VISIONI (IM)POSSIBILI: gli anni sessanta visti in chiave Bauhaus
Inaugurata la prima tappa di un progetto triennale che unisce CSAC e Comune di Parma.
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VISIONI (IM)POSSIBILI: gli anni sessanta visti in chiave Bauhaus
Inaugurata la prima tappa di un progetto triennale che unisce CSAC e Comune di Parma.
Numero progressivo del comunicato stampa
Descrizione estesa
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"text": "Prima tappa appunto Visioni (im)possibili, in un format che sar\u00e0 replicato anche nelle prossime due annualit\u00e0: una doppia mostra, una all\u2019Abbazia di Valserena (sede di CSAC) e una in uno spazio espositivo del Comune, ciascuna a offrire una diversa declinazione del titolo, in un ping pong virtuoso tutto giocato sul filo rosso delle arti visive.",
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"text": "A partire dalle suggestioni evocate dalla Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen intorno alla necessit\u00e0 di un nuovo Bauhaus, CSAC - Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell\u2019Universit\u00e0 di Parma, in collaborazione con il Comune di Parma, ha selezionato opere dalle proprie collezioni per proporre due itinerari ad hoc, strutturando percorsi di rilettura e approfondimento sulla sperimentazione creativa degli anni Sessanta del Novecento attraverso un\u2019ampia selezione di opere d\u2019arte, fotografie, progetti di architettura, moda, design e grafica conservati nelle raccolte dell\u2019archivio-museo universitario.",
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"text": "Il concetto guida della duplice mostra ruota intorno al tema dell\u2019eredit\u00e0 di Bauhaus nel Novecento, in senso interdisciplinare e con particolare attenzione agli anni Sessanta, quando la progettualit\u00e0 come base dell\u2019opera, il lavoro collettivo e i risvolti sociali della ricerca sono elementi che definiscono il lavoro di molti artisti e progettisti. Dopo la fine della guerra e la ricostruzione, l\u2019Italia vive negli anni Sessanta un periodo complesso, tra boom economico e nascita della cultura di massa, industrializzazione ed emigrazione, urbanizzazione e provincia, fino alla riflessione su quegli stessi modelli di sviluppo e societ\u00e0 che si concretizzeranno alla fine del decennio.",
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"text": "I lavori selezionati, realizzati da alcuni dei principali esponenti italiani e internazionali di queste tendenze (Getulio Alviani, Davide Boriani, Ennio Chiggio, Gianni Colombo, Hugo Demarco, Gabriele Devecchi, Juraj Dobrovi\u0107, Horacio Garcia Rossi, Enzo Mari, Manfredo Massironi, Bruno Munari, Grazia Varisco), includono sia opere statiche ma capaci di generare effetti ottici e quindi trasmettere allo spettatore un\u2019idea di dinamismo, sia oggetti estetici e interattivi che danno origine a un vero e proprio movimento grazie all\u2019impiego di motori elettrici e sorgenti luminose. In mostra molti lavori riferibili al contesto della celebre esposizione Arte Programmata. Arte cinetica, opere moltiplicate, opera aperta (1962), curata da Munari e Giorgio Soavi nei negozi Olivetti di Milano, Venezia e Roma.",
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"text": "L\u2019esposizione dell\u2019Abbazia di Valserena riflette, in prospettiva storica, su quale sia stata l\u2019eredit\u00e0 del Bauhaus, della sua lezione che pone la comunicazione visiva al servizio della societ\u00e0. Grazie alla ricchezza delle collezioni CSAC, ne \u00e8 scaturito un percorso di rilettura della sperimentazione creativa in particolare degli anni Sessanta, un momento in cui l\u2019arte, la moda, la fotografia, l\u2019editoria e la progettazione si sono sempre pi\u00f9 confrontate a vicenda, in una dimensione caratterizzata da una forte attenzione al sociale, spesso carica anche di tensioni utopiche. Si va dal superamento dell\u2019informale - con l\u2019intento prioritario di riportare l\u2019opera d\u2019arte in una relazione stretta con il pubblico, invitato a \u201cmettersi in gioco\u201d nell\u2019esperienza estetica \u2013 alle influenze pop, optical e spaziali nella moda, fino alla produzione in serie con i nuovi materiali plastici e alle nuove tendenze del disegno progettuale. In mostra i lavori di alcuni dei pi\u00f9 illustri artisti, designer e progettisti di quegli anni: da Lucio Fontana a Enrico Castellani, da Gio Pomodoro a Bruno Munari, e poi Mario Schifano,",
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"text": "Visioni (im)possibili Spazio, luce, movimento nelle collezioni CSAC a cura di Alessandra Acocella e CSAC - Centro Studi e Archivio della Comunicazione Palazzo Pigorini, Strada della Repubblica 29/A, 43121 Parma Inaugurazione: venerd\u00ec 19 gennaio ore 18 Apertura mostra: 20 gennaio \u2013 24 marzo 2024 Orari di apertura: mercoled\u00ec - domenica 10 \u2013 19 (ultimo ingresso in mostra ore 18.30) Ingresso gratuito pigorini@comune.parma.it www.comune.parma.it",
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"text": "Visioni (im)possibili Comunicazione, utopia, progetto nelle collezioni CSAC a cura di CSAC - Centro Studi e Archivio della Comunicazione Universit\u00e0 di Parma Abbazia di Valserena, Strada viazza di Paradigna 1, 43122 Parma Inaugurazione: sabato 20 gennaio ore 11 Apertura mostra: 21 gennaio \u2013 24 marzo 2024 Orari di apertura: venerd\u00ec 9 - 15, sabato e domenica 10 \u2013 19 Ingresso a pagamento",
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