Ambiente

NOTIZIE / 24.05.13

Stop dell'inceneritore, il commento dell'Assessore Gabriele Folli

“I recenti avvenimenti che hanno portato al diniego all’avvio in esercizio dell’inceneritore da parte della Provincia non possono che confermare la bontà della linea adottata dalla Giunta Pizzarotti nel chiedere il massimo rispetto delle prescrizioni e delle norme.
Inceneritore

 - ha affermato l’Assessore All’Ambiente Gabriele Folli -, oltreché la serie di pareri negativi espressi in sede di Conferenza dei Servizi e in Commissione Tecnico Amministrativa da parte del Comune di Parma”.

“Le prove di combustione con rifiuti chieste ed ottenute da parte del gestore alla Provincia per poter accendere l’impianto prima del 30 aprile ed acquisire così una consistente fetta di incentivi legati ai Certificati Verdi (nonostante a quella data l’impianto fosse evidentemente non ultimato), sono la riprova che la questione sia stata trattata con poca competenza se non con leggerezza. Le conseguenze si sono palesate con gravi malfunzionamenti emersi durante la breve durata di queste prove, con la temperatura scesa al di sotto della soglia di sicurezza (850°) e i dispositivi automatici di blocco alimentazione rifiuti che non sono entrati in funzione.

In città c’è chi non più tardi di un mese fa invocava una linea più morbida da parte dell’Amministrazione comunale invitando a scendere a patti con il gestore per non perdere questi incentivi statali a danno della comunità, ignorando forse che queste somme (si parla di milioni di Euro) sono prelevate dalle bollette dei cittadini per finanziare l’utilizzo di energie rinnovabili.

Questi soldi, se l’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas ne confermerà l’erogazione, verranno quindi sottratti ad altre fonti veramente rinnovabili a favore di un inceneritore rifiuti in modo assolutamente improprio, a nostro modo di vedere.

Oggi dopo le diffide di ARPA e Provincia ed i pareri negativi forniti dal Comune in seguito al sopralluogo fatto dalla Polizia Municipale la mattina del 23 maggio, arriva il provvedimento di diniego all’esercizio della Provincia che, per voce dell’Ing. Alifraco, responsabile del procedimento, evidenzia addirittura un’affermazione di Iren Ambiente del 20 maggio “non veritiera” relativamente alle richieste dichiarazioni di ultimazione lavori.

“Non veritiero” in italiano corrente può essere tranquillamente tradotto come “falso”.

Ci chiediamo se i dirigenti che hanno avallato queste dichiarazioni siano consapevoli del grave danno che potrebbero arrecare all’immagine e alla credibilità dell’azienda qualora le affermazioni della Provincia si dimostrassero corrette.

Grave danno che si tradurrebbe in termini di perdita di credibilità verso il territorio in cui opera ma anche verso gli azionisti che potrebbero subire contraccolpi legati al valore del titolo Iren”.


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