| Spazio espositivo
Palazzo Pigorini
La data di costruzione di Palazzo Pigorini viene documentata dall’Atlante Sardi intorno al 1767, ma l'impianto architettonico, che poco si discosta da quello, fa supporre che l'edificio abbia origini ben più antiche.
Il Palazzo si presenta con le caratteristiche di una casa a corte, con un cortile interno che presenta un lato porticato. A rendere celebre l'edificio è il fatto di essere stato residenza, come attestano due lapidi sulla facciata, di due famose personalità: il poeta Angelo Mazza e l'esploratore Vittorio Bottego. Il piano nobile venne affrescato da Francesco Scaramuzza a metà Ottocento, con scene quali La Notte e l’Apoteosi del poeta. All’inizio del Novecento il Palazzo venne acquistato da Adriana Pigorini Lusignani che successivamente lo lasciò in eredità al Comune di Parma perchè lo adibisse a sede museale, intitolandolo appunto Pigorini. Per adattare l'edificio alle nuove funzioni museali, il Comune ha effettuato un accurato intervento di recupero e restauro diretto dall’Architetto Maurizio Bocchi. Sono stati realizzati impianti di sicurezza, l'installazione di un ascensore e parziali modifiche alle quote di pavimento con scivoli che rendono il Palazzo accessibile a tutti. L'edificio è stato riaperto al pubblico come sede espositiva nel 1996.
Da sabato 9 settembre 2023 a domenica 5 novembre 2023
Ultimo weekend per visitare a Palazzo Pigorini la mostra dedicata all'archivio fotografico Amoretti, realizzata in occasione della donazione al Comune di Parma dell’intero patrimonio iconografico.