FAMIGLIA E PERSONA / 06.06.15

Avviato il Polo educativo “Patrizia Ferri”

Il Polo educativo di comunità di via Casaburi da qualche mese pienamente operativo.

rOSSI

Arriva così finalmente a conclusione positiva una vicenda che si trascinava dal 2007. Allora, infatti, fu inaugurata una struttura nuova, arredata di tutto punto, ma vuota e mai pienamente utilizzata fino ad oggi.

Da qualche mese la struttura ospita due gruppi di persone con disabilità in due spazi residenziali per un totale di 18 posti disponibili in servizio residenziale, che si sommano ai 12 posti del centro diurno, di cui 8 già da tempo operativi.

La struttura, di proprietà di ASP AD PERSONAM, è stata accreditata nei mesi scorsi alla Coop Aurora Domus in relazione al Centro diurno, alla Coop Insieme che si è trasferita da Gaione in uno dei due residenziali e il secondo residenziale è stato accreditato, previo espletamento di gara pubblica, all’ATI composta da Aurora Domus e dalla Coop Insieme.

“Dopo due anni i trincea per superare le opposizioni di chi non voleva l'apertura del Centro – ha affermato il sindaco Federico Pizzarotti nell'incontro con la stampa convocato per mostrare alla città la struttura finalmente viva, operativa e funzionante – siamo finalmente riusciti a valorizzare questa struttura, che è un patrimonio della collettività. E oggi si può capire anche cosa si è perso a lasciarla vuota per tanto tempo. Per il risultato raggiunto – ha concluso il sindaco – voglio ringraziare pubblicamente l'assessore Laura Rossi, , che grazie alla sua forza di volontà, pazienza, ma anche caparbietà e testardaggine, è riuscita a raggiungere un obiettivo che sembrava ormai fuori portata”.

E Laura Rossi ha ripercorso brevemente l'iter che ha portato all'apertura del centro: “Questa struttura – ha ricordato l'assessore Rossi – era praticamente ultimata dal 2002, è stata inaugurata due volte, ma nessuno ha mai potuto abitarla. Poichè è frutto di una donazione, è vincolata ad uso esclusivo per la disabilità. Abbiamo vissuto momenti complicati, ma non abbiamo mai perso di vista l'obiettivo. Per popolarla abbiamo dovuto praticamente riorganizzato tutti i servizi per i disabili, ma finalmente ne siamo venuti a capo: il “Patrizia Ferri” è oggi un centro importante, anzi, è il perno attorno a cui ruotano tutti i servizi e abbiamo la possibilità di ampliare il numero delle persone da assistere. Le resistenze al cambiamento sono normali – ha concluso la Rossi – le paure legittime, ma abbiamo dimostrato che cambiare si può, e il nostro prossimo obiettivo è far sì che questo diventi un luogo della comunità”.

Alla conferenza sono poi intervenuti Giuseppina Ciotti, direttore distretto AUSL di Parma, Marco Giorgi, amministratore di “Ad Personam” (l'ASP è titolare dell'immobile), che ha ricordato come la casa sia stata di fatto aperta in anteprima per accogliere 39 anziani di Villa Parma dopo l'alluvione, e i rappresentanti delle due cooperative alle quali è stata affidata la gestione dei servizi, Marina Morelli (Aurora Doms) e Matteo Ghillani (Cooperativa sociale Insieme).

Alla fine, fuori programma, è arrivato anche il ringraziamento delle mamme di due ospiti, che hanno voluto esprimere il loro apprezzamento per la gestione e per la qualità della struttura in cui i loro figli trascorrono più serenamente la giornata.

 

Più servizi allo stesso costo

  Arrivare al termine di questo accreditamento è costato un percorso molto lungo e complicato con comitati di famigliari e associazioni che, all’inizio, hanno ostacolato l’idea di utilizzo di questo Centro con modalità importanti e di grande impatto pubblico.

E’ stato necessario sospendere l’idea iniziale di trasferimento di un centro già esistente per riprogettare, di fatto, la configurazione di gran parte dei centri residenziali e diurni della città. Sono state revocate autorizzazioni al funzionamento, riaccreditato centri, trasferito servizi, trasformato servizi da residenziali a diurni e infine siamo giunti all’obiettivo iniziale.

Oggi, finalmente, è a disposizione della città, delle persone disabili e delle loro famiglie una struttura nuova con un servizio di qualità, e soprattutto, grazie alla riorganizzazione, è stato aumentato il numero dei posti disponibili (in totale 5 posti in più diurni e 4 residenziali) e si può rispondere positivamente a qualche nuova richiesta senza aumentare i costi. Infatti il budget destinato a questi servizi è rimasto invariato.

Gli ospiti della Cooperativa Insieme si sono trasferiti da Gaione a Casaburi nei primi mesi del 2015 con i tempi necessari alle loro esigenze. La continuità degli operatori ha dato tutte le garanzie di tranquillità alle persone con disabilità e ai loro famigliari.

Nel nuovo centro residenziale si sono trasferiti alcuni ospiti dal Centro Varese e altri da altre strutture residenziali. Anche in questo caso i trasferimenti sono avvenuti con i tempi necessari ma senza particolari criticità e si sta ricomponendo un gruppo nuovo. Due posti sono disponibili per accoglienze temporanee.

Sempre al “Patrizia Ferri” di via Casaburi continuerà ad operare, al piano terreno, il centro diurno, da tempo in funzione, che dagli 8 posti attuali potrà arrivare fino a 12, quindi con un aumento consistente dei posti disponibili.

 

Un polo integrato di comunità

 

La nuova struttura si caratterizzerà come “polo integrato educativo di comunità”, fornirà un servizio di assoluta qualità per le persone ospitate e diventerà anche un punto di riferimento per il quartiere.

Un’ala al piano terra della struttura è ancora libera e dopo l’estate sarà progettato, insieme al quartiere e alle associazioni disponibili, un suo utilizzo in modo che possa diventare uno spazio del quartiere e a disposizione dei cittadini, anche oltre la disabilità. Lo scopo è quello di far entrare appieno la Città nella struttura, vivendola.

Durante l’estate tali spazi saranno occupati dal centro estivo per i ragazzi con disabilità poiché il Parco di Marano (sede abituale del Centro estivo) è temporaneamente inagibile. Sarà aperto per 9 settimane e ospiterà una ventina di ragazzi.