SICUREZZA / 12.10.13

IVA sulla COSAP, il Comune si atterrà alle decisioni della Guardia di Finanza

Sulla questione relativa all’applicazione dell’IVA sulla Cosap (canone occupazione spazi aree pubbliche) interviene il Comune con una nota di chiarimento.
Municipio

Dall’anno 2011 viene applicata l’IVA sui pagamenti dovuti per la Cosap (Canone occupazione aree pubbliche).

Ciò in seguito alla decisione dell’Amministrazione del tempo, di demandare la riscossione del tributo alla Società Parma Infrastrutture, che proprio in quanto società per azioni e non ente pubblico, opera in regime di Imposta sul valore aggiunto, imposta che però pare non sia dovuta nel caso della Cosap, che viene considerata un tributo, non l’erogazione di un servizio.

Il problema era peraltro all’attenzione dell’Amministrazione, già orientata a porvi rimedio, riportando direttamente la riscossione in capo al Comune di Parma. Peraltro, anche il commissario Ciclosi aveva chiesto un parere giuridico, ottenendo però la risposta che l’applicazione dell’IVA era legittima.

La probabile anomalia è stata rilevata in seguito ad un intervento della Guardia di Finanza presso gli ufficio di Parma Infrastrutture.

Intanto va comunque precisato che non ci sono risvolti penali, né si produce alcun danno erariale, ma solo eventuali irregolarità tributarie, dalle quali non ne hanno tratto alcun vantaggio né il Comune di Parma né la Società Parma Infrastrutture, che ha regolarmente versato l’IVA allo Stato.

Anche dal punto di vista del danno, la vicenda va notevolmente ridimensionata: i conteggi devono ancora essere effettuati, ma le imprese e le società (ad esempio i bar per i dehor  e le aziende edili per i cantieri) hanno a loro volta scaricato l’IVA versata a Parma Infrastrutture.

Il problema resta quindi limitato ai cittadini privati (esempio passi carrai) che avrebbero avuto un danno, sia pure di non rilevante entità.

“E’ un problema che abbiamo ereditato – fa notare il sindaco Federico Pizzarotti – nato con l’assegnazione della riscossione alla Società Parma Infrastrutture per assicurare i finanziamenti necessari all’attività che svolge per conto del Comune.
Noi stessi non riteniamo che sia una soluzione corretta e riporteremo la riscossione senza IVA in capo al Comune.
Ora attendiamo in piena serenità le decisioni della Guardia di Finanza, alle quali  ci adegueremo senza problemi.
Se Parma Infrastrutture dovrà restituire  qualcosa ai cittadini che non scaricano l’IVA, vigileremo affinché il rimborso, sicuramente molto inferiore rispetto alle cifre che sono girate in questi giorni, avvenga nel tempo più celere possibile”.

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