelle regole circa la loro compenetrazione nate nella notte dei tempi sono valide ancora oggi. Ecco perché dopo Illica e Puccini nel concerto si ascolteranno alcune canzoni di oggi create da speciali coppie di musicisti/parolieri come Mogol e Battisti e Simon & Garfunkel.