ISTITUZIONE / 22.08.19

45 anni dalla scomparsa di Giacomo Ferrari

Le autorità cittadine raccolte al cimitero monumentale della Villetta per commemorare il Sindaco partigiano.

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Si è tenuta in mattinata, presso il Cimitero monumentale della Villetta, la commemorazione del senatore Giacomo Ferrari (1887 – 1974), a 45 anni dalla scomparsa. Il corteo delle autorità presenti, unitamente ai famigliari, ha raggiunto la cappella di famiglia dove è stato deposto un omaggio floreale e si sono tenute le orazioni ufficiali di commemorazione. Il Comune di Parma è stato rappresentato dall'Assessora all'Educazione Ines Seletti.

 "Ricordare Giacomo Ferrari significa entrare nel vivo dello spirito di una città, Parma, che è stata ed è contraddistinta da un animo fiero, battagliero, operoso ed al contempo sensibile, in grado di guardare ai più deboli come risorsa e non come un fardello. E Giacomo Ferrari ha incarnato, nella sua persona, negli ideali che lo hanno mosso, la sua città, capace nel 1922 di opporsi a Italo Balbo, di non piegarsi alla dittatura, in nome di principi irrinunciabili: libertà e democrazia. Principi che Giacomo Ferrari ha mantenuto come bussola nelle mareggiate di un'esistenza contraddistinta dal fascismo a cui si è opposto con tenacia partecipando come Partigiano alla Resistenza. Membro dell'Assemblea Costituente ha contributo alla stesura dalla Carta Costituzionale, anch'essa faro di un'Italia, che negli ultimi anni ha conosciuto diverse traversie, ma che, proprio grazie ad essa, guarda al domani con la consapevolezza di essere un porto sicuro per la tutela dei diritti e delle prerogative dei cittadini in un contesto dove la libertà di opinione e di pensiero sembrano cose scontate, ma dove non è sempre stato così: sono una conquista fondamentale che l'Italia ha ottenuto anche grazie a uomini come Giacomo Ferrari. Sindaco di Parma dal 1951 al 1963, Giacomo Ferrari, resta, certamente,  punto di riferimento, un esempio di coraggio, di rettitudine, di impegno morale e civile, di dedizione ad una causa, quella della libertà, principio fondante della nostra società." Ha ricordato l'Assessora Seletti.

Sono sempre attuali i valori perseguiti da Giacomo Ferrari: libertà, democrazia e indipendenza. Giacomo Ferrari ha rappresentato un punto di riferimento per la città come uomo e politico nel difficile passaggio post bellico e nella successiva fase legata alla ricostruzione di una Parma, segnata dalle ferite dalla guerra. La sua vita è stata contrassegnata da diverse azioni svolte in nome della libertà e della democrazia  a partire dalle battaglie contro il fascismo in occasione delle “barricate” del 1922, attraverso la lotta partigiana, come membro dell’Assemblea Costituente, Ministro dei trasporti, Sindaco di Parma (1951 – 1963) e senatore.

Il Consigliere Gianpaolo Cantoni in rappresentanza dell'Amministrazione Provinciale ha detto "Giacomo Ferrari è Parma per la voglia di combattere, di tornare ad essere una città vitale. E' stato un uomo che ha fatto scelte di campo forti e che ha condotto la città in anni cruciali".

Il Prefetto Giuseppe Forlani  si è detto appassionato della figura di Ferrari che, Prefetto dopo la Liberazione, ha diretto la città in un momento in cui si andava componendo l'apparato normativo. "Il fascismo è stato sostanzialmente la distruzione dello stato di diritto".


Aldo Montermini, Presidente di Anpi Parma, ha ricordato l'uomo politico e il Ferrari privato. "Un hombre vertical che ha saputo dimostrare anche nei momenti tragici una sensibilità particolare. Tocca ora a noi, non mandare sprecata la memoria di questi giganti della nostra storia.".

Presenti alla cerimonia, tra gli altri, anche il magnifico rettore Paolo Andrei, il Questore Gaetano Bonaccorso,  la consigliera regionale Barbara Lori, il consigliere comunale con delega alla Partecipazione giovanile Leonardo Spadi, Marco Minardi Direttore di Isrec, Vittorio De Pau in rappresentanza di Aned Parma, Andrea Rizzi responsabile di Storia e Memoria CGIL Parma e il Vice Comandante Polizia Municipale Giacomo Fiume.