SERVIZI AL CITTADINO / 08.06.18

Parma è il Comune più grande ad entrare in Anpr

Sabato 9 giugno chiusura totale degli sportelli del Duc. Sportelli anagrafici chiusi anche lunedì 11.

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I dati anagrafici degli italiani sono dispersi in 8.000 anagrafi comunali.  Portarli in una sola anagrafe nazionale significa semplificare le procedure di variazione per i cittadini e risparmio di risorse per le amministrazioni. Vantaggi per i cittadini e per la pubblica amministrazione grazie ad un percorso che rappresenta una pietra miliare per la trasformazione digitale del Paese. Parma è tra le prime città italiane ad entrare in ANPR. 

 “Anpr è anche un passo importante verso gli obiettivi dell’agenda digitale e per rendere possibili successive innovazioni. Avere un unico database nazionale permetterà di superare il modello dell’autocertificazione accorciando ed automatizzando tutte le procedure relative ai dati anagrafici.

ANPR, una volta realizzata pienamente, realizzerà un dialogo efficiente tra tutte le Amministrazioni con un’unica fonte di dati. “Già dalla prossima settimana però ANPR consente ai cittadini di ottenere vantaggi immediati, attuare un cambio di residenza più semplice ed immediato e, a breve, la possibilità di ottenere certificati da un portale unico”. Dice il Vice Sindaco Marco Bosi con delega alla Semplificazione e ai Servizi Demografici e Elettorali del Comune di Parma

Questo passaggio richiede interventi tecnici che comporteranno la chiusura totale degli sportelli del DUC sabato 9 giugno e la chiusura dei soli sportelli anagrafici nella giornata di lunedì 11.  Perché un’Anagrafe unica è importante per lo Stato e – soprattutto – per il cittadino? “ANPR è un progetto estremamente complesso che vede come stakeholder 8.000 comuni e 40 software house, come committente il Ministero dell’Interno e come Società realizzatrice Sogei. Coinvolge enti come l’ISTAT, l’Agenzia delle Entrate, l’Inps e la Motorizzazione Civile, e il Ministero per gli Affari Esteri. Semplificare e mettere ordine in questo puzzle così complesso è un obiettivo strategico dell’Agenda Digitale.

ANPR creerà un solo grande Comune da 60 milioni di abitanti e il nostro Paese avrà una spina dorsale dell’infrastruttura digitale italiana. Senza questo componente la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione non potrà avere inizio. L’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente è un grande progetto su scala nazionale, una banca dati unica nella quale confluiranno tutti i dati anagrafici dei residenti in Italia e degli italiani residenti all’estero (che si siano registrati all’AIRE – Anagrafe Italiana Residenti all’Estero).

Il sistema  ci porterà a usare le stesse logiche di descrizione dei dati, di archiviazione delle informazioni e di certificazione e per attuarlo uno grosso sforzo è stato compiuto dai dipendenti dei servizi demografici e degli sportelli al cittadino, sia in termini lavorativi che di formazione specifica, durante i mesi che hanno preceduto questo passaggio fondamentale nell’ambito degli obiettivi dell’Agenda Digitale.

Facendo un esempio pratico possiamo dire che per un cambio di residenza non ci saranno più moduli da compilare e documenti da portare in diversi uffici. Gli sportelli del Comune notificheranno il cambio a tutti gli altri enti con cui abbiamo a che fare, come la Motorizzazione Civile o l’Inps.

Non ci saranno più operazioni processate a mano. Quel che succede sulla piattaforma ANPR, tra due Comuni già subentrati,  è un’operazione immediata, che non comporta nessuna corrispondenza manuale tra le Amministrazioni e notifica direttamenti agli altri enti come la Motorizzazione, l’Inps e – presto – anche l’Istat.” Aggiunge Marco Bosi.