BILANCIO / 18.04.14

La Giunta incontra i sindacati per presentare il bilancio

L’Assessore al Bilancio e Società Partecipate Marco Ferretti ha illustrato ai sindacati il consuntivo 2013 e il bilancio 2014.


I tempi

“Il rendiconto 2013 – ha spiegato l’assessore al bilancio – è stato depositato in Giunta il 10 aprile ed è in attesa di relazione da parte dei revisori entro la fine del mese. Quindi – ha continuato – è ragionevole pensare che l’approvazione arrivi assai prima della scadenza di legge fissata per il 30 giugno. Anche il preventivo 2014 - ha continuato Ferretti – è ormai praticamente chiuso: entro fine mese andrà in Giunta , poi passerà ai revisori e quindi alle commissioni e al Consiglio comunale. C’è tutto il tempo – ha concluso – per votarlo ben prima della scadenza di legge del 31 luglio”.

 

Il consuntivo 2013 

Dai tempi, l’assessore è quindi passato ai numeri. Ferretti ha spiegato che l’avanzo d’amministrazione 2013 che supera gli 11 milioni, di cui i fondi non vincolati ammontano a 60.000 euro.

Il risultato economico dell’esercizio 2013 segna un rosso di 40 milioni di euro contro i 54 dell’anno precedente, ed è causato dalle partite debitorie delle società partecipate. Il debito complessivo del “gruppo Parma” (che comprende Comune e partecipate), che a fine 2012 segnava un disavanzo di 590 milioni, è ancora da quantificare, ma sicuramente ridotto, nell’anno 2013.

 

Il preventivo 2014

L’attenzione si è poi concentrata sui numeri del preventivo 2014. Fra le certezze figura un saldo negativo di 8 milioni di euro dovuto alla nuova fiscalità locale sugli immobili (Tasi + IMU), oltre ad una riduzione dei trasferimenti statali per 1,7 milioni. All’appello mancano quindi quasi 10 milioni; se si aggiunge una “spesa incomprimibile” di 4 milioni, il buco da colmare sfiora i 14 milioni, che verranno in parte recuperati d un intervento correttivo dello Stato (non ancora certo), e in parte da tagli di spesa e dai maggiori introiti della nuova tassa dei servizi indivisibili (TASI), per la quale è prevista un’aliquota dello 0,8% del valore degli immobili applicata alla prima abitazione (che comunque pagherà meno, per effetto delle riduzioni rispetto all’IMU).

Quanto alle spese, aumentano in percentuale quelle per la viabilità e per lo sport in quanto tornano in parte in gestione diretta del Comune, mentre restano sostanzialmente invariate le spese previste per sociale e servizi educativi.

L’attenzione delle organizzazioni sindacali si è concentrata sulle detrazioni previste per la Tasi, che avranno un effetto importante per le famiglie, in quanto si parla di un totale di 3,5 milioni di detrazioni. In particolare, sulle seconde case (che pagavano 1,06% di IMU), è previsto ora il 6 per mille di Tasi per chi pratica affitti garantiti, e l’8 per mille per nuovi contratti a canoni concordati o con studenti fuori sede e per la cessione in uso a parenti di primo grado.

Per la prima casa sono previste agevolazioni con modalità da definire, comunque a tutela delle fasce più deboli.

Si tratta di un tema molto sentito sul quale il dialogo resta aperto. Se ne tornerà a parlare la settimana prossima per definire insieme le modalità di applicazione di questi benefici.

 Per il resto leorganizzazioni sindacali hanno preso atto delle proposte e si sono riservate di esprimere le loro valutazioni.